C’era una volta The Wispered World, un’avventura grafica uscita circa dieci anni fa che riprendeva molte delle caratteristiche storiche di questo genere. In più aggiungeva una storia molto intrigante che partiva con un clown tutt’altro che eroico, conscio che con le sue azioni avrebbe addirittura distrutto il suo mondo. Il fatto che il pagliaccio Sadwick si scoprisse in realtà essere un ragazzino in coma, sospeso tra la vita e la morte, aggiungeva spessore ad un titolo che univa humour e divertimento a situazioni molto più complesse e sfaccettate. Vi dico questo perché ora, finalmente anche su Nintendo Switch è arrivato il suo sequel Silence, anche stavolta capace di sorprendere e far pensare.
In un villaggio suona l’allarme che preannuncia l’arrivo di alcuni bombardieri. Tra il fuggi fuggi generale c’è anche Noah e la sua sorellina Reine che devono correre in un bunker per poter sopravvivere. Qui il nostro racconta alla piccola, per l’ennesima volta, la storia di Sadwick e di come ha salvato il regno, ma una bomba caduta lì vicino, li trasporta nel mondo di Silence.

L’unico modo per tornare indietro sarà quello di recuperare uno specchio magico, ma a complicare le cose ci sono diversi mutamenti del regno, tra creature mostruose che vagano libere e una Falsa Regina che ha assunto il potere al trono. L’incontro con diversi personaggi, compreso l’irresistibile bruco Spot, già visto nel primo episodio, rendono la narrazione davvero eccellente. Il merito di tale riuscita va principalmente al modo in cui sono stati ricreati i due protagonisti. All’adolescente Noah, spesso titubante, insicuro e pessimista per via di quello che ha passato e di un futuro che si profila diverso da quello in cui sperava, si contrappone la terribile Reine, una piccolina che dimostra una forza d’animo e un incessante ottimismo che la spingono a compiere gesti propri di chi non ha preconcetti, paure e crede ancora che il bene vinca sempre.

Questa contrapposizione di caratteri e modi di fare si avverte grazie alla divisione dei nostri due eroi all’inizio dell’avventura. Il gioco inizia mettendoci nei panni di Noah mentre cerca la sorellina, ma ci permette di vivere l’avventura anche da parte di Reine, con un’alternanza di situazioni che dona freschezza all’esperienza. In quanto avventura grafica, ci troveremo sempre in situazioni da risolvere compiendo una qualche serie di azioni, tra oggetti da raccogliere ed elementi da “usare”. Il gameplay è stato però rimodernato e, per certi versi, semplificato visto che ora basta interagire con un elemento dello scenario su cui è prevista l’interazione, per eseguirla direttamente. Anche l’uso di oggetti è automatico dopo la raccolta, rendendo più semplice progredire. Inoltre ogni situazione non vi blocca mai in più di due o tre location in cui agire, limitando le possibilità di perdersi negli enigmi. Ciò per fortuna non spegne l’intuizione e anche le risoluzioni delle situazioni si dimostrano logiche e mai eccessivamente sopra le righe, permettendo uno svolgimento fluido che accorcia la durata, ma aumenta il senso costante di progressione.

Ricapitolando: abbiamo una bella storia, narrata attraverso personaggi coinvolgenti ed enigmi stimolanti che evitano di bloccare il giocatore per troppo tempo nelle splendide ambientazioni proposte. In più questa versione per Nintendo Switch permette tutte le funzioni viste sui sistemi casalinghi e, per chi gioca in portabilità, condensa il fascino del grande schermo anche sul suo schermo ridotto. Tutto si svolge alla perfezione sia sullo schermo di casa che in portabilità, restituendo sempre la magia delle ambientazioni e l’espressività dei personaggi. I controlli sono semplici, intuitivi e contestuali, con lo stick per muovere il personaggio del momento, e un tasto per farlo interagire quando è a portata di un qualche elemento. Talvolta bisogna essere rivolti in modo molto preciso verso l’oggetto con cui si vuole operare ma, volendo, si possono evidenziare tutti quelli presenti per avere sotto controllo la situazione.

Se la console Nintendo è quindi l’ideale per affrontare l’avventura di Noah e Reine, è utile soffermarsi sul comparto tecnico che non delude in alcun aspetto. Il lato artistico è suntuoso, specie se si pensa alla natura indie del progetto: i fondali e i loro dettagli, indispensabili in un’avventura grafica, sono curati all’estremo, disegnati a mano e arricchiti con giochi di luce ed effetti che aumentano l’impatto. Le animazioni sono anch’esse eccellenti, con alcuni movimenti di Reine che sapranno restituirvi la genuina determinazione di questa bimbetta terribile e adorabile allo stesso tempo. Notevole anche il comparto audio, con musiche che fanno festa grazie ad una colonna sonora ricca di strumenti suonati al momento giusto, facendo apprezzare soprattutto gli archi e il pianoforte. I dialoghi in inglese ma sottotitolati in un ottimo italiano (dovete solo ricordarvi di attivare la sottotitolazione al primo avvio) hanno quel minimo d’interattività che non guasta, seppur non modifichino (quasi) mai la struttura della trama principale.

Se mi chiedete se per godervi al massimo Silence dovete aver giocato anche il precedente The Wispered World, vi direi di no, anche se aver conosciuto la storia di Noah/Sadwick rende più piacevole riscoprire un regno cambiato e per certi versi stravolto. Anche così però Silence restituisce al giocatore un’avventura sfaccettata, non particolarmente complessa o longeva ma sicuramente di qualità e capace di toccare le corde giuste, specie in quei giocatori più grandicelli che potrebbero scoprire le proprie insicurezze in Noah e ritrovare un po’ d’incosciente coraggio in Reine e nel bambino che le faccende di tutti i giorni hanno oscurato. Inoltre, seppur non sia presente alcuna componente multi giocatore classica, Silence funziona bene anche giocato con una seconda persona a cui potrete chiedere consigli e con cui potrete vivere una bellissima e magica avventura.
- – Trama coinvolgente
- – Personaggi notevoli
- – Tante situazioni ed enigmi
- – Logico e mai eccessivo
- – Grafica e sonoro validissimi
- – Ottima versione Switch
- – L’assenza di inventario semplifica l’avventura
- – Longevità moderata
- – Se solo fosse disponibile anche The Wispered World…
