Rime

Non sarà facile arrivare in cima, ma è necessario farlo

Nel mese degli innamorati, Sony non cessa di fornire titoli gratuiti a tutti gli abbonati al servizio del PlayStation Plus, dal 6 febbraio infatti è stato possibile aggiungere alla propria raccolta (segnaliamo quelli per PlayStation 4) giochi come: Grand Kingom, Knack e Rime. Questo mese prenderemo in analisi proprio quest’ultimo, un titolo indie abbastanza recente, pubblicato nel maggio dello scorso anno e sviluppato da Tequila Works usando il versatile Unreal Engine. Si tratta di un platform pieni di enigmi e rompicapi da risolvere per proseguire il proprio viaggio, con una linea narrativa molto particolare vista l’assenza di dialoghi, ma ricca di ambientazioni e musiche evocative che la fanno da padrone, sollecitando il giocatore a fornirsi da solo delle probabili risposte alle molte domande che affioreranno durante il percorso, ma andiamo con ordine.

Tutte le risposte arriveranno al momento debito, voi pensate solo ad arrivare in cima

Il livello narrativo come detto in precedenza è privo di dialoghi e puramente metaforico; all’inizio si seguirà un percorso senza capire bene quale sia lo scopo di tutto ciò, né tanto meno perché il nostro piccolo personaggio si trovi in queste terre; non temete però, perché proseguendo l’avventura molte domande troveranno la propria risposta. Come accennato, in Rime interpreteremo un bambino che per qualche motivo naufraga su un’isola dispersa in mezzo all’oceano. Su quest’isola è presente una grande torre con incisa una serratura e il nostro personaggio viene da subito spinto dall’irrefrenabile desiderio di aprirla per vedere che c’è all’interno. Implicitamente ci verrà richiesto di risolvere un enigma: risvegliare la statua di una volpe, attraverso la ricerca di altre piccole statue luminose presenti sull’isola, le quali ci verranno segnalate attraverso enormi e brillanti colonne di luce che si spingono fino al cielo, visibili da qualsiasi punto della mappa. Una volta trovate saremo in grado di risvegliare la statua, la quale prenderà la forma di una volpe in carne ed ossa; l’animale sarà un personaggio molto importante nell’avventura; infatti, la nostra nuova amica ci guiderà indicandoci sempre la via giusta da percorrere in caso di difficoltà. Una volta raggiunta la torre, inizierà la nostra scalata verso la cima della stessa. Non voglio anticiparvi troppo né tanto meno togliervi l’emozione della scoperta proseguendo il gioco, vi dico solo che ogni “piano” della torre è tutto un mondo a sé e che su ognuno di questi sarà presente una sorta di guardiano, essenziale per giungere in cima alla struttura. Nel complesso il titolo non ha una durata elevata, ma in ogni “piano” sono presenti molti collezionabili sparsi un po’ ovunque e utili per ricevere informazioni aggiuntive e più dettagliate sulla lore del titolo; ne consegue che chi vorrà completare al 100% Rime, scoprirà una longevità più che adeguata.

In un gioco platform è essenziale che gameplay e responsività dei comandi siano ben curati, ed in questo Rime viene promosso senza problemi. Il pattern di comandi e molto semplice ed efficacie (sorprendentemente funziona anche negli ambienti subacquei), con il tasto X saltiamo e in acqua emergiamo, con cerchio ci si può abbassare, durante la corsa rotolare e in acqua ci immergiamo, con quadrato si interagisce fisicamente con l’ambiente, come per esempio spostare piedistalli. Infine, con triangolo si eseguirà il gesto più importante ovvero usare la voce del nostro piccolo eroe: questo sarà un gesto fondamentale per tutta la durata del gioco, perché effettivamente è possibile interagire attraverso i suoni con qualsiasi cosa sia di colore azzurro e luminoso; il gesto, infatti, potrà permettere di accendere fuochi o attivare meccanismi vari, utili per risolvere gli enigmi. Parlando appunto di enigmi, questi sono il vero cuore dell’esperienza, presenti dai primi minuti di gioco fino al compimento del nostro viaggio: a volte si raggiungere un determinato punto eseguendo un percorso tortuoso fatto di salti e scalate, ma sono molti i momenti in cui bisogna usare la testa per cercare di trasportare qualcosa in un determinato luogo, attivando piedistalli e aprendo porte varie. Insomma, abbiamo un discreto numero di enigmi abbastanza differenti, peccato però che siano veramente facili da eseguire, anche solo per il semplice fatto che la maggior parte si trovano in stanze chiuse e tutto ciò di cui si ha bisogno è presente nell’ambiente, facendoci intuire spesso la soluzione con una breve occhiata degli elementi presenti. Nonostante ciò, il divertimento nel risolvere la sfida è sempre presente, anche solo per il fatto di avvicinarsi sempre di più alla tanto desiderata cima della torre. Inoltre, è presente un level design veramente curato, in grado di riportarci sempre sulla corretta strada una volta terminato il rompicapo, attraverso una scorciatoia che fino a qualche minuto prima sembrava essere invisibile ai propri occhi.

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Una grande nota di merito va sicuramente al comparto grafico, coloratissimo e con un sonoro meravigliosamente trascinante nel mezzo degli avvenimenti. L’Unreal Engine è stato sfruttato adeguatamente, fornendo una grafica curata e molto colorata, dai tratti cartoon ma senza disdegnare giochi di luce gradevoli soprattutto negli ambienti subacquei oppure all’interno di stanze buie i cui unici punti di luminosità sono i fuochi che, una volta accesi, possono far cambiare repentinamente faccia al luogo. È stato eseguito inoltre un ottimo lavoro anche a livello della fisica delle ombre in risposta al trascorrere delle ore del giorno e quindi della posizione del sole, tratto fondamentale per la risoluzione di alcuni rompicapi. Parlando di aspetto sonoro abbiamo la presenza di tracce musicali veramente trascinanti nei momenti clou dell’avventura, sia per quanto riguarda situazioni di felicità o tristezza passando per alcune situazioni di pericolo o terrore, una gamma di emozioni descritte pienamente in musica (con un largo utilizzo del pianoforte) e cutscene che trascinano empaticamente il giocatore al di là dello schermo, come se fosse a fianco del protagonista. 

In conclusione, ci troviamo di fronte ad uno di quegli indie che non puoi non aver giocato, curato artisticamente nei suoi dettagli più importanti, con ambientazioni che fanno esclamare “wow” grazie ai tanti dettagli come gli animaletti che camminano sui muri. Ci dispiace molto che non abbia una durata molto elevata e talvolta qualche piccolo calo di frame rate può rovinare la magia del momento che si sta vivendo, ma, nonostante ciò, rimane una fantastica avventura da vivere tutta d’un fiato, capace di lasciare qualcosa dentro. Per tutti gli abbonati al PlayStation Plus questo è un’ottima aggiunta alla loro raccolta di giochi: una volta arrivati in cima alla torre non vorrete più scendere.

Pro
  • – Enigmi ben costruiti
  • – Ambientazioni mozzafiato
  • – Comparto artistico molto curato
Contro
  • – Sporadici cali di frame rate

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