Root Double -Before Crime * After Days – Xtend Edition – Recensione

Arriva su Switch un visual novel da non farsi sfuggire

Il mondo delle visual novel nel contesto videoludico occidentale non è fortunato come nei contesti orientali, soprattutto per la difficoltà che ha il genere delle avventure grafiche ad uscire da una nicchia comunque consolidata e sulla quale si chiude spesso a guscio nei confronti dei nuovi arrivati. Se a questo poi aggiungiamo che molte di queste produzioni vengono tradotte solo in inglese, non c’è da stupirsi come fatichino nel Bel Paese, con un nutrito stuolo di giocatori pronti ad arrabbiarsi fin dall’assenza dei sottotitoli in italiano. Ciò è un vero peccato, considerando quante storie curate nei minimi dettagli rischiano di finire nel dimenticatoio;  stupisce sempre ricordare, però, come grandi franchise sono nati proprio dalle visual novel, come ad esempio Fate o Science Adventure. Il titolo di cui parleremo oggi non fa sicuramente parte di questi casi, però riesce comunque ad attirare l’attenzione dei videogiocatori. Parliamo di Root Double -Before Crime * After Days (da qui in poi Root Double), di cui recentemente è uscito su Switch in versione ’Xtend Edition. Non vogliamo anticiparvi nulla, ma forse sarà un buon modo per approcciarsi a questo genere.

16 settembre 2030, ore 6:19, a Rokumei City si è verificata un’esplosione nell’enorme centro di ricerca nucleare LABO (Laboratory of Atomic Biological Organizations). Le conseguenze sono catastrofiche, e viene immediatamente inviata la squadra di soccorso Sirius per salvare i superstiti rimasti all’interno dell’edificio, ma a causa del crollo rimangono tutti intrappolati. Come se non bastasse, è necessario. come obiettivo ulteriore della missione, trovare particolari farmaci per ridurre gli effetti delle radiazioni liberate e cercare un modo per sopravvivere e uscire vivi dalla struttura, magari scoprendo la causa dell’incidente. Root Double propone quindi una storia dal sapore incline all’animazione nipponica, dinamica e carica di tensione in grado di tenere incollati allo schermo per molto tempo; il merito va anche alle atmosfere, fin dai primi minuti estremamente coinvolgenti. 

Per chi non conosce il genere, ricordiamo che le visual novel hanno diversi percorsi (o route) da seguire, e Root Double ovviamente non fa eccezione. In totale ci sono quattro route, A, B, C e D, delle quali a inizio gioco avremo sbloccate solo le prime due. La Route A(After) ci metterà nei panni di Watase Kasasagi, capitano della squadra di soccorritori in piena amnesia durante lo svolgimento dell’operazione, mentre nella Route B(Before) seguiremo le vicende di Natsuhiko Tenkawa, studente delle superiori che al momento dell’incidente si trovava nel centro LABO. Sebbene tutte e quattro siano molto coinvolgenti e piene di personaggi ben caratterizzati , confermiamo come la Route B sia chiaramente la più debole tra le quattro, fungendo quasi da prequel alla storia principale e priva di tutta l’adrenalina e la tensione che caratterizzano le altre tre.

Gli unici scorci di gameplay presenti nei giochi di questo genere sono le scelte multiple, ma Root Double cerca di portare un po’ di innovazione con il suo personale Senses Sympathy System (SSS); ogni volta in cui si farà uso di questo sistema verrà aperto un grafico con nove personaggi, protagonista incluso, che rappresentano nove personalità distinte. Sarà quindi possibile cambiare la nostra impressione su di loro e, più si porta il layout grafico verso un’estremità o un personaggio, e più potrà cambiare in positivo o meno l’atteggiamento nei suoi confronti. Assicuriamo essere un sistema complesso nella forma quanto user friendly nella sostanza, ed è proprio grazie al SSS che si possono cambiare le sorti della storia e giungere ai vari finali. In base al colore del grafico potremo ad esempio avere un chiaro impatto sulla narrazione: blu indica scelte facoltative, il giallo è per le scelte più importanti e quelle rosse critiche e da prendere con maggior cautela, in quanto potrebbero portare anche alla morte di un personaggio, e nei casi più drastici  a un prematuro Game Over.

Visivamente il titolo si mostra con splendidi artwork che ricalcano proprio l’animazione nipponica già citata, sempre ispirati e capaci di farci immergere in un’atmosfera spesso carica di tensione: merito anche del supporto di una stratificata colonna sonora. Il doppiaggio solo in giapponese, comunque,  rimane di pregevole fattura, così come linee di dialogo in inglese ma di non difficile comprensione. Ultimo, ma non per importanza, segnaliamo una longevità che si attesta su livelli ottimi, soprattutto grazie all’alta rigiocabilità dovuta ai finali multipli.

In definitiva, Root Double è caldamente consigliato a tutti gli appassionati di produzioni di chiaro stampo orientale.  Di certo la sua natura da visual novel – quindi maggiormente incentrato sulla trama – non lo rende un titolo adatto a tutti, però, se si riesce a soprassedere sul limite dei sottotitoli in inglese, potrebbe essere un buon motivo per avvicinarsi all’intero genere di riferimento. La sua storia adrenalinica e coinvolgente saprà certamente tenervi attaccati allo schermo fino alla fine, e vi assicicuriamo che più si va avanti più diventa difficile smettere.

Pro
  • Storia dinamica e coinvolgente, con grandi atmosfere
  • Personaggi ottimamente caratterizzati
  • Buona longevità e rigiocabilità
Contro
  • L’SSS è un po’ complesso all’inizio
  • La Route B rimane piuttosto debole
  • Solo in inglese

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