Arriva la versione che abbiamo sempre voluto
Io sono stato uno di quei giocatori che a febbraio 2016, pur sapendo quanti pochi contenuti avesse Street Fighter V alla sua uscita, ha ceduto al richiamo del nome e ne ha comprato una copia. Il divertimento non è mancato, ma il focus sugli scontri online, i pochissimi contenuti per giocatore singolo e gli appena 16 lottatori avevano frenato in fretta l’entusiasmo. Nel tempo l’unico nuovo combattente che ho comprato usando i fight money guadagnati faticosamente è stato Guile, una delle vecchie glorie che per chissà quale motivo non erano state inserite nel roster originale. Quando arrivarono anche altri lottatori classici come Blanka ed Edmond Honda, avevo perso la voglia di giocare ad oltranza per ottenere questa valuta virtuale sempre più rara e utile per comprare lottatori aggiunti nel frattempo attraverso season pass altrimenti troppo costosi per i miei gusti. Vi ho raccontato questa storia solo per permettervi, o meno, di specchiarvi nella mia esperienza, capendo il motivo per cui sono così entusiasta di Street Fighter V: Champion Edition, la versione definitiva del titolo che contiene tutte le aggiunte più che dovute apportate all’inizialmente sfortunato quinto capitolo.

Se vi siete legati al dito la promessa di Capcom quando assicurava che questo episodio non avrebbe avuto versioni di aggiornamento, e magari avete speso tempo e denaro per comprare gli elementi che sono invece stati inseriti in questa edizione, posso solo che capirvi. Un nuovo giocatore può portarsi a casa tutto ad appena 30 euro, mentre voi magari ne avete spesi 20 solo per un season pass dei quattro a disposizione, oltre ad aver sborsato 60 euro per l’edizione base del day one. Se poi si considera che l’upgrade kit per chi già possiede Street Fighter V “liscio” costa comunque 25 euro, viene da pensare che gli acquirenti della prima ora non siano stati coccolati da Capcom come invece sarebbero dovuti essere. Considerando che io mi sono visto aumentare il roster di ben 23 personaggi (i 16 base più Guile) con 25 euro, non mi posso lamentare, ma chi ci aveva già speso soldi (virtuali o reali che fossero) potrebbe non essere del mio stesso parere.

Chiusa questa parentesi passiamo al gioco vero e proprio, che poi è il motivo per cui siete qui. Nel tempo sono stati fatti vari aggiornamenti, ma ve li illustrerò comunque tutti visto che sono presenti in questa nuova edizione. Se prima tutto era sbilanciato verso il multigiocatore, ora le cose sono un po’ più equilibrate. Online non ci sono grosse novità, tra modalità classificate, amichevoli, la possibilità di vedere i propri replay e quelli di altri giocatori, così da assistere ai loro match e vedere cosa hanno combinato. Il netcode continua ad avere problemi, anche ora che è uscita un’attesa patch che avrebbe dovuto risolverli; c’è ancora un bel po’ da fare per permettere partite davvero eccellenti ma qualche passo verso la giusta direzione è stato fatto. Preparatevi a prendere sonoro batoste e ad allenarvi duramente perché là fuori ci sono fenomeni che si allenano da quattro anni, ma il divertimento e le emozioni non mancheranno di certo. Sempre nella sezione online è presente anche il negozio, ormai praticamente inutile se non per ottenere alcuni costumi extra, alcuni oggetti estetici per gli scenari e consumabili da portare con voi ed usare durante la modalità sopravvivenza.

La sopravvivenza era una delle poche modalità presenti nel gioco base, ma qui risulta potenziata grazie all’uso di questi oggetti, così come dalla possibilità di interrompere la propria serie di vittorie per salvare i vostri progressi e continuare la scalata in un secondo momento; funzione utilissima quando si sceglie di affrontare 100 scontri consecutivi.
La parte del leone per il giocatore singolo viene svolta dalla modalità Arcade, introdotta nel quasi omonimo upgrade gratuito Street Fighter V Arcade Edition. Avendo una saga storica con le spalle belle larghe, Capcom ha scelto di differenziare questa modalità con sei sottocategorie collegate ai vari capitoli principali di Street Fighter, più la sua variante Alpha. L’idea è quella di ricreare le modalità Arcade dei vari capitoli, mettendo a disposizione i soli lottatori presenti in quelle edizioni; scegliendo di affrontare l’arcade del primo Street Fighter potremo scegliere solo tra i personaggi presenti in quel gioco. Allo stesso modo, scegliendo l’arcade di Street Fighter II, avremo a disposizione gli otto iconici combattenti, i quattro storici boss Balrog, Vega Sagat e Bison oltre a Cammy e Akuma. Tra uno scontro e l’altro possono saltar fuori i livelli bonus e la possibilità di scegliere tra due sfidanti da affrontare, in base alla difficoltà e ai bonus di punteggio che potremo ricevere sconfiggendolo. In più, per la felicità dei nostalgici come me, completandoli potremo anche assistere ai finali originali, ridisegnati per l’occasione. Completare tutti gli Arcade, con tutti i personaggi potrebbe portarvi via moltissime ore, tempo con cui vi potrete impratichire con le mosse di ciascun personaggio, compresa una nuova V-Skill e V-Trigger che si aggiunge a quelle standard. La scelta tra queste due varianti può influire parecchio sull’andamento del match e sarà interessante scoprire quali combinazioni utilizzeranno i campioni di Street Fighter V durante le competizioni più accese.

Lo Story mode presente al day one non è invece particolarmente invitante, vista la presenza di appena tre o quattro scontri per lottatore, dalla durata di appena un round, prima di mostrarci un finale solitamente poco interessante. Molto meglio la Storia cinematografica che va scaricata a parte e che si limita ad alcuni lottatori. Non può poi mancare una modalità allenamento in cui provare le mosse liberamente e diverse sfide tra cui la sopravvivenza già nominata, ma anche una lista di combo da eseguire per imparare a lottare come i professionisti. È estremamente positivo scoprire che questa cura e questo studio dei personaggi è possibile con qualsiasi lottatore, compresi i nuovissimi Seth e Gill, arrivati propri in concomitanza di questa edizione e ovviamente inclusi. Vedere l’elenco dei personaggi prima e dopo l’installazione dell’upgrade kit (circa 32 giga da scaricare su PS4) è piuttosto imbarazzante, così come veder crescere a dismisura le arene che passano dalle 11 dell’esordio, alle 34 di questa versione, comprendendo anche arene storiche come la sauna di E. Honda e la base militare di Guile con tanto di tema musicale riscritto per l’occasione. Non mancano poi 200 costumi per tutti i gusti, da quelli che trasformano Ryu in Mega Man e Blanka in un Nergigante di Monster Hunter, a quelli più ristretti e birichini che vedono protagoniste alcune lottatrici come Poison, Laura e la mitica Chun-Li.

Essendo una versione onnicomprensiva di un gioco uscito nel 2016, la parte tecnica è rimasta quella di sempre; non vedetelo però come un male visto che il gioco sfrutta alla grande l’Unreal Engine 4, proponendo modelli massicci ma anche eleganti, offrendo uno stile talvolta un po’ caricaturale ma sempre fighissimo da vedere. I personaggi, siano essi vecchie glorie rivisitate, così come combattenti inediti, dimostrano tutti di avere una personalità ben distinta attraverso le loro mosse e animazioni, e se è vero che i colpi speciali non sono mai tanti quanto in altri picchiaduro, questo rende più semplice memorizzarli, obbligando il giocatore a sfruttarli al massimo. Ci si potrebbe scrivere un trattato sui lottatori di Street Fighter, tanto sono creati con bene in testa le loro potenzialità. La pesantezza dei colpi è resa magnificamente dall’Unreal Engine 4, motore grafico che gestisce perfettamente anche le hitbox dei colpi: se vi prendete un calcio sui denti è sempre colpa vostra. Poi ci sono personaggi più riusciti di altri, ma se vi siete affezionati ai classici, non rimarrete delusi. Spettacolari poi anche le musiche, a cui sono state aggiunte le colonne sonore – prima a pagamento – dei capitoli più iconici, con pezzi riarrangiati che faranno la felicità dei nostalgici, oltre ad esaltare chiunque si trovi a combattere con quel sottofondo.

Street Fighter V: Champion Edition è, ora, a distanza di quattro anni, uno dei migliori picchiaduro di questa generazione di console e di molte altre del passato, finendo per scontrarsi più con il suo predecessore Ultra Street Fighter IV che con altre saghe. Il single player è finalmente sistemato, con una modalità Storia che intrattiene (ricordatevi di scaricarla se non dovesse essere “attiva” dalle opzioni, tanto è gratis), qualche modalità secondaria sempre piacevole e, soprattutto una modalità Arcade che gioca con intelligenza su quanto fatto in passato. Al prezzo di 30 euro, l’offerta è quasi regalata, a meno che non siate dei vecchi supporter; in questo caso l’acquisto e l’eventuale antipatia verso questa edizione dipende da quanto ci avete speso in termine di tempo e di denaro. Nel caso più estremo ed ottimistico, potreste già aver sbloccato tutto con i fight money e senza spendere un centesimo (ad eccezione di Seth e Gill che sono appena arrivati), ma non credo che siate in tanti in questa situazione… Valutate quindi quanti personaggi avete già sbloccato e quali contenuti scaricabili vorreste. Se siete giocatori standard che non ci hanno già passato centinaia di ore, è facile che vi convenga passare dalla cassa. Una volta fatto, che siano 25 euro piuttosto che 30, credo proprio che sarete soddisfatti. Poi bisogna vedere se Capcom si inventerà una nuova versione Turbo o Super ma, se succederà, voi starete già giocando ad un Signor picchiaduro.
- – Tutti i contenuti che avremmo voluto al Day-one e forse di più
- – Godibilissimo anche in Single player
- – Aggiustamenti e miglioramenti continui
- – Tanti personaggi da imparare ad usare
- – I giocatori del day-one lo pagano quasi come i nuovi arrivati
- – Potreste avere già un po’ dei contenuti qui presenti
- – Online deve ancora migliorare
