Nei cieli di 100 anni fa
Su Nintendo Switch non ricordo un gran numero di giochi dedicati agli aerei, anzi. In realtà, a parte Ace Combat 7 che però è arrivato per altri sistemi, il genere degli sparatutto “volanti” è sempre stato molto di nicchia, a parte forse qualche uscita di tanti anni fa dedicata a Star Fox. Resta però il fatto che da alcuni giorni, sull’eShop Nintendo è disponibile Red Wings: Ace of the Sky, gioco indie che ha scelto di percorrere la difficile scia di questo genere. La mia solita curiosità mi ha quindi spinto a vedere cosa ci propone il titolo di All In! Games, sperando in un volo senza brutte sorprese.

Il contesto in cui si svolge Red Wings è quello della Prima Guerra Mondiale, con una chiarissima distinzione tra Triplice Alleanza e Triplice Intesa, le due fazioni in cui si divide anche la modalità Storia. Teoricamente le vicende seguono le tracce del Barone Rosso, tale Manfred Von Richthofen ma ad essere onesti, chiamare questa componente Storia è un po’ eccessivo, visto che, dopo un’introduzione in cui ci si muove tra tavole statiche che raccontano alcune vicende dei piloti coinvolti, il resto è una sequenza di missioni che via via si complicano e che alternano tante fasi di dogfight con altre meno entusiasmanti in cui, per esempio, si deve passare attraverso una serie di anelli prima che scada il tempo o si esaurisca la benzina. Questa distinzione tra due fazioni ha però un valido motivo d’esistere grazie ad una decina di velivoli che di distinguono per il design, ispirato ai modelli di cui disponevano gli eserciti in lotta, e tre semplici caratteristiche che dichiarano, ancor prima del decollo, la natura arcade del titolo. Oltre alla storia è comunque presente un semplice e veloce tutorial che ci mostra le abilità con cui potremo lottare e una modalità Sopravvivenza che ci mette contro a svariate ondate di nemici, con tre diversi livelli di difficoltà. Può sembrare una modalità accessoria ma funziona più che bene e allunga la vita di Red Wings grazie all’eterno fascino della partita veloce.

Abbiamo detto che Red Wings è un gioco dalle dinamiche arcade e per un gioco indie che esce su Nintendo Switch è difficile trovare qualcosa di meglio. Si vola usando entrambe le levette con la sinistra che gestisce rollio e imbardata e la destra che agisce sulla velocità. Essendo aerei da guerra di circa 75 anni fa, le uniche armi a disposizione sono le mitragliatrici, da attivare tramite un grilletto; per agevolare gli scontri potrete usare anche un dorsale per attivare lo zoom e rendere un po’ più semplice mirare con precisione. I pulsanti frontali invece sono assegnati ad una serie di abilità dotate alcune di cooldown e altre che si attivano dopo una serie di abbattimenti. Abbiamo una manovra difensiva che rende momentaneamente indistruttibili, una velocissima virata a 180 gradi, una squadriglia di aerei alleati che sparano ai bersagli indicati e un colpo letale da usare sugli aerei danneggiati che attiva un abbattimento istantaneo. Tutto funziona grazie ad una giocabilità sempre elevata che trova ulteriore forza nello split screen che ci può accompagnare sia nella modalità storia, sia nella sopravvivenza. La leggerezza dell’esperienza guadagna ulteriori punti e poco importa se le abilità sono sempre le stesse e gli aerei nemici non offrono chissà quale varietà, perché inseguirsi tra le nuvole e abbattere un nemico sfuggente è sempre divertente.

Il comparto tecnico di Red Wings è semplice ma solido, funzionando soprattutto grazie al suo modo di muoversi fluido e senza problemi. Gli aerei abbattuti possono precipitare così come perdere pezzi che cadono in fiamme, ma prima di vederli andare giù l’IA li gestisce in modo da renderli abbastanza fastidiosi. In un duello uno contro uno non hanno grandi chance, ma siccome spesso vi sovrastano in numero riescono a compensare, senza però affaticare il frame rate. Funziona bene anche il multigiocatore tramite split-screen, che offre partite fluide e piacevoli che possono giocare un po’ tutti, grazie al gameplay semplice e immediato. Musiche e sonoro fanno il loro lavoro, ma ho particolarmente apprezzato il pezzo che si ascolta durante il menu principale che aiuta a calarsi nell’atmosfera del periodo.

Red Wings: Aces of the Sky, come ripetuto più volte è un gioco semplice e spensierato, nonostante si basi su un conflitto come quello di oltre cento anni fa. I controlli sono semplici e le abilità con il cooldown aumentano l’impressione di avere davanti un arcade senza tanti fronzoli ma perfetto per partite veloci, anche in slpit-screen. Questa sua semplicità è però anche il suo limite visto che le missioni tendono ad essere un po’ tutte uguali e che con aerei di quel periodo non è che si potesse fare molto altro, se non smitragliarsi. Se però cercate un titolo che vi porti a combattere tra le nuvole offrendovi un bel po’ di azione – vista anche la carenza cronica di giochi simili, specie su Nintendo Switch – dovreste dargli una possibilità.
- – Gameplay immediato
- – Tante missioni rigiocabili
- – Split screen per due giocatori
- – Buona modalità Sopravvivenza
- – Missioni non legatissime alla storia
- – Azione un po’ ripetitiva
- – Più abilità diverse avrebbero aiutato
