Taiko no Tatsujin Rhythmic Adventure Pack – Recensione

Ritmo, tamburi e un pizzico di JRPG

I rhythm game puri da qualche anno sono usciti di scena. Resistono i videogiochi dedicati al ballo, ma quelli in cui si usava una periferica dedicata per “suonare” una canzone non si vedono dall’ultimo Guitar Hero Live, classe 2015. C’è però un titolo 100% giapponese che su Switch prosegue imperterrito per la sua strada: Taiko no Tatsujin. Uscito due anni fa anche in una versione con tanta di periferica a tamburo (il taiko del titolo), il gioco proponeva una serie di canzoni da suonare per mettersi alla prova e tentare punteggi stratosferici. Nulla di nuovo quindi sul versante dei rhythm game, se non per la particolare periferica e nel divertimento derivato dal suonarla. Ora però, con Taiko no Tatsujin Rhythmic Adventure Pack, qualcosa di originale si affaccia all’orizzonte.

Per prima cosa può esservi utile sapere che Taiko no Tatsujin Rhythmic Adventure Pack esce solo in formato digitale. Ovviamente, se siete veri nerd, saprete che questa uscita è una remastered di titoli usciti tempo fa in Giappone, ma vista la particolarità del gioco, difficilmente ci avrete messo le mani sopra, potendolo considerare tranquillamente come un’inedito. Inoltre, se avete comprato Taiko no Tatsujin Drum ‘N’ Fun con la periferica a tamburo, potrete usarla anche qui, ma solo nella modalità Taiko, ossia quella in cui si scelgono le canzoni liberamente e le si suona. La seconda cosa da sapere è che il titolo è stato diviso in 2 Adventure Pack che si possono anche comprare separatamente a 30 euro. Se invece volete subito il pacchetto completo potrete risparmiare 10 euro pagandoli entrambi 50 euro. Visto la limitazione nell’uso dell aperiferica per la sua inedita modalità Avventura è giusto sapere che il gioco funziona bene anche impugnando i Joy-Con separatamente e simulando le battute. Questa modalità va benissimo per le tracce meno impegnative, ma se volete puntare in alto, vi converrà utilizzare i tasti del controller.

Prima parlavo di novità, parola che si sente raramente quando si parla di rhythm game. Nella sua gioiosa follia, quest’opera di Bandai Namco tenta di fondere il genere musicale con quello apparentemente lontanissimo dei JRPG. Le storie che andremo a vivere portando a spasso il protagonista Don – un tamburo Taiko parlante tipicamente kawaii – saranno diverse e sempre contraddistinte da una dose di umorismo giapponese molto forte, ma anche piuttosto semplice. Viaggeremo nello spazio e nel tempo per aiutare vari personaggi, ma gli episodi che si susseguono sono spesso scollegati tra loro, puntando di più sull’effetto sorpresa che su una storia vera e propria. Ogni situazione è però buffa e divertente, traendo il massimo dalle musiche che andremo a suonare durante le battaglie con i tanti nemici, tra incontri casuali e boss veri e propri.

Se l’avventura prosegue muovendo Don attraverso le mappe, facendolo interagire con PNG e aprendo casse del tesoro come in un classico JRPG, è quando si inizia una battaglia che salta fuori il suo animo musicale. Don non combatte attivamente, ma attiva gli attacchi dei compagni attraverso la sua musica e il suo ritmo. E quando dico “suo ritmo”, intendo il “vostro”. Le battaglie non sono altro che tracce da eseguire seguendo la classica spartitura da videogame, in cui icone rosse e azzurre scorrono da destra, chiedendovi di colpirle quando sono arrivate a sinistra, su un apposito indicatore. Su questa spartitura arriveranno anche bombe da non suonare, rullate, note da eseguire in serie e diverse particolarità che, specie ai livelli di difficoltà più alti, sapranno farvi penare. Colpire una nota perfettamente, carica una barra delle combo che poi farà attaccare i vostri compagni, mentre sbagliare un battito o comunque ottenere solo un misero “ok”, caricheranno quella degli avversari. Il vostro scopo è alimentare la barra del vostro party così che possa esaurire le energie del nemico prima che lui faccia altrettanto; meglio suonate, più possibilità di vittoria avrete.

È stato bello notare che la modalità avventura ha un suo selettore della difficoltà, che parte da facile, comprendendo le partiture facili e normali delle canzoni proposte, passa da Normale (partiture normali e difficili) e termina con difficile (partiture da difficili ad estreme), garantendo un buon livello di sfida a qualunque giocatore. Va poi evidenziato che anche se Taiko no Tatsujin Rhythmic Adventure Pack propone meccaniche da JRPG, queste sono estremamente semplici: la composizione del party che si arricchisce con i mostriciattoli sconfitti, è molto basilare una volta che avrete un po’ di elementi dalla vostra parte. Allo stesso modo l’ottenimento e l’uso di oggetti avviene in modo molto semplice, chiarendo dopo nemmeno un’ora di gioco cosa abbiamo davanti: Taiko no Tatsujin Rhythmic Adventure Pack è un rhythm game con piccoli elementi JRPG, non un JRPG con una forte componente musicale. Prova ne è il fatto che la modalità Taiko campeggia in cima al menu principale, proponendoci i circa 70 brani di ciascun Adventure Pack da suonare quando vogliamo, proprio come in un classico rhythm game.

La parte tecnica è altalenante, specie per quanto riguarda il lato grafico. I disegni sono semplici ma riescono a cogliere il lato gioioso del gioco, eppure quando si esplorano ambienti 3D con i relativi elementi nella modalità avventura, si nota una povertà grafica che stona rispetto alle schermate a due dimensioni che ci accompagnano mentre suoniamo. Lo stile adatto ai più piccoli va incontro alla mancata traduzione dei testi che rimangono inglese. Le frasi sono molto semplici, ma chi non conosce l’inglese è tagliato fuori da tutta la parte adventure. Nulla da dire invece sul comparto sonoro e soprattutto musicale, con tracce azzeccatissime e arrangiate a meraviglia per rendere ogni sessione musicale un vero piacere per le orecchie e il cuore. Risulta piuttosto negativa l’impossibilità di usare la periferica Taiko durante l’avventura. Sarebbe bastato rendere contemporanei sia il controller classico per i movimenti, sia la periferica, come se fossero due giocatori separati, per risolvere il problema, ma purtroppo è andata così e non si sa nulla di eventuali patch che risolvano la situazione pe i possessori del Taiko Controller.

Taiko no Tatsujin Rhythmic Adventure Pack è un rhythm game riuscito e coinvolgente grazie al suo stile nipponico e alla sua musicalità. Le tracce di entrambi i pack si assestano sulle 130 unità e la modalità avventura è una lunga scusa per farci suonare un sacco di canzoni che vanno dalla musica classica alle sigle dei cartoni animati, dal pop giapponese a ad arrangiamenti di pezzi ascoltati in alcuni classici di Namco. Se vi piace il genere non sbagliate, ma tenete a mente che non potrete usare la periferica per la modalità Adventure, una limitazione non indifferente per un gioco che basa molto del suo fascino proprio su questa curiosa introduzione.

Pro
  • – Tantissime ottime canzoni
  • – Sembra semplice contando solo due variabili, e invece…
  • – Modalità Avventura originale con lievissimi innesti JRPG
Contro
  • – Con si può usare la periferica Taiko nella Modalità Avventura
  • – Per qualcuno troppo giapponese
  • – Elementi JRPG molto semplici e limitati

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