Super Mario Maker 2 – Recensione

L’antica arte di fare platform è stata rilasciata al pubblico main stream da molto tempo ma il risultato più riuscito in questo ambito è stato sicuramente Super Mario Maker. Il gioco Nintendo era immediato nel proporre un editor preciso e ricco di elementi, permettendo nel frattempo di giocare le proprie creazioni durante il processo e permettendo anche di visionare quelle degli altri giocatori. La sua più grande debolezza fu il supporto online che, su Wii U e 3DS non si poteva certo definire eccelso. Ora, con Super Mario Maker 2 che giunge su una console riuscita e vendutissima, tutti quei problemi sono magicamente scomparsi, a patto di avere un abbonamento al servizio online di Nintendo.

Come il suo predecessore, Super Mario Maker 2 possiede una doppia natura: da una parte c’è un editor estremamente ricco che fa sfigurare il già ottimo primo capitolo in fatto di quantità di elementi e di possibilità, dall’altra c’è un platform diverso dal solito, con livelli originali, folli, automatici e talvolta quasi impossibili. Non c’è quasi mai quella pulizia tipica dei platform Nintendo perché… beh la stragrande maggioranza dei livelli che giocherete non saranno prodotti da Nintendo, ma da giocatori che hanno realizzato la loro visione. Qui arriva il limite menzionato in apertura e relativo all’abbonamento online: qualsiasi interazione online necessita di questo abbonamento, che si tratti di giocare in multigiocatore, di caricare il livello che avete appena finito di creare o di provare ed eventualmente scaricare quelli degli altri giocatori. Il costo dell’abbonamento è tutt’altro che proibitivo (20 euro all’anno) e vi permette di giocare online con un qualsiasi titolo Nintendo che lo supporti, ma esserne sprovvisti limita moltissimo i contenuti che, in quel caso si fermano alla creazione dei propri livelli (che potranno ovviamente essere giocati e salvati in locale) e alla modalità Storia che altri non è che un modo divertente per imparare a giocare attraverso esempi pratici realizzati da Nintendo. Il più grande limite di questa riuscita modalità è l’impossibilità di giocare in due, relegando questa istruttiva esperienza al giocatore singolo.

La ricostruzione del castello di Peach, motore della Storia, avverrà superando i circa 100 livelli made in Nintendo, ma non aspettatevi stage classici come quelli che si potrebbero trovare in un New Super Mario Bros. La loro natura spesso sarà quella di mostrarci come si può sviluppare un’idea attraverso specifici elementi all’interno dello stage. Il divertimento è assicurato, ma è evidente l’intento educativo per spiegarci sempre qualcosa di nuovo e sviluppare la nostra creatività attraverso modi di pensare alternativi che posso dare spazio a idee davvero geniali. E già che parliamo del lato educativo, oltre alle nozioni che impareremo sul campo, non vanno dimenticate le 45 lezioni di Yamamura, il piccione che, accompagnato dalla sua fida aiutante, ci spiegherà attraverso righe di dialogo ed esempi concreti, come muovere i primi passi nell’editor del gioco. Si parte dal concetto di inizio e fine di un livello e si attraversano tutorial concreti in cui si esaminano i nemici e gli oggetti più disparati, fino a modi di creare il proprio stage in modo intelligente, evitando per esempio di bloccare il giocatore che non possiede un qualche power up o inserendo elementi che non trovano una vera utilità. Tutte cose che dovreste tenere a mente mentre si crea… o che potreste ignorare bellamente!

Creare in Super Mario Maker 2 può essere incredibilmente intuitivo. Se giocate in portabilità lo schermo touch di Switch risulta un validissimo strumento per piazzare elementi, selezionarli tramite i nuovi menu circolari da cui verranno prelevati o per modificarli. Chi invece giocherà sulla TV o comunque preferisce un controller, dovrà faticare un pochino di più, per lo meno all’inizio, quando ancora non si conoscono i tasti e ci si trova a dover alternare lo stick per muovere la manina con cui si posizionano gli oggetti e la croce direzionale con cui invece ci si muove nei menu ai bordi dello schermo e si selezionano gli elementi. Nulla di preoccupante comunque, visto che alla fine del vostro primissimo progetto avrete già preso familiarità con il sistema di controllo via pad, che si dimostra alla lunga anche il più preciso. In fase di creazione potrete poi anche giocare con un amico, ma l’idea di farci obbligatoriamente passare ad un singolo joy-con a testa, per dividere i controlli tra due persone, rende questa fase più complicata del previsto. Se infatti il giocatore 1 vuole piazzare un Goomba dopo aver posizionato un blocco, deve chiedere al giocatore 2 di selezionarlo per luim menter magari si sta dedicando ad altro. Metteteci il tempo per imparare nuovamente i controlli e vi accorgerete che sarà molto più facile evitare questa collaborazione tramite due joy-con separati, preferendo gestire il tutto con il giocatore 1 che impugna il pad completo e il giocatore 2 che semplicemente propone le sue idee.

Quando deciderete di andare online (onestamente è la prima cosa che ho fatto, ma conoscevo già bene l’originale) vi troverete davanti a diverse scelte. La prima e più gettonata dal sottoscritto è la ricerca di un livello creato dagli utenti: potrete cercare le creazioni attraverso vari filtri, compresi i livelli appena creati, quelli più popolari o andando per esempio a filtrare ulteriormente per visualizzare solo quelli facili, così come quelli “impossibili”. Le creazioni dei giocatori sono già una marea e se è vero che alcune sono solo prove buttate un po’ a casaccio, dall’altra si riescono a trovare alcune idee davvero geniali. Vista la potenza dell’editor, non stento a credere che presto potremo giocare centinaia di migliaia di livelli. Di questa varietà beneficia la Sfida infinita, una modalità di cui potremo scegliere la difficoltà e in cui ci troveremo ad affrontare livelli in sequenza, uno dopo l’altro fintanto che avremo vite a disposizione.

Già qui potrete perdere giorni se come me, avete poco tempo per creare e preferite dedicarvi a sfide tutte da giocare; anche perché tra un livello e l’altro potrete salvare, rendendo questa possibilità molto allettate per partite veloci (occhio che però serve la connessione internet e l’abbonamento). Non manca nemmeno una modalità online sia competitiva che cooperativa, con corse, collaborazioni e qualche dispetto per cercare di arrivare primi al traguardo. In questo caso Mario, Luigi, Toad e Toadette si muoveranno contemporaneamente nello stage puntando verso la bandierina: la fluidità è quasi sempre garantita, ma se vi capita un giocatore lontano, la connessione potrebbe venire compromessa per tutti con evidente lag. Ovviamente i livelli potranno essere votati, commentati anche durante lo svolgimento e gli autori potranno essere seguiti, offrendo un sistema di sblocco di oggetti estetici che comunque coinvolge unicamente il Mii a cui avrete associati il vostro profilo.

Arrivando al comparto tecnico, più che al discorso grafico e sonoro, con elementi che pescano a piene mani dai Super Mario di ieri e di oggi, preferisco parlarvi dei cinque stili con cui potrete personalizzare i vostri livelli. Insieme a quello minimalista di Super Mario Bros. (sempre adorabile) a quello un po’ più ricercato di Super Mario Bros. 3, ai 16 bit di Super Mario World e al più moderno New Super Mario Bros., fa il suo ingresso in campo anche quello dedicato a Super Mario 3D World. Onestamente l’impatto grafico iniziale non sembra differire granché da quello di New Super Mario Bros., complice il movimento che anche in questo caso di svolge unicamente sui binari del 2D, ma quando si vanno ad analizzare gli item presenti si capisce chiaramente la differenza, con power up come la Campanella che ci trasforma in Mario Gatto, con alberi su cui potersi arrampicare e con tutta una serie di variabili che comprendono anche un go kart da guidare attraverso lo stage. Anche questa variante grafica, come le altre, contribuisce ad arricchire un gameplay che attualmente non sembra avere limiti se non la fantasia degli utenti. Le musiche sono tutte bellissime e talvolta riarrangiate con intelligenza, mentre tutti i testi sono puntualmente in italiano.

Immaginare cosa potrebbero metter in un ipotetico terzo capitolo, a parte la costruzione di livelli tridimensionali, è davvero difficile dopo aver giocato con Super Mario Maker 2 e aver creato qualcosa. Le opzioni sono davvero infinite, con possibilità che prima erano furbi adattamenti dei creatori e che ora diventano comodi strumenti sempre a portata di mano. Sia che siate creatori in erba, piuttosto che esperti del precedente capitolo o semplici curiosi che vogliono solo tonnellate di livelli da giocare senza mai scervellarsi troppo con un editor, questa nuova uscita Nintendo è divertimento puro. Solo non dimenticate di attivare l’abbonamento online perché altrimenti le possibilità di essere sorpresi saranno molto più limitate senza il contributo di una community già incredibilmente attiva. Potreste infine rimanere un po’ delusi nel caso cercaste un titolo da giocare in locale con amici: per ora le opzioni presenti si limitano ai livelli creati da voi, ma speriamo che presto arrivi qualche patch che permetta di divertirsi sul divano anche nei livelli ideati dalla community senza doverli obbligatoriamente scaricare.

Pro
  • – Editor completissimo e di facile utilizzo
  • – Tanti modi per imparare
  • – Livelli a non finire
  • – 5 stili meravigliosi
  • – Multigiocatore competitivo e cooperativo
Contro
  • – L’abbonamento a Switch Online è essenziale
  • – Multigiocatore locale poco sfruttato

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