Il West di Rockstar è ora anche su PC
Difficile che non siate stati travolti dal ciclone Red Dead Redemption 2 dello scorso anno. La storia di Arthur Morgan, della banda di Dutch van der Linde e del loro girovagare per un’America in cui il Selvaggio West sta tramontando, ha appassionato molti giocatori, creando un precedente incredibile nel mondo dei videogiochi. Mai infatti si era visto un free roaming così curato in ogni singolo dettaglio e ricco di situazioni, capace di calare completamente il giocatore in un mondo lontano più di un secolo ma in cui si può respirare l’aria di luoghi digitali ma incredibilmente vivi.
Questi è molti altri sono stati i protagonisti della nostra recensione della versione console e ora che il gioco è arrivato anche su PC, con inclusa l’infinita modalità multigiocatore chiamata Red Dead Online, il mito della Frontiera e degli ultimi fuorilegge torna prepotentemente sui nostri schermi.

La versione PC di Red Dead Redemption 2 è disponibile su varie piattaforme (su Steam arriverà a dicembre) ma noi lo abbiamo testato attraverso il nuovo launcher di Rockstar Games, scaricabile gratuitamente e su cui si possono comprare tutti i titoli della casa californiana. Dopo aver scaricato gli oltre 100 Gigabyte di quello che si dimostra fin da subito un gioco enorme, potreste però incappare in un errore che non vi permette di andare oltre la schermata del titolo. Se succede, una finestra vi indicherà alcuni link utili che vi faranno fare semplici operazioni in grado di sbloccare il problema. I consigli comunque sono sostanzialmente due: il primo è di installare gli ultimi driver per la vostra scheda video, il secondo è di andare a spuntare due caselle nell’area condivisione del file .exe che avvia il gioco. Una noia di pochi minuti che avremmo preferito evitare, ma dovrete fare queste modifiche solo una volta. Inoltre la semplicità con cui si aggira il problema è alla portata di tutti, quindi ci si può passare sopra senza difficoltà.

Una volta avviato per davvero il gioco, sappiate che le impostazioni grafiche sono tarate in modo inequivocabile verso il basso. All’inizio vi accoglieranno infatti texture in bassa risoluzione, luci e ombre molto basiche e una sensazione di incompletezza che potrebbe colpire in negativo anche chi ha già giocato al titolo sulle console standard. Un salto nelle opzioni e vi sarà subito chiaro che il gioco si avvia nella sua forma più standard e grezza, così da non creare problemi alle configurazioni meno performanti. Una volta nel menu grafico si fa inoltre notare una personalizzazione delle opzioni incredibilmente ricca, con voci classiche che scalano la qualità delle texture e del filtro anisotropico, ma anche di parametri che agiscono sulla qualità degli alberi, dei riflessi sugli specchi, sulla qualità dell’acqua e addirittura sulla sua fisica. Gran parte dei parametri hanno vari livelli ma vi avviso già che la stragrande maggioranza dei PC attuali, non potrà mai far girare l’avventura di Arthur Morgan a 4K, con tutte le impostazioni al massimo e con un framerate di 60 immagini al secondo. Bisognerà quindi accettare alcuni compromessi che, comunque, nel nostro caso, (Processore i7-7700K a 4,20 GHz, 32 GB di RAM, GeForce GTX 1080 8GB VRAM) non ci sono sembrati così drastici.

Va detto inoltre che i primi momenti con il gioco non sono tra i più semplici, con quella tormenta di neve che mette sotto sforzo i protagonisti tanto quanto l’hardware del vostro PC. Una situazione che non dura a lungo, lasciando poi il campo libero ad una mappa molto grande che però proporrà solo saltuariamente questo genere di situazioni al limite. Questa è una buona notizia per i più smanettoni che, a quel punto, potranno alzare un po’ il tiro, rosicchiando una maggiore dettaglio grafico o semplicemente qualche frame extra che, durante le fasi più action, non dispiacerà affatto. A questo riguardo mi permetto di consigliare di giocare attraverso un controller; il mouse ovviamente faciliterà la questione legata alla mira, ma i controlli tramite la tastiera richiedono un bel po’ di impegno extra, e visto che non sono pochi quelli che hanno criticato la loro complessità già attraverso un pad, mi sembra francamente troppo.

Tutto quello che viene dopo questa prima fase di assestamento, tra driver da scaricare e benchmark per verificare fin dove può spingersi il vostro sistema, ci riporta alla magia già vissuta l’anno scorso. Anche se fino ad ora vi ho parlato principalmente del comparto tecnico e della sua ottimizzazione (che comunque beneficherà di ulteriori patch in futuro ma che si rivela fin da ora notevole) l’importanza di Red Dead Redemption 2 deriva da quello che rappresenta. Non aspettatevi un gioco frenetico fin da subito perché, anche se non mancano missioni movimentate, la storia ci mette un po’ ad ingranare. Lasciatevi cullare dall’incredibile mondo aperto che è stato creato, così come dalle tante situazioni casuali che vi capiteranno anche solo uscendo dal vostro accampamento in direzione di un terreno di caccia o di un’area che vi sembra stranamente vuota. Vissuto così, prendendosi i propri tempi senza volerli a tutti i costi accelerare, scoprirete il titolo incredibile di cui tutti hanno parlato lo scorso anno e che ora è arrivato anche su PC, ulteriormente potenziato.

Mi sembra infine utile spendere qualche parola su Red Dead Online, parte di gioco che volendo si può anche considerare secondaria vista l’importanza della storia principale e dei suoi interpreti, ma che non va affatto sottovalutata dopo aver percorso in lungo e in largo il West nei panni di Arthur. Qui creerete un pistolero da zero e, come già avveniva in GTA Online, avrete attività di ogni genere da portare a termine per migliorare il vostro rango e completare sfide. La cosa che mi è piaciuta di più però è che, se lo si vuole, si può anche scegliere di giocare in cooperativa ad una serie di attività in PvE, impostando anche una modalità difensiva che di fatto ci rende molto più resistenti ai colpi dei giocatori che cercano grane, così come ci rende immuni al lazo, al corpo a corpo e alle loro bravate. Gli aggiornamenti costanti con missioni sempre nuove, sfide che coinvolgono le varie classi in cui potrete far crescere il vostro personaggio e il ricco mondo di gioco, sapranno allungare ulteriormente un gioco già lunghissimo in single player e che qui, distaccandosi dalle dinamiche di GTA Online, dimostra di saper cambiare, ancora una volta le carte in tavola.

Con il suo arrivo su PC, Red Dead Redemption 2 completa il suo percorso iniziato un anno fa su console. Un percorso che però non termina neanche stavolta, grazie ai costanti aggiornamenti della sua “metà” online e, perché no, delle tante avventure che, anche chi ha già terminato il gioco su PS4 o XboxOne potrebbe essersi perso. Perché alla fine il gigantesco contenitore che Rockstar ha chiamato Red Dead Redemption 2, è pieno di luoghi, personaggi ed eventi memorabili, ma sarà poi il giocatore a viverli a modo suo, sviluppando di fatto una storia e uno sviluppo che, al di fuori dalle missioni scriptate, è completamente nelle sue mani.
Il voto della versione console è quindi confermato, anche grazie alle introduzioni date dall’online e all’ottimizzazione e alla personalizzazione dei parametri per farlo funzionare anche su PC non proprio all’ultimo grido (funziona addirittura su Windows 7, con una GTX 770…). Da non perdere a meno che non siate proprio allergici al genere… e anche in quel caso potrebbe farvi ricredere.
- – Gioco immenso
- – Storia intensa
- – Gameplay sfaccettato
- – Online per tutti e non solo PvP
- – Funziona bene anche su PC con qualche anno fa
- – La storia si prende i suoi tempi
- – In alcune fasi il gameplay viene messo da parte per la trama
- – L’hardware per spingerlo al massimo, in 4K, a 60 fps non esiste ancora
