Ne volete ANCORA?
Il successo di SUPERHOT è stato davvero grande. Questo geniale sparatutto in cui il mondo si muove solo quando il giocatore si muove, è stato convertito per qualsiasi attuale sistema di gioco già da un po’, oltre ad arrivare anche per i visori VR per cui sembra essere nato appositamente (e chi conosce la storia che propone sa di che parlo). Ora, a distanza di quattro anni dalla sua uscita SUPERHOT sorprende ancora e per farlo sceglie un gioco totalmente nuovo che segue le orme dell’originale aggiungendo anche moltissimo altro. E per chi ha dato fiducia al progetto originale, è addirittura gratis! Benvenuti in SUPERHOT Delete Mind Control!

La prima bellissima notizia è che SUPERHOT Delete Mind Control potrebbe già essere nella vostra libreria. Se infatti avete comprato il SUPERHOT originale, questo sequel vi sarà stato regalato e sarà scaricabile gratuitamente dallo shop su cui avete acquistato il capostipite. L’unica eccezione per ora riguarda Switch, console su cui non è ancora arrivata questa nuova uscita ma che per adesso vi verrà regalata per PC se invierete la ricevuta di acquisto agli sviluppatori.
La seconda bellissima notizia è che SUPERHOT Delete Mind Control non è un giochino riempitivo come si potrebbe pensare se si considera che viene regalato ai fan storici (a cui di solito queste uscite puntano per portare nuove finanze): questo nuovo capitolo è un gioco addirittura più grande dell’originale, con meccaniche che lo rendono molto più lungo e rigiocabile. Ora che spero di avervi incuriositi vediamo di che si tratta.

Il primo SUPERHOT è un titolo con una storia molto intelligente e ben strutturata, anche se all’apparenza sembra solo una sequenza di micro livelli in cui far fuori i nemici per passare a quello successivo. SUPERHOT Delete Mind Control segue quel filone, parlando direttamente dallo schermo a tutti quei giocatori che evidentemente ne vogliono ANCORA di quel gameplay tanto unico quanto ipnotico. Dopo i primi minuti in cui tutto sembra andare come ci si aspetta qualcosa accade e ci viene mostrata per la prima volta una sorta di mappa con nodi da hackerare, potenziamenti da acquisire e messaggi da decriptare che diverranno via via più chiari con la progressione. I nodi non sono altro che un’insieme di livelli da completare per sbloccare ulteriormente la mappa, ma hanno la caratteristica di un roguelike: in pratica il gioco attinge da una serie di livelli strutturati che rimangono immutabili – atelier, discoteca, fogne, cappella, garage e diversi altri – e poi ci cala al loro interno chiedendoci di far fuori un po’ dei nemici che continuano ad entrare al loro interno dai diversi punti d’entrata.

Questo sistema crea sempre un’esperienza nuova all’interno di una mappa, visto che il vostro punto d’ingresso e quello dei nemici è casuale, aggiungendo anche potenziamenti casuali che vi verranno proposti dopo alcuni stage superati, facendovi scegliere tra due di quelli che avrete sbloccato. Preferite iniziare sempre con una pistola casuale o preferite avere più proiettili nelle pistole che recupererete? O ancora, preferite avere più energie o volete che gli oggetti che lanciate facciano più danni? O che magari esplodano all’impatto? Tutte queste possibilità e moltissime altre, unite alla casualità data dagli stage, offrono una varietà che mancava nel’originale, senza però venire meno al suo raffinatissimo gameplay e al design che invece rimane sempre granitico perché non modificato da parametri lasciati in balia di un algoritmo.

Così quando si viene catapultati nel livello del momento l’adrenalina è quella si sempre, cercando di disarmare il primo nemico che ci capita lanciandogli contro qualcosa o sfruttando l’abilità Carica che ci fa scattare davanti a lui con un cazzotto sul(l’ ipotetico) naso. Dopo un po’ però anche con i nemici si iniziano a vedere delle differenze mica da poco: intanto alcuni nemici hanno l’arma del loro stesso colore e ciò vuol dire che non poranno mai essere disarmati. Poi saltano fuori avversari quasi interamente bianchi che hanno una sola parte del corpo del solito colore rosso che è poi anche l’unica parte che potrete colpire per eliminarli. Queste caratteristiche, insieme alla loro abitudine di sbucarvi alla spalle grazie alle porte d’entrata, obbligano a giocare in modo più attento e, se è vero che questa volta avrete alcuni cuoricini che impediscono la morte immediata, è anche vero che le minacce sono maggiori.

Il comparto grafico è rimasto lo stesso di sempre, con ambienti principalmente bianchi e un po’ squadrati che fanno da contraltare con nemici rossi e oggetti da usare che invece sono neri. Va però fatto notare che il design di ogni scena è davvero eccellente e, anche se bisogna continuamente prestare attenzione ai proiettili in arrivo, l’immobilità che si riscontra in alcuni momenti, quando si pensa a che fare o si prende la mira con calma, offrono colpi d’occhio notevoli e raffinatissimi. Anche gli effetti sonori sono eccellenti, con i colpi che esplodono e si differenziano in base alla velocità con cui vi state muovendo e con vetri e nemici che si frantumano nei vari impatti. Le musiche sono da sempre quasi assenti, ma nello scenario della discoteca si può assistere ad un grandissimo lavoro che, anche in quel caso ovatta in modo più o meno significativo il pezzo molto adrenalinico che viene riprodotto. Altri livelli con una musica di sottofondo non mi sarebbero affatto dispiaciuti.

SUPERHOT Delete Mind Control è un gioco sorprendente sia per come è stato pensato, sia per come è stato distribuito, ossia gratuitamente a chiunque avesse comprato un gioco uscito quattro anni prima. Le dinamiche che hanno reso famosa la serie ci sono tutte e sono immutate ma è stato ripensato il modo di proporre i livelli, oltre ad aggiungere potenziamenti arcade che fanno solo che bene al gameplay. Le tipologie dei livelli dopo un po’ si ripetono perché il loro numero non è elevatissimo, ma la voglia di far fuori i nemici al rallentatore e di scoprire cos’altro ci viene proposto nei livelli più avanzati è sempre forte. Per i patiti degli sparatutto originali e arcade è un gioco imperdibile e, probabilmente, gratuito che aspetta solo di essere avviato.
- – Tantissimi nuovi contenuti
- – Elementi procedurali ben inseriti
- – Potenziamenti e nemici nuovi
- – Gameplay esplosivo come sempre
- – Gratis per i fan che avevano acquistato l’originale
- – Gli scenari non sono poi molti…
- – … e finiscono per ripetersi abbastanza in fretta
