Super Smash Bros Ultimate – Recensione

Chiunque possegga un Nintendo Switch, in questo 2018 ha guardato al 7 dicembre con speranza. In quest’anno infatti le uscite della console non sono state incredibili come quelle del 2017 precedente, ne avrebbero potuto, visto che non potevano contare calibri come gli ultimi Mario e Zelda. Il 7 dicembre però sarebbe arrivato uno dei giochi più attesi per questa console, quel Super Smash Bros Ultimate che a giugno aveva monopolizzato l’evento E3 di Nintendo con una descrizione così accurata da infastidire che, da quel tipo di presentazione, si aspettava principalmente giochi nuovi. Ora il 7 dicembre è arrivato e con lui questa gigantesca compilation di “nintendosità” che fa delle mazzate il suo motivo di esistere. Mettetevi dunque comodi e seguiteci in questo viaggio in quello che probabilmente è il picchiaduro con il maggior numero di contenuti di sempre.

Per convenzione diciamo che Super Smash Bros Ultimate è un picchiaduro visto che ci sono personaggi da scegliere, con mosse uniche e specifiche con cui colpire l’avversario. Per chi non lo sapesse però, questa uscita, la cui origine risale all’epoca del Nintendo 64, non prevede l’esaurimento di una barra energetica per vincere (almeno non con le sue regole standard), ma ci chiede di mandare il nostro sfidante fuori dallo schermo. Ogni colpo inferto fa infatti salire una percentuale che aumenterà via via la distanza a cui verrà scagliato l’avversario, aumentando così la possibilità di mandarlo oltre il bordo impedendo un possibile recupero. L’altra cosa che dovete sapere è che le arene qui non fanno unicamente da sfondo, ma possono essere protagoniste dello scontro grazie a modifiche e interazioni più o meno volontarie che potrebbero anche ribaltare il match, tra arene che si trasformano e altre che fanno comparire elementi presi dal gioco originale a cui si ispirano.

La terza precisazione va fatta sulle armi o comunque sugli oggetti che compariranno nell’area: potreste incappare in armi come bombe, pistole laser, martelloni e mazze da baseball, ma anche in fiori di fuoco, piatti di curry piccante, bucce di banana e aiutanti, personaggi che non hanno trovato posto nel gigantesco roster ma che hanno comunque modo di dare una mano a chi li avrà evocati. Infine, non va dimenticato che gli scontri possono svolgersi dal classici 1 vs. 1 fino a battaglie con un massimo di 8 avversari contemporaneamente che possono agire in squadra piuttosto che in un frenetico tutti contro tutti, creando un’atmosfera che fa tanto party game, senza però i tempi morti che spesso questa tipologia comporta.

Chi non conosce la serie e si ritrova Super Smash Bros Ultimate sulla propria console potrà imparare queste dinamiche attraverso la modalità Mischia, presente in bella mostra dal menu principale. Certo, un bel tutorial interattivo non avrebbe fatto male a nessuno, ma così è andata… La Mischia è quella che potremmo definire la “partita veloce”, avendo un alto tasso di personalizzazione che può anche essere salvate accanto alle due regole standard preimpostate. Per prendere confidenza con l’impianto base del gioco questa è senz’altro la modalità migliore, visto che permette di muovere i primi passi scegliendo tra gli 8 personaggi inizialmente presenti nello Smash Bros. per Nintendo 64. Come saprete i combattenti che si uniranno a Mario, Pikachu, Donkey Kong sono oltre settanta ma il gioco vi chiede di sbloccarli uno a uno lasciandosi giocare nel modo che preferite. Può infatti capitare che già dopo due partite in mischia, appaia un contendente che andrà scagliato fuori dalla mappa prima di poter diventare selezionabile. Vedere questa scelta come un limite spetta unicamente a voi. Personalmente credo che il metodo di sblocco funzioni a meraviglia, offrendo veramente ai giocatori un premio concreto per il tempo che passano sul gioco. Tante volte avremmo voluto vedere questo sistema su uscite che invece ampliavano il roster al day-one tramite DLC; qui, solo verso fine gennaio inizierà ad arrivare la pianta Piranha, il nuovo lottatore che comunque sarà gratuito per tutti o quelli che avranno acquistato il gioco in questo primo periodo e che, nel caso di scheda fisica, avranno riscattato i punti d’oro dal menu iniziale. Poi ne arriveranno altri 5 a pagamento, ma considerando che il primo sarà il protagonista di Persona 5, sembra che nessuno si debba lamentare.

I personaggi che troveremo questa volta saranno tutti quelli che abbiamo avuto modo di conoscere negli anni più alcuni inediti e inseriti per l’occasione, con mosse speciali tutte nuove che si uniscono ad altre più o meno modificate. A differenza della maggior parte dei picchiaduro che richiedono movimenti complessi e rotazioni, ogni colpo si esegue partendo da un semplice semplice pulsante, A per le mosse fisiche e B per quelle speciali. Aggiungendo le direzioni laterali a destra o sinistra, giù o su le mosse cambieranno colpendo nella direzione in cui avrete spinto la levetta. Questo sistema apparentemente semplice, a cui si aggiunge un tasto per le prese e uno per attivare lo scudo e schivare, garantisce partite gestibili anche se è la prima volta che si sceglie un personaggio, dovendo comunque imparare a sfruttare mosse e animazioni che cambiano per ciascun eroe. Il lavoro di bilanciamento che è stato effettuato per far convivere un personaggio come Mario insieme a Solid Snake, PAC-MAN e Cloud di Final Fantasy VII, ha dell’incredibile e, se è vero che le mosse si eseguono tutto allo stesso modo, da un eroe all’altro possono cambiare talmente tante cose che è comunque necessario passare del tempo su ogni singolo personaggio per sfruttarlo a dovere.

Presa confidenza con il sistema di gioco, probabilmente passerete al primo grande contenuto per giocatore singolo, presente nel meno Spiriti e rappresentato dalla modalità Avventura. Non è la prima volta che questo tipo di modalità fa capolino in uno Smash Bros. ma mai come questa volta ricopre un ruolo così importante e stratificato. Senza andare nello specifico, un filmato iniziale ci mostrerà la sconfitta globale dei nostri eroi da parte di Kiaran, un nuovo nemico che sembra disintegrare davanti ai nostri occhi l’intero roster. L’unico sopravvissuto a questo attacco è Kirby, la pallina rosa con cui verremo introdotti in questa avventura. Ci troveremo su una mappa che ricorda i mondi di Super Mario World e ci dovremo spostare su di essa affrontando combattimenti contro copie degli eroi sconfitti e guidati da uno dei tanti spiriti che Kiaran ha fatto suoi. Sconfiggere questi avversari che spesso hanno condizioni specifiche e abilità proprie, ci permette di avanzare ma anche di liberare lo spirito imprigionato, permettendoci poi di “equipaggiarlo” nella nostra squadra per aumentare il nostro valore di attacco. Negli slot di questi spiriti che possono anche salire di livello e, in alcuni casi, evolversi in qualcosa di nuovo raggiunto il livello 99, si possono inserire ulteriori spiriti definiti aiutanti e capaci di attivare vantaggi più o meno utili per il giocatore. Il pokémon Farfetch’d per esempio ci fa iniziare ogni scontro con una bacchetta di Lip in mano, mentre lo spirito di Rabbids Kong aumenta il peso del nostro lottatore limitando la possibilità di essere scagliati lontano, ma anche le eventuali possibilità di recupero. Tutto funziona un po’ come in un card game, in cui si equipaggiano carte che possono venir bene al combattimento del momento, basandosi sulla potenza del nemico e sulle caratteristiche del combattimento stesso, influenzato dall’arena e da specifiche condizioni. Considerate che sono presenti poco meno di 1300 spiriti aiutanti e altrettanti spiriti combattenti e dovreste intuire quanto è ricca questa modalità che, avanzando vi porterà a sbloccare personaggi del roster da aggiungere a Kirby, aggiungendoli anche al roster principale se non ancora sbloccati.

Per chi non fosse ancora sazio Nintendo ha inserito ulteriori possibilità di scontro, alcune presenti nel tabellone Spiriti e altre nel menu Giochi e altro. Nel primo caso troviamo un pannello che si rinnova ogni 5 minuti e che ci permette di combattere con un eroe specifico posseduto dallo spirito casuale del momento. La loro potenza è visibile in base alle stelline presenti e dal valore di combattimento che vi verrà mostrato, permettendo ai più abili di fare incetta di Spiriti di alto livello fin da subito, ma obbligando i normali giocatori a potenziare gli spiriti alleati nella modalità avventura. Anche perché, se il combattimento non va a buon fine, lo spirito scelto svanirà dal pannello e dovrete aspettare che ricompaia. Per migliorare le cose ci sono poi eventi specifici dedicati a spiriti speciali che vengono annunciati da Nintendo stessa all’interno del menu di gioco. In Giochi e altro troveremo invece modalità più canoniche ma sempre apprezzate, come l’allenamento, la sezione dedicata agli amiibo, le varie mischie che vi mettono contro 100 Mii o contro classici lottatori e infine la modalità Classica che mette ogni personaggio davanti ad un percorso specifico composto da sei incontri più uno stage bonus e un boss finale. Oltre alla possibilità di sbloccare ulteriori elementi del roster, in qualsiasi di queste modalità otterrete monete d’oro utili per fare acquisti all’interno del negozio di gioco, dove potrete ottenere oggetti di vario tipo, tra snack che fanno salire di livello gli spiriti, oggetti di personalizzazione per i Mii e musiche extra che si andranno a sbloccare nei livelli.

Tutto quello che vi ho raccontato fino ad ora è dedicato al gioco in singolo o comunque in locale, disponibile anche per chi giocherà in cima ad una montagna, senza connessione internet. Credo sia importante sottolinearlo per via della portabilità della console che permette di interagire con il gioco in ogni circostanza, assegnandovi premi e traguardi anche senza alcun tipo di connessione. Il gioco online è però più che presente e disponibile per tutti quelli che hanno sottoscritto il servizio d’abbonamento Nintendo Online. Attualmente questa modalità risulta più semplice rispetto a quanto visto nella precednte versione per Wii U e 3DS, con l’abbandono del binomio delle partite amichevoli e quelle classificate, per abbracciare un unico matchmaking che si configura basandosi sul Rango Smash Globale e sulle regole prioritarie che potreste aver impostato. Volendo potrete giocare anche insieme ad un amico sulla stessa console sidando altri avversari online, ma in tutte le circostanze il gioco è filato liscio come l’olio, senza problemi di sorta. A differenza del gioco in locale, va solo considerato che, i match online si svolgono con un massimo di 4 giocatori. Se volete potete anche giocare per conto vostro mentre il matchmaking fa il suo lavoro, oppure potrete anche scegliere di fare da spettatori e godervi i match cercando di imparare trucchi e strategie. Se invece avete un gruppo di amici potrete creare una stanza privata e organizzarvi in autonomia. Le possibilità quindi ci sono e non è detto che con il tempo non vengano introdotte novità per rendere più completo e stratificato il gioco competitivo.

La cosa che colpisce maggiormente in Super Smash Bros Ultimate è l’uniformità grafica e di stile. Far convivere Ryu da Street FighterSimon da CastlevaniaIncineroar dai Pokèmon e Yoshi in un unico match poteva dar vita ad un’accozzaglia di generi poco gradevole. Invece, sia i personaggi più umani che quelli più estremi come Jigglypuff sono stati inseriti con una linea stilistica che rende il loro incontro quasi normale. Le mosse sono eccellenti sia per i vecchi ritorni che per i nuovissimi arrivati, così come gli scenari, immediatamente disponibili fin dal primo avvio e selezionabili tutti nella loro conformazione standard ma anche in versione “Rovine” e “Omega” per partite più pulite senza però rinunciare allo sfondo che si desidera e soprattutto alla propria musica preferita. Parlare di grafica, dettagli ed effetti speciali ben riusciti potrebbe portare via parecchio tempo, ma anche elencare l’immensa colonna sonora sarebbe impossibile: ci troviamo davanti infatti a oltre 800 brani musicali che coprono alcune delle saghe più incredibili di sempre dei videogiochi, condensate in un unico gioco, tra pezzi originali, remix e riarrangiamenti di altissima qualità. Pensate poi a tutti gli effetti sonori presenti che ricalcano il sound originale e scoprirete che oltre ad essere un picchiaduro per tutti, ma anche tecnico per chi lo vorrà studiare nel dettaglio, questa nuova uscita Nintendo è anche un grande museo giocabile che omaggia il mondo videoludico tutto.

Super Smash Bros Ultimate poteva essere una remastered della precedente uscita per Wii U come lo fu per esempio Mario Kart 8. Invece questo ennesimo titolone della grande N non si limita a questo, ma torna nel passato e recupera personaggi, arene, musiche e idee per tirarle a lucido sia graficamente, sia, soprattutto, in termini di gameplay, perfezionando una formula già vincente. Il suo essere giocabile a casa come in portabilità è un ulteriore valore aggiunto per un’uscita imperdibile per ogni giocatore che possegga una Switch, segnando un altro punto nei confronti degli indecisi che ancora non sono passati sull’ammiraglia Nintendo. Tantissimi modi di giocare, da soli o in compagnia, potrebbero monopolizzare le future feste di Natale e andare molto oltre nei mesi a venire, alzando ulteriormente un asticella qualitativa e quantitativa che, francamente, non saprei come Nintendo potrebbe spostare ancora quando sarà il momento di tirar fuori un ulteriore capitolo. Questo però sarà un “problema” della casa giapponese, perché noi nel frattempo, non possiamo fare altro che selezionare uno dei 74 personaggi e gettarci in questa favolosa mischia videoludica.

Pro
  • – Gameplay eccellente
  • – Si gioca bene anche in portabilità
  • – 74 personaggi favolosi
  • – Tantissimi collezionabili
  • – Modalità numerose
  • – Circa 100 scenari
  • – Stile impeccabile
  • – Oltre 800 musiche
Contro
  • – Alcuni contenuti tornano dal passato
  • – Online leggermente ridimensionato

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