L’estate 2023 è stata piena di eventi e titoli capaci di tenere impegnati per tutta la stagione. Non parliamo solo di giochi di punta, però! Tra un Baldur’s Gate, uno Street Fighter e un Final Fantasy non sono mancati i giochi indie, onnipresenti e sempreverdi. Il 29 Agosto, proprio sul finale del mese estivo più caldo, arriva sugli scaffali virtuali Sea of Stars.
Questo gioco di ruolo è nato dalle menti di Sabotage Studio, già conosciuto per The Messenger, e ha visto il suo esordio a Marzo 2020 con un progetto Kickstarter. Anno sfortunato, non c’è che dire, ma questo non ha fermato il loro duro lavoro. A tal punto che, poco più di tre anni dopo, il gioco è arrivato tra le nostre mani più completo e brillante che mai.
Preparate le bussole: si salpa nel mare di stelle.
Le prime battute di Sea of Stars
Sea of Stars inizia la sua storia un po’ in sordina. Oserei dire che lo fa volutamente, perché ci vuole coraggio in un mondo concitato come questo a iniziare un gioco alla vecchia maniera. Omaggiando i più classici dei giochi di ruolo dell’epoca 16 bit, Sea of Stars applica la struttura del flashback per raccontare la storia dei protagonisti. Può risultare superfluo sulle prime, ma in realtà ogni scena ha una ripercussione sul futuro molto più influente di quanto si possa pensare.

Il gioco lascia dietro ad ogni evento saliente una scia di briciole narrative che vengono pian piano raccolte andando avanti e sviluppando le vicende, prendendosi tutto il tempo che gli serve. Inizieremo questa storia conoscendo i due prescelti, Valere e Zale. Questi due ragazzi sono chiamati Bambini del Solstizio per ragioni non note. Ciò che si sa, però, è che fin dalla tenera età sono stati in grado di governare i poteri del sole e della luna. Un loro grande amico e colonna portante della storia, Garl, fa capolino fin da subito e diventa un espediente narrativo per far capire che questo mondo non è tutto rose e fiori. Chi detiene i poteri del solstizio, difatti, ha il preciso compito di difendere il mondo dagli Abitanti, orribili creature vulnerabili solo alle magie dei guerrieri. Ad addestrarli ci pensa Moraine, il direttore dell’Accademia dello Zenith, che accoglie i protagonisti e li fa crescere con il pugno di ferro.

Diventando grandi
Passano molti anni e Valere e Zale crescono. Il loro compito è semplice: una volta pronti dovranno riunirsi ad altri due guerrieri più grandi e a Moraine stesso per sconfiggere l’Abitante del Dolore, l’ultimo ostacolo rimasto di fronte a un futuro migliore. Ovviamente le cose non sono come sembrano, e la storia diventa sempre più complicata e longeva di quanto si possa pensare, arrivando comodamente sulle 35 ore se si deciderà di raggiungere il vero finale della storia.
Le vicende di Sea of Stars scorrono davvero bene. L’unico neo da segnalare per dovere di cronaca è una lieve quantità di discrepanze narrative, che non vanno assolutamente a diminuire la qualità dell’intera storia e della crescita dei personaggi. A portare avanti il tutto, soprattutto nelle battute finali, sono i sentimenti del giocatore. È questo che rende Sea of Stars è un’esperienza davvero piacevole e raffinata.

Il gameplay di Sea of Stars
Sea of Stars potrebbe essere comodamente riassunto come un RPG di stampo orientale classico. Con tanto di mappa del mondo a distanza con visuale dall’alto e un combat system ritmico identico a Mario RPG, questo gioco è un sapiente mix di stili ben riusciti.
Tutti i personaggi condividono la stessa barra dell’esperienza, anche quando non sono presenti nel party. Una volta saliti di livello, tutti i personaggi potranno ricevere dei bonus passivi aggiuntivi a scelta. Si parla di pochi punti, ma è comunque una piacevole aggiunta che cambia più o meno drasticamente la crescita dei personaggi.

Essendo un GdR dal forte stampo narrativo, le prime ore di gameplay ci vedranno gironzolare parlando con personaggi di ogni tipo, e ad ogni fermata, soprattutto nelle prime ore, il sistema di esplorazione cambierà drasticamente. Si parte da cose semplici, come la possibilità di arrampicarsi e saltare, fino allo sbloccare un rampino utile ad attaccare per primi in un combattimento, oltre che per muoversi più velocemente, e tanto altro che preferiamo non dirvi.
Anche il combat system si evolve man mano che si va avanti nel gioco: dalle mosse fisiche e magiche fino alle combo e alle mosse finali, ognuna di queste potrà essere ulteriormente potenziata sfruttando il sistema boost, raccogliendo il mana fuoriuscito dai nemici quando vengono attaccati con colpi standard.

Un loop di gameplay che funziona
Come si può immaginare, Sea of Stars è un gioco piuttosto comune sulla carta. Nonostante ciò, i suoi sistemi di esplorazione sono estremamente creativi e pieni di sorprese. Tesori, collezionabili nascosti e puzzle sempre diversi ci ricorderanno altri giochi classici già visti o giocati in passato, ripresentati in salse più fresche, creative e inaspettate.
Insomma, Sea of Stars sa farsi amare seppur molte delle sue meccaniche siano già state ampiamente collaudate in passato. E nonostante possa apparire come un titolo già visto, in realtà la combinazione degli elementi di questo gioco è davvero encomiabile e ben riuscita. A tal punto che ho apertamente chiesto in redazione più tempo per giocare il gioco a fondo, prima di recensirlo, perché è zeppo di contenuti sempre diversi e molto divertenti!
E, lo aggiungo sempre per dovere di cronaca, è un gioco che vale davvero la pena di completare al 100%. Vi premierà a dovere.

Il lato tecnico di Sea of Stars
Sea of Stars serba tante sorprese anche dal punto di vista tecnico. A partire dall’estetica, che non si limita alla tipica grafica simil-16 bit, e dal sistema di illuminazione, che un po’ come Octopath Traveler 2 (ricordate? Ne abbiamo parlato qui!) si avvale delle ombre dinamiche per mostrare un effetto di semi-tridimensionalità davvero interessante e inaspettato. Anche nei dungeon i personaggi saranno circondati di una luce di colore specifico, che dipende da ognuno.
Per esempio, Valere, essendo Monaca con il potere della Luna, è circondata da una luce azzurra, mentre Zale è circondato da una luce arancione. Arriva in ultimum il comparto sonoro, che conta di una soundtrack davvero eccellente, composta con l’aiuto di Yasunori Mitsuda, già responsabile delle colonne sonore di Chrono Cross, Inazuma Eleven, Xenoblade Chronicles e tanti altri giochi. Niente doppiaggio, però: i personaggi parlano con suoni tipici degli RPG classici, battenti e con tonalità dipendenti dal personaggio. La vera nota dolente per qualcuno sarà l’assenza della lingua italiana nei sottotitoli. Il gioco è solo in inglese.
Anche dal punto di vista tecnico Sea of Stars è davvero ben rifinito e composto. Questo lo rende un gioco davvero piacevole in tutto e per tutto.
Come fanalino di coda di questa sezione, sappiate che non importa la versione del gioco che giocherete: Sea of Stars resta solido e godibilissimo indipendentemente dalla console o PC che sceglierete di utilizzare.

Commento finale
Ci sarebbe tanto altro da raccontare: dal mica tanto complicato mini-gioco chiamato Wheels al sistema di cucina, dal ciclo giorno-notte ai collezionabili. Siccome però gli elenchi sono noiosi, vi basti sapere che Sea of Stars è un gioco davvero ben fatto. Non è esente da difetti, ma come RPG sa farsi apprezzare e amare come si deve. Dai personaggi, semplici ma ben scritti, fino alla storia, sempre più complicata man mano che si approfondisce e si sviluppa.
Resta facilmente nel cuore e diventa difficile dimenticarselo, soprattutto se si è nello spazio mentale giusto per giocarlo a fondo. L’unico, grosso problema di questo titolo è che non è presente la lingua italiana e francamente non sappiamo il perché. Poco male, comunque: resta giocabile in lingua inglese con un grado di difficoltà linguistica relativamente basso. Per questo motivo non ci sono scuse che tengano: Sea of Stars è da giocare! Non preoccupatevi se non siete del tutto convinti: è anche presente su Game Pass!
Pro
Contro
– Esplorazione eccellente e diversificata
– Combat System dinamico e divertente
– Ottima estetica piena di sorprese
– Soundtrack memorabile
– Una storia collaudata e solida
– Assente la lingua italiana
– A tratti lento per alcuni giocatori
– Leggere discrepanze narrative sul finale

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