Splatoon – Recensione

Se c’è un genere in cui Nintendo non aveva ancora dimostrato di saperci fare, probabilmente è quello degli sparatutto online. Con il mercato che spinge sempre più verso un tipo di divertimento che passa per la grande rete e con un tasso di violenza spesso lontano dal target della società giapponese, non stupisce che la casa di Mario sia sempre stata un po’ in disparte quando si tratta di sparare proiettili virtuali contro altri giocatori. Ora però il dado è stato tratto e invece di attraversare il Rubicone, Nintendo ha deciso di effettuare questo passaggio attraverso un fiume d’inchiostro, mettendo il suo marchio indelebile su una produzione che sta già infiammando i cuori di moltissimi giocatori, anche quelli che fino a ieri hanno sparato piombo rovente in ogni dove. Soldati scelti fatevi da parte. Eroi senza paura state indietro. Sono arrivati gli Inkling. È arrivato Splatoon!

Presentato allo scorso E3 di Los Angeles, Splatoon non ha fatto che stuzzicarci continuamente con video sempre più divertenti, musiche trascinanti e un gameplay fresco ed originale, fatto incredibile se si pensa che molti prodotti analoghi vengono sviluppati in serie senza apportare da parecchi anni vere novità. Sì perché il classico deathmatch in Splatoon non esiste. Lo scopo del gioco infatti è quello di colorare l’arena di scontro più di quanto possano fare gli avversari, rubando loro terreno sparando su di esso il vostro inchiostro. Poi certo, se vi trovate davanti ad un nemico è cosa buona e giusta colpirlo e farlo esplodere in un tripudio di inchiostro del vostro colore, ma quella è più una conseguenza della battaglia, piuttosto che il suo vero scopo.

Oltre a questa caratteristica che di fatto modifica le regole d’ingaggio in maniera netta, non bisogna dimenticarsi della doppia natura degli Inkling. Questi sono infatti personaggi che assomigliano a ragazze e ragazzi normalissimi, ma che con la pressione del tasto ZR possono tramutarsi in calamari! Tale trasformazione gli impedisce di sparare, ma permette loro di nuotare e di muoversi all’interno delle proprie macchie di colore al doppio della velocità normale. Inoltre tuffarsi nel proprio inchiostro sotto forma di calamaro, è l’unico modo in cui potrete ricaricare il serbatoio della vostra arma, fornendo al contempo anche il bonus di mantenervi invisibili agli occhi del nemico se avrete l’accortezza di stare fermi quando sarete nella vostra pozza colorata.

Spiegato a grandi linee come si sviluppano le originali meccaniche pensate da Nintendo per il suo sparatutto, bisogna parlarvi di quello che potrete fare una volta creato il vostro Inkling e raggiunta la piazza centrale di Coloropoli. Questa altri non è che un hub pensato per permettervi di raggiungere in ogni istante una qualsiasi modalità di gioco, dal single player, al multigiocatore online, fino a quello in locale tra due giocatori e ai vari negozi che vi venderanno articoli per personalizzare lo stile e le abilità del vostro spara inchiostro. Non appena avvierete il gioco verrete accolti da una sorta di breve telegiornale che vi aggiorna sulle mappe disponibili in quel momento sia per le modalità amichevoli, sia per le partite Pro. Una volta fatto, potrete gironzolare per la piazza popolata dagli Inkling degli altri giocatori per vedere cosa hanno scritto su MiiVerse ed in seguito per ordinare un loro pezzo d’equipaggiamento da un bizzarro individuo che siede in un vicolo laterale.

Anche se Splatoon nasce con il chiaro intento diportarci tuttisulla grande rete, non bisogna dimenticare che il gioco possiede anche un’anima single player. Se la concorrenza ci ha abituato a campagne che sempre più spesso vengono sacrificate in onore del multigiocatore, il titolo Nintendo decide di staccarsi da questo cliché per abbracciare una filosofia molto più spicciola e francamente onesta. Con la scusa di dover ritrovare il Grande Pesce Scossa che alimenta la torre di Coloropoli, verremo assoldati da Capitan Seppia per recuperare i pesci scossa più piccoli. Ciò significa che dovremo affrontare una trentina scarsa di livelli che ci permetteranno di prendere confidenza con lo stile frenetico, inserendo anche una componente platform che francamente non poteva mancare in un gioco Nintendo. Eccoci dunque sparare ai malvagi Octariani, popolo responsabile del rapimento del Grande Pesce Scossa, in una serie di livelli che ci portano a combattere su luoghi sopraelevati simili ai tetti. Qui incontreremo spugne da gonfiare con l’inchiostro, pulitori che si affretteranno a ripulire le nostre macchie di colore, getti da attivare per essere sparati in aria, funi colorate in cui immergersi e tantissime altre trovate che rendono l’esperienza single player di Splatoon tanto diversa dal multiplayer, quanto godibile grazie alla sua originalità. La possibilità di potenziare il proprio equipaggiamento tra un livello e l’altro grazie alle uova di pesce che troverete, permette poi una progressione del personaggio che non guasta, nonostante si senta la mancanza di un’arma differente dallo Splasher che ci accompagnerà per tutta l’avventura. Questo “difetto” sarà probabilmente alleviato attraverso l’uso degli amiibo dedicati ai due Inkling e al calamaro verde dell’edizione speciale, i quali porteranno nuove armi in una ventina di sfide extra ciascuno.

La modalità per giocatore singolo di Splatoon è una sorpresa graditissima grazie al sapiente mix di azione e platform, ma per spronarvi ad affrontarla, sappiate che il suo completamento offrirà qualche interessante contenuto da usare nella modalità multigiocatore. La Torre che fungerà da ingresso per le sfide online vi permetterà di scegliere tra partite amichevoli e partite Pro, le quali saranno disponibili solo per quei giocatori che avranno raggiunto almeno il livello 10. All’inizio dunque combatterete obbligatoriamente nelle Mischie Mollusche, ossia battaglie 4 contro 4 in cui dovrete colorare più territorio dell’avversario. La cosa che ci ha favorevolmente colpito è che il gioco premia la squadra vincente, ma non si dimentica degli sconfitti elargendo sempre un po’ di esperienza e di denaro. Ciò permette di giocare le Mischie Mollusche in modo piuttosto spensierato, con la garanzia che, in qualunque modo vada la partita, avrete sempre guadagnato qualcosa che prima non avevate. Livello di esperienza e denaro vanno a braccetto poiché se il livello del vostro Inkling sbloccherà nuovi elementi nei negozi, è con il denaro raccolto che li acquisterete e li farete vostri.

Le armi saranno legate a specifici set comprensivi di spara inchiostro primari, secondari e speciali. Attualmente i set sono immutabili e vanno acquistati senza poter cambiare i componenti al loro interno, ma non è escluso che negli aggiornamenti futuri non ne arrivino di nuovi. Ognuno può comunque essere testato prima dell’acquisto in un’apposita area, permettendovi di decidere con calma se investire o meno il vostro denaro. Le armi sono molto varie e permettono approcci diversissimi, offrendo tutto quello che ci si aspetterebbe da uno sparatutto convenzionale, declinandolo però in qualcosa di spassoso e coloratissimo. Fucili di precisione a colpo singolo si affiancano a mitragliatori più o meno rapidi, così come altri strizzano l’occhio al combattimento ravvicinato. Tutto questo senza parlare delle granate che possono essere di vario tipo, passando dalle classiche a tempo, a quelle a contatto, fino ad quelle che rallentano i nemici o alle insidiose mine di colore. Se tutto questo non bastasse ci pensano poi muri d’inchiostro, spruzzatori e ovviamente le armi speciali che diverranno vostre non appena avrete colorato sufficiente territorio da riempire la barra in alto a destra e che vi offrirà bazooka spara tornadi, missili guidati e potentissimi raggi di colore.

Non di sole armi si vive in Splatoon e per ricordarcelo arrivano le magliette, le scarpe e gli accessori per la testa. Questi, oltre a rendere sempre più stiloso in vostro personaggio, avranno abilità dichiarate e altre nascoste che offriranno alcuni vantaggi tattici come succede con i perks di altri sparatutto. Potreste avere il serbatoio più capiente, potreste essere ancora più rapidi nuotando nell’inchiostro e moltissime altre caratteristiche che, andando avanti nella progressione potrete anche scambiare con altre più nelle vostre corde, senza il bisogno di dover acquistare un indumento che magari non rispecchia il vostro stile. Per ogni esigenza avrete a che fare con tre negozianti che una volta raggiunto il livello 4, apriranno le loro porte e saranno disposti a offrirvi la loro merce.

All’uscita Splatoon vi offre cinque mappe che ruotano ogni quattro ore, offrendovi due di esse. Le strategie da adottare in ognuna sono piuttosto diverse, fosse solo per la caratterizzazione che si dimostra sempre piuttosto semplice, ma comunque ricca di varianti. Ognuna di queste aree è stata pensata per offrire una simmetria che permetta scontri sempre equilibrati e, grazie alla loro qualità, sceglierne una preferita non sarà certo una cosa semplice. Il fatto che il loro numero sia piuttosto limitato non deve però spaventarvi poiché nel prossimo futuro, il gioco verrà ampliato con contenuti gratuiti e costanti che siamo sicuri faranno la felicità di tutti quelli che solitamente inorridiscono davanti alla scelta di acquistare map pack per uno sparatutto. Con Splatoon Nintendo ha anche deciso di aggiungere nuove modalità e la possibilità di creare squadre di amici per sfidare il mondo, opzioni solitamente presenti già all’uscita, ma che qui arriveranno nei prossimi mesi, sempre e comunque a titolo gratuito. Si ha quindi l’impressione che la casa giapponese voglia procedere per gradi, compiendo un passo alla volta in un genere che in effetti non gli appartiene ancora. Quanto mostrato comunque lascia ben sperare nel supporto futuro e non possiamo fare altro che attendere gli sviluppi, divertendoci con quanto attualmente presente sul disco.

Essendo un gioco che punta buona parte del suo potenziale sulla componente online, i nostri test effettuati con i colleghi nei giorni precedenti al lancio sono andati sempre a meraviglia. La ricerca delle partite è stata rapida e senza lunghe attese, ma ad ogni modo, mentre Splatoon cerca avversari e compagni, si può guardare il Wii U Game Pad per giocare ad uno dei tre minigiochi presenti e appartenenti alla generazione a 8-bit. Il controller tra l’altro viene usato magnificamente anche in partita, visualizzando in ogni momento la mappa dell’area per mostrarci le zone da colorare rubandole al nemico, oltre che permetterci di eseguire un super salto raggiungendo al volo un compagno in un’altra zona dello stage. Ultima ma non per importanza, c’è la possibilità di attivare o disattivare i sensori di movimenti del controller per gestire la mira attraverso il suo giroscopio interno o comunque mirando nella maniera più classica. Infine lo schermo del Wii U Game Pad verrà usato anche per giocare in locale nella Palestra , la modalità per due giocatori che richiederà di confrontarsi contro chi ci siede accanto nella lotta per scoppiare i palloncini che appariranno nell’area di scontro. In questo caso uno seguirà l’azione e guiderà il proprio Inkling sul Wii U Game Pad, mentre l’altro dovrà usare un Pro Controller (ma vanno bene anche i Classic Controller dell’originale Wii), giocando sulla TV.

Pro
  • – Gameplay originale e fresco
  • – Modalità per giocatore singolo divertente e ricca di spunti interessanti
  • – La palestra per due giocatori funziona meglio di quanto si creda
  • – Online solido e rapido nella ricerca di altri giocatori
  • – Buona scelta di armi e di set predefiniti
  • – Le mappe e le modalità presenti divertono
  • – Comparto audiovisivo semplice ma ricchissimo di stile
Contro
  • – Per il numero di mappe e di modalità presenti al lancio si poteva fare qualcosa di più… in attesa dei nuovi contenuti.

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