Puzzle e roguelite possono convivere
Abbiamo conosciuto Shovel Knight diversi anni fa, con il platform omonimo che richiamava i vecchi classici a 8-bit. Da allora l’uscita originale si è espansa, aggiungendo avventure dedicate ad alcuni degli iconici cattivi, trasformati per l’occasione in personaggi giocabili con tanto di mosse speciali differenti capaci di variare il gameplay di base. C’è poi stata anche una variante che ricordava gli scontri alla Smash Bros. (sempre inserita nel gioco originale tramite espansione), che ha dimostrato quanto fossero adattabili i buffi personaggi creati da Yacht Club Games. Così, quando tutti si aspettavano un vero e proprio sequel (comunque annunciato per fine 2022), arriva Shovel Knight Pocket Dungeon a scompigliare le carte in tavola: stavolta gli sviluppatori hanno trasportato il Cavaliere con la Pala e i suoi amici/nemici in un puzzle game che vuole essere anche un’avventura, senza dimenticare qualche elemento roguelite che va tanto di moda oggi. Missione compiuta?
Il puzzle game che è anche un roguelite

Nel menu principale campeggiano diverse modalità, ma la più importante è sicuramente quella denominata “Avventura”. Qui vivremo una storia molto semplice nell’intreccio, ma non priva di alcuni risvolti interessanti, specie se si considera il genere: il nostro Shovel Knight finisce imprigionato all’interno del Pocket Dungeon, un luogo misterioso che, come scoprirà presto, ha catturato personaggi inediti e vecchi nemici. Dall’hub iniziale che pian piano si popolerà, in puro stile roguelite, potremo affrontare livelli di difficoltà crescente che ricordano quelli vissuti nel titolo originale, con tanto di musiche a tema e con nemici che i fan riconosceranno certamente. Combattere è l’unico modo per sgomberare gli spazi che compongono ogni schermata, dalla quale cadranno nemici e oggetti di vario genere. Oltre ai cattivi e ad elementi di disturbo come i blocchi, arriveranno in vostro aiuto chiavi e forzieri, elementi che potranno donarvi bonus di vario genere e che andranno sbloccati per le partite successive quando tornerete all’hub iniziale dopo una sconfitta. Dopo alcuni livelli vi aspettano poi anche boss da sconfiggere e che, una volta battuti, ingrosseranno le vostre fila, permettendovi di sceglierli per le partite successive, modificando ulteriormente le dinamiche di gioco.

Le meccaniche di Shovel Knight Pocket Dungeon non sono pulite e immediatamente riconoscibili come accade per esempio nel mitico Tetris – capolavoro a cui giochiamo ancora nonostante i suoi quasi 40 anni – ma crea delle sue personalissime regole che, più di altre uscite, mantengono intatta l’origine dei personaggi coinvolti. I pezzi cadono dall’alto come al solito, ma invece di interagire direttamente sulla loro caduta, noi muoveremo unicamente Shovel Knight o uno dei suoi compari, all’interno della griglia di gioco. Ogni spostamento farà muovere verso il basso gli elementi in caduta, ma restare fermi rallenterà solamente questa continua pioggia di nemici. Colpirne uno significa posizionarsi accanto a lui e poi muoversi verso la sua posizione. Questa azione lo attacca sottraendogli un’energia, ma attiva un contrattacco che fa perderne una anche a noi. È bene sapere che se un nemico ha solo un’energia, questo scomparirà dal campo di gioco prima di contrattaccare, evitando di danneggiarci. Insieme ai nemici cadranno anche pozioni curative che, se attaccate, ci cureranno, ma è facile intuire che il loro numero non potrà restituirci tutti i danni di ritorno che potrebbe infliggerci ogni singolo nemico sullo schermo. Qui entrano in scena le “catene”: eliminare un nemico posizionato accanto ad un secondo della stessa specie, eliminerà entrambi, offrendoci più denaro e facendo aumentare un moltiplicatore che ci ricompenserà con maggiori guadagni fintanto che continueremo a eliminare nemici. A queste regole standard si aggiunge l’uso corretto delle bombe, dei bonus che si rinvengono nei forzieri, nella gestione di nemici ben diversificati che richiedono una corretta pianificazione e infine l’utilizzo attento degli oggetti che possono congelare o infliggere più danni. La varietà è davvero enorme e come scopriremo, la rigiocabilità lo è altrettanto.

Terminare l’avventura è il modo per sbloccare diversi personaggi, ma nel nostro caso, per completare il roster abbiamo dovuto continuare a giocare ancora. La voglia di affrontare nuovamente la sfida comunque è fortissima anche oggi, a distanza di un mese dal lancio, anche grazie alla possibilità di scegliere i cavalieri sbloccati e di scoprire come utilizzare le loro abilità speciali che li differenziano in modo davvero intelligente. In più non bisogna dimenticare che Yacht Club Games ha pensato di lasciar divertire i giocatori come meglio credono, offrendo la possibilità di personalizzare molti parametri, compreso il numero di vite per raggiungere il finale. Chi non è particolarmente pratico potrà quindi personalizzare l’esperienza in vari modi, scegliendo poi di diminuire i tentativi o di eliminare alcune semplificazioni per giocare con le regole standard. Questo, unito al numero di oggetti da sbloccare con le monete guadagnate e con il divertimento che cattura ad ogni partita, rende il nuovo Shovel Knight Pocket Dungeon un puzzle game davvero valido.

Se questo ancora non bastasse, il pacchetto è arricchito da una modalità versus con cui confrontarsi sia contro la CPU e i suoi nove livelli di difficoltà, sia contro un avversario umano, potendo scegliere tutti i personaggi sbloccati, e lanciandosi in sfide in cui le catene più grandi vengono mandate nello schermo dell’avversario sotto forma di blocchi che andranno colpiti prima di mostrare il loro “contenuto”. Infine ci sono anche le sfide giornaliere con tanto di classifica online, in cui variano i protagonisti e le regole, spingendoci ad avviare il titolo con frequenza anche nel caso abbiate già completato tutte le sfide presenti nel gioco offline. Si evidenzia che attualmente non è possibile sfidare direttamente altri giocatori sulla grande rete, ma probabilmente l’implementazione di dinamiche online dirette avrebbe rubato risorse alla componente offline e quindi mi sento di approvare completamente la scelta.

A dispetto del platform originale che applicava all’avventura di Shovel Knight un aspetto grafico a 8-bit, questo nuovo Pocket Dungeon è stato ridisegnato con sprite che ricordano l’era dei 16-bit, con personaggi e nemici più dettagliati. La leggibilità ne guadagna e quindi la scelta non potrà che essere apprezzata da tutti. Anche se poi stiamo parlando di un titolo che deve apparire semplice e chiaro, la caratterizzazione dei vari protagonisti è eccellente, così come i dialoghi testuali completamente tradotti in italiano. Le musiche poi sono arrangiamenti di alcuni temi classici della serie e già solo ascoltare la traccia del primissimo livello, riesce a far partire il gioco nel modo migliore.

Shovel Knight Pocket Dungeon non era una scommessa semplice: non inserisce solo personaggi amati all’interno di un puzzle game (come faceva Puzzle Fighter per esempio), ma costruisce attorno al mondo di un platform, dinamiche e situazioni che in qualche modo lo collegano al mondo dei puzzle. Il risultato è un altro piccolo capolavoro di Yacht Club Games, sicuramente non universale come il già citato Tetris, ma capace di assorbire anche giocatori estranei al mondo di Shovel Knight e di farli divertire per infinite ore grazie ad una formula che funziona e che puà essere modificata sia tramite alcune opzioni nel menu, sia scegliendo uno dei tanti cavalieri che vogliono uscire da questo misterioso dungeon. Comprarlo su Switch è poi quasi un dovere grazie alla potenza intrinseca della portabilità, ma anche se possedete una PlayStation 4 o un PC, ve lo godrete senza problemi.
- – Avventura, puzzle e roguelite, tutto in uno
- – Meccaniche profonde e personalizzabili
- – Tanti personaggi con abilità differenti
- – Presente la modalità Versus e le sfide giornaliere
- – Bisogna prendere confidenza con le originali meccaniche
- – All’inizio può sembrare troppo casuale, ma poi si ingrana

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