Torna Meat Boy e i controller ricominciano a volare!
Dopo 10 anni Meat Boy torna sui nostri schermi. Questo atipico eroe del platform che tanto successo ha riscosso su Xbox 360 e PC, per poi catapultarsi anche su PS4 e Switch, ha avuto dalla sua un universo ricco di inventiva ma soprattutto una giocabilità stellare. La sua capacità di salto e la sua agilità nel rimbalzare da un muro all’altro hanno dato la possibilità ai due sviluppatori del Team Meat originale di creare livelli pazzeschi tanto nell’ideazione, quanto nella crudeltà del loro sviluppo. Il risultato finale è stato un gioco amatissimo, ricchissimo di contenuti ma che non ha mai avuto un sequel. Passati tutti questi anni il quadratino di carne sanguinolenta che rappresenta il protagonista, torna in azione con un’esclusiva temporale che coinvolge unicamente Epic Games Store e Nintendo Switch. E, come spesso accade, più il tempo passa e più le cose cambiano.

Agli esordi, Meat Boy inseguiva il Dr. Fetus, suo acerrimo nemico che continuava a rapire la sua amata Bandage Girl. Ora, visto che la famiglia si è allargata, il malvagio Dottore ha scelto il piccolo Nugget come obiettivo da far inseguire ai due genitori, creando un viaggio pericolosissimo che si articola attraverso 5 mondi composto da sei livelli ciascuno. Il punto però è che questi livelli non sono i classici stage a cui ci aveva abituato l’originale, ma percorsi adatti ad ospitare la nuova natura di questo sequel: l’endless runner. Anche per via dei trascorsi che volevano Super Meat Boy Forever uscire su PC ma soprattutto su dispositivi mobile, in questo sequel non muoverete direttamente il personaggio, ma lo vedrete correre automaticamente da sinistra verso destra, potendo intervenire unicamente tramite due tasti, uno per saltare e uno per abbassarvi. A parte queste azioni molto basilari c’è qualche piccolo trucco aereo, che si rispecchia in un attacco orizzontale attivato dalla doppia pressione del tasto del salto e alla possibilità di cadere in picchiata, “abbassandosi” in aria e sempre eseguendo un attacco. I primi livelli vi spiegano velocemente queste azioni che si assimilano in pochissimi minuti. Il problema semmai è che a dispetto dei controlli basilari, la difficoltà è rimasta altissima.

Il primo Super Meat Boy era davvero tosto, e ad evidenziarlo c’erano i replay di fine livello in cui potevate vedere contemporaneamente a schermo sia il vostro successo, sia i vostri tanti errori, con una marea di protagonisti che morivano malissimo, a parte quello che alla fine vi aveva portato al successo. In questo sequel la situazione è rimasta invariata, ma essendoci livelli più lunghi, si è pensato di addolcire la pillola grazie a checkpoint che ci riportano davanti al segmento di stage che ci ha visto finire in poltigia. Se quindi volete giocarlo solo per finire i livelli nsarà tosta e in alcune ore arriverete a vedere i titoli di coda. Per questo genere di giocatori c’è però un’altra bella sorpresa, visto che ad ogni partita i livelli vengono creati mischiando casualmente diversi segmenti (questi pensati e creati artigianalmente a mano) e creando così una nuova sfida ogni volta che si avvia una nuova partita. Per i più audaci ci sono comunque collezionabili da scovare, portali warp e livelli oscuri, oltre a diversi personaggi da alternare a Meat Boy ma che, in questa uscita fungono da semplici skin, senza avere differenti caratteristiche come nel capitolo originale.

Giocare a Super Meat Boy Forever è quasi sempre uno spasso. Il design dei personaggi con i suoi richiami a classici del passato, così come le fantastiche animazioni che ci accompagnano contro il Dr. Fetus. sono esilaranti, specie nelle cutscene che costellano il gioco. Menzione obbligatoria per i boss, tutti originali e da affrontare in modo alternativo, mentre si cerca di capire come procedere per danneggiarli. Il meccanismo del trial & error è però molto presente in ogni sessione e non c’è la possibilità di improvvisare o di tentare una strada alternativa per superare un ostacolo. Inoltre andando avanti ci si accorge che alcune sezioni all’interno di un singolo stage sono molto più complesse di altre, chiedendo di agire sui tasti con una prontezza e un tempismo perfetti. Questo porta alcuni momenti realmente frustranti in cui diventa capire cosa si è sbagliato e come si possa risolvere la situazione se non si azzecca perfettamente lo spazio necessario a passare l’ostacolo. Chi era già abituato al titolo del 2010 sarà avvantaggiato, ma i nuovi arrivati senza grande esperienza, magari richiamati da un nome che potrebbero aver visto in qualche video online, potrebbero rimanerci parecchio male.

Se mi chiedete se questo cambio di registro funziona, posso rispondervi di sì. Se invece mi chiedete se è meglio l’endless runner di oggi o il platform di ieri, vi rispondo che preferivo il gameplay dell’originale, più classico ma anche gestibile, in cui l’errore era davvero, sempre, colpa nostra. Al design semplice ma efficace e alla colonna sonora sempre ritmata per tenere alta l’adrenalina, si contrappone un gioco davvero difficile, in cui anche solo completare il primo livello in versione oscura potrà darvi moltissimi grattacapi. Rimane un gioco consigliato perchè ben realizzato, ma i suoi limiti sono tutti in bella mostra. Se pensate di provarlo, teneteli in considerazione e ricordate di non lanciare per casa i controller in preda alla furia.
- – Difficile
- – Gameplay basilare
- – Tanti livelli (anche procedurali) e segreti
- – Boss fight spassose
- – Character design ispirato
- – Ottime musiche
- – Per qualcuno difficilissimo!
- – Da platform a endless runner un po’ di smalto si è perso
- – I personaggi extra ora sono solo skin estetiche
