Street Fighter 30th Anniversary Collection – Recensione

30 anni di hadoken!

Quando c’è da festeggiare un anniversario, Capcom è sempre in prima linea e come era lecito aspettarsi, per il trentennale di Street Fighter ha scelto di farlo in grande stile. D’altronde la serie di Ryu e Ken è una delle più famose e amate del colosso giapponese, capace di rendere immortale un genere che, specie negli anni ’90, ha contato un numero enorme di produzioni che però non hanno mai scalfito il suo meritato strapotere. Arriva così Street Fighter 30th Anniversary Collection, una compilation “storica” che è sia un tuffo nel passato della saga, sia in quello dei tanti giocatori che l’hanno scoperta nel corso degli ultimi trent’anni.

Il contenuto del pacchetto proposto da Capcom è incredibilmente ricco: si parte dal primo Street Fighter, si passa attraverso ben cinque versioni dell’immortale Street Fighter II (uscita originale, Street Fighter II Champion Edition, Street Fighter II Turbo Hyper Fighing, Super Street Fighter II e Super Street Fighter II Turbo), le tre uscite di Street Fighter Alpha e si termina con le tre edizioni di Street Fighter III. Il totale è di 12 uscite che potrebbero diventare 13 se avete preordinato il gioco su Steam, sul PSN o sullo store Xbox, perché in quel caso avrete ricevuto in regalo anche Street Fighter IV Ultra Edition. Per chi invece ha preordinato il gioco su Switch come noi, oltre a pagare dieci euro in più per godere della portabilità, non avrà modo di ottenere questo incredibile extra. Va ricordato che i giochi presenti sono le versioni arcade, notizia più che positiva fintanto che non ci si ricorda dell’uscita di Street Fighter Alpha 2 Gold e soprattutto di alcune edizioni console di Street Fighter Alpha 3 che potevano contare modalità inedite e di grande valore.

Anche così la collezione si dimostra oltremodo robusta e concreta, dividendosi in modo inequivocabile tra modalità offline, online e Museo. Nella prima potremo affrontare la modalità arcade originale o allenarci attraverso un completo training che ci permette anche di impostare specifiche azioni da far ripetere alla CPU, così da imparare a controbatterle. Queste opzioni sono presenti per i 4 giochi più complessi, permettendo di imparare ad usare i vari personaggi in base ai cambiamenti che sono stati via via apportati. Ovviamente non mancano le liste delle mosse uniche e speciali, nel caso in cui ne abbiate dimenticata qualcuna in tutti questi anni. Quello che vi consiglio di fare in questa modalità Arcade è di iniziare in ordine temporale, partendo dall’acerbo primo capitolo, così da notare il grande salto effettuato nel secondo. Procedendo in ordine cronologico, una partita alla volta, vi accorgerete dei passi avanti fatti ad ogni uscita, e potreste anche rivalutare il controverso Street Fighter III che se da una parte modificava pesantemente il roster, dall’altra si inventava dei tecnicismi da far impallidire molti titoli attuali.

È vero che in questa collection sono presenti 12 giochi, ma dubito che qualcuno avrebbe voluto giocare online al primo capitolo o alla seconda versione di Street Fighter III. L’autore della conversione Digital Eclipse ha dunque pensato di rendere giocabili online “solo” le quattro uscite più complete di ciascun titolo, ossia Street Fighter II Turbo Hyper Fighting, Super Street Fighter II Turbo, Street Fighter Alpha 3 e Street Fighter III Third Strike. La cosa interessante è che per evitare di spezzare in quattro i giocatori online, si è scelto di utilizzare una lobby unica che può comunque essere filtrata a piacimento. In questo modo sarà più facile trovare avversari e si sarà motivati a passare da uno stile di gioco all’altro, cercando di conoscere un po’ tutte le varie declinazioni di Street Fighter. Una volta online poi non abbiamo notato difficoltà particolari, se non con avversari molto lontani.

Ultima ma non per importanza è la modalità Museo, luogo digitale in cui potrete trovare una serie di immagini, informazioni e dettagli da far impallidire altre operazioni analoghe. Si passa da una cronologia dettagliata dei giochi, con tanto di documenti e scansioni dei progetti originali, fino alla descrizione di ciascuno dei lottatori presenti, con aneddoti e curiosità. Non manca poi nemmeno una parte dedicata alle mitiche soundtrack presenti, comprendendo ogni singolo brano preso dagli stage dei lottatori, permettendovi anche di sentire come sono state riarrangiate le musiche da un’uscita all’altra. L’unico appunto che ci sentiamo di fare a questo versione del Museo riguarda le componenti filmate che di fatto sono assenti. Ogni resoconto è stato tradotto in italiano, ma la presenza di qualche filmato d’epoca (tra l’altro presente nella collection del 25esimo anniversario) avrebbe giovato.

Street Fighter 30th Anniversary Collection è un’uscita da non perdere per i fan dei picchiaduro e, più in generale, per chi vuole rivivere alcune delle emozioni della propria giovinezza. Affrontare nuovamente Honda nella sua sauna e Blanka sul molo brasiliano fa effetto ma dà il giusto valore a giochi che sono invecchiati benissimo e che a distanza di trent’anni sanno ancora divertire. La qualità delle varie conversioni è impeccabile, così come il materiale originale, e se è vero che alcune di queste 12 uscite saranno giocate solo una manciata di volte (difficile andare oltre a qualche partita con il primo Street Fighter, quando ad un passo vi aspettano le tante versioni del secondo), altre sapranno prendervi molto più tempo, specie se volete imparare da utilizzare bene anche solo una manciata dei personaggi proposti. Mi accorgo solo ora che non ho nominato la possibilità di sfidare un amico sulla stessa console, ma non credo che ci fossero dubbi a riguardo. Posso solo aggiungere che, nella versione Switch, il divertimento è assicurato anche dividendosi quelle due piccole meraviglie chiamate Joy-Con.

Pro
  • – 12 giochi storici
  • – Scoprire l’evoluzione della serie è entusiasmante
  • – Online unico per le quattro migliori uscite
  • – Conversione Arcade perfect
  • – Museo ricco di materiali esclusivi
Contro
  • – Per alcuni titoli avremmo preferito le versioni arricchite uscite su console
  • – Nessun video nel museo
  • – Versione Switch senza Ultra Street Fighter IV e a prezzo maggiorato

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