Are you ready (for remastered), kids?
I platform 3D, un tempo capaci di vendere da soli una console, orami sono stati messi un po’ in disparte. A parte l’inossidabile Super Mario (e staremo a vedere cosa succederà tra qualche mese con il nuovo Crash Bandicoot) qualcuno direbbe che il loro tempo sotto i riflettori si sia esaurito. Eppure non si contano i giochi che hanno fatto divertire il suo pubblico intorno agli anni 2000, magari con un protagonista famoso e amato dai bambini, pubblico a cui, inevitabilmente, molti pensano quando si tratta di immaginare un platform colorato e spassoso. SpongeBob SquarePants: Battle for Bikini Bottom rispondeva perfettamente a queste caratteristiche alla sua uscita e ora, dopo ben diciassette anni, ma ancora forte del suo protagonista e del suo mondo, arriva sulle attuali console in versione Rehydrated, un modo buffo per chiamare questa remastered.

Prima di questo articolo non mi ero mai avvicinato davvero al mondo di SpongeBob, probabilmente per via di qualche preconcetto di troppo su questo show pensato per i più piccoli. Invece, anche se non andrò mai in giro che una maglietta del protagonista o del suo tonto amico Patrick, sono rimasto piacevolmente sorpreso da questo universo sottomarino tanto buffo quanto assurdo. Chi era già fan si troverà subito a casa, ma anche un adulto che ha voglia di passare diverse ore in un mondo colorato ma anche ironico, potrebbe farci un pensierino, specie se gli piacciono i platform 3D come li facevano una volta.
Fatta questa doverosa precisazione, parliamo rapidamente della trama che vede il malvagio Plankton creare un esercito di robot. Il suo scopo è rubare la ricetta del Krabby Patty, il celebre panino venduto dal suo rivale Mr. Krab che da sempre rovina la piazza al Chum Bucket, fast food di proprietà di Plankton. Peccato che il nostro cattivo si dimentichi di abbassare la leva che obbliga i robot ad obbedirgli, creando così scompiglio a Bikini Bottom, cittadina in cui abita SpongeBob. Per colpa di un desiderio fatto con Patrick, la nostra spugna gialla crederà di essere il colpevole e cercherà di risolvere la situazione.

Chi conosce la serie avrà tutto chiaro dalla primissima scena, ma agli altri basterà qualche minuto del filmato introduttivo, per finire invischiati in un mondo davvero ben congeniato. Il gameplay prende spunto dai classici platform 3D di parecchi anni fa, partendo proprio da sua maestà Super Mario 64. Ci sarà un hub centrale in cui iniziare a collezionare “oggetti scintillanti” che potremmo identificare come le monetine, spatole d’oro che invece sbloccano nuove aree e stage come facevano le super stelle e infine i calzini di Patrick, collezionabili più complessi da trovare, o da far apparire, che ci forniranno ulteriori spatole d’oro. Rompere casse, sconfiggere nemici ed eseguire manovre platform di vario genere saranno le attività principali di un titolo relativamente semplice ma con qualche picco di difficoltà, specie nei riguardi di chi vorrà trovare ogni collezionabile.

I mondi sono parecchi, tutti ricreati con gusto e con un valido level design, oltre che con un percorso non sempre ben definito. Ci sono poi anche minigiochi che spezzano la routine del salto e del basilare combattimento. In questo vengono in aiuto anche Patrick e Sandy, personaggi che poco dopo l’inizio, si sbloccheranno e diventeranno giocabili, apportando variazioni al gameplay grazie a loro specifiche abilità che permettono di inserire elementi differenti. SpongeBob per esempio può eseguire il salto a parete, mentre Patrick può raccogliere casse e altri oggetti per poi lanciarli e colpire a distanza, così come Sandy può usare il suo lazo per planare. Non c’è nulla di particolarmente originale, così come la precisione dei salti non si può definire altissima, ma siccome non è mai richiesta al millimentro, non si rischia di litigare con il sistema di controllo o con la gestione delle fasi platform. Anche il posizionamento dei checkpoint e di alcune scatole per il teletrasporto è stato scelto con cura e non ci è mai capitato di dover rifare grandi parti di un livello dopo una ripartenza.

Con questi contenuti e grazie al modo in cui è stato concepito il gioco, è facile capire perché la versione originale fosse il miglior videogioco mai creato con SpongeBob protagonista, così come un valido platform 3D. Questa versione remastered non aggiunge granchè, se non una modalità Orda da giocare in split screen così come online (ma io non ci ho mai trovato nessuno) e qualche contenuto precedentemente tagliato dalla versione originale. Il grosso del lavoro viene svolto dalla parte grafica e sonora. La prima ci porta quello che i più piccoli potranno facilmente riconoscere come un cartone animato interattivo, con colori accesi, animazioni spassose e tante situazioni assurde come il bunge jumping con le mutande. L’occhio più attento noterà alcune situazioni “strane” – personaggi che hanno i piedi fuori dalla piattaforma ma che rimangono comunque su di essa – o texture che si caricano con un leggero ritardo ogni volta che si passa da uno scenario all’altro, ma sono piccole cose che si perdonano. Il comparto audio poi è stato anch’esso rimasterizzato ma, soprattutto, ha mantenuto il doppiaggio originale in italiano che vanta i doppiatori storici che hanno dato voce ai personaggi anche nel cartone animato. Un plus notevole che, insieme alle musiche di accompagnamento riuscite e leggere, rendono questa uscita un vero piacere per le orecchie.

SpongeBob SquarePants: Battle for Bikini Bottom – Rehydrated è una valida remastered di un titolo giustamente molto amato e apprezzato. Non raggiunge mai l’eccellenza di certi platform di ieri e di oggi, ma propone un tipo di divertimento molto semplice ed immediato. I combattimenti sono quasi sempre in secondo piano, preferendo l’esplorazione di location belle da vedere e da scoprire. È un gioco che starebbe in piedi tranquillamente anche senza il nome che porta, ma potendo sfruttare personaggi e luoghi iconici, oltre al brillante doppiaggio in italiano, fa un salto extra e si colloca poco sotto a classici come le remastered di Spyro e Crash, edizioni che, tra l’altro hanno tre giochi al loro interno. Il suo essere venduto a circa trenta euro inoltre lo colloca in una fascia di prezzo davvero invitante. Se avete bambini con cui giocare o se vi sentiti bambini dentro, in grado di ridere davanti ai siparietti tra i vari abitanti di Bikini Bottom, SpongeBob è la spugna che fa per voi.
- – L’universo di SpongeBob
- – Ironia dilagante e non solo per bambini
- – Gameplay semplice da giocare
- – Scenari ricchi di elementi
- – Doppiaggio italiano eccellente
- – Basso livello di sfida
- – Combattimenti basilari
- – Non molto preciso nella dinamica del salto
- – Alcuni difetti grafici
