Per realizzare delle remastered o delle Definitive Edition degne di nota occorrono principalmente due ingredienti: un notevole miglioramento grafico e una buona dose di contenuti extra non presenti nell’uscita originale. Se poi queste edizioni migliorate arrivano dopo dieci anni come accaduto con il qui presente Tales of Vesperia: Definitive Edition, che all’epoca ha visto la luce solo su Xbox 360, è ancora meglio, visto che possono contare anche sul fatto di apparire inedite ad una larga fetta di giocatori. Il tutto senza dimenticare che per molti questo capitolo è il migliore di tutta la serie, e questo potrebbe spingere a riprendere in mano l’avventura anche chi ha già vissuto le vicende di Yuri e dei suoi compagni. Ma ne vale la pena? Scopriamolo insieme.
Pur essendo forse il “Tales of” più amato dai fan, Tales of Vesperia: Definitive Edition non è certo quello più originale in termini di trama. Nel magico regno di Terca Lumireis gli umani vivono all’interno di città che basano le loro difese e le loro tecnologie sui blastia, artefatti magici lasciati in eredità da un mondo ormai scomparso. Peccato che questi elementi facciano gola a molti, creando disparità anche tra gli abitanti di uno stesso centro abitato. Il nostro eroe Yuri, dall’atteggiamento un po’ menefreghista ma in realtà molto attento a chi lo circonda, vive proprio in un quartiere povero in cui si rompe una fontana. Scoperto che il guasto è riconducibile al furto del blastia che faceva sgorgare l’acqua, inizieremo un’avventura che ci porterà a conoscere una principessa in fuga chiamata Estelle, iniziando a formare un party a cui parteciperà anche il nostro cagnolone Repede.

Gli eventi iniziali ci porteranno poi a cercare un cavaliere imperiale che altri non è che un vecchio amico del protagonista. Flynn, questo il suo nome, è un personaggio particolarmente importante per la trama e, prima novità, in Tales of Vesperia: Definitive Edition diventerà un personaggio giocabile insieme ad un secondo avventuriero. L’evolversi della storia rimarrà quello di sempre, ma poter interagire con personaggi nuovi di zecca è un bel bonus, vista anche l’importanza e la bontà del sistema di combattimento.

Anche se Tales of Vesperia: Definitive Edition può essere considerato un RPG classico quando si tratta della trama, una volta scesi in campo contro i nemici il classico lascia al posto al nuovo, condizione che rimane tale anche a dieci anni di distanza. Gli scontri con i nemici (che per l’occasione sono ben visibili sulla mappa limitando gli scontri casuali quando si ha fretta) avvengono in un’area tridimensionale in cui è possibile muoversi, saltare, attaccare e difendersi in tempo reale. Addirittura si possono creare combo concatenando attacchi standard e mosse speciali chiamate arti che si sbloccano via via che si procede. Da non dimenticare poi le abilità che potremo imparare e assimilare dalle armi, strumenti che quindi non sono utili solo per procurare danno, ma permettono di ottenere bonus inizialmente temporanei che, dopo un bel po’ di utilizzo, potranno essere assimilati da chi li avrà impugnati. Il risultato finale di questi elementi ora action, ora RPG è sorprendente, con battaglie che tendono al button mashing solo nelle primissime ore visto che l’abilità sui tasti in questo caso ripaga chi vorrà imparare e giocare davvero. La sensazione di stare poi giocando una sorta di beat ‘em up a scorrimento old school è enfatizzato se si sceglie di giocare con altri giocatori che, durante gli scontri, possono prendere il controllo dei membri del party (altrimenti guidati da un’ottima IA personalizzabile) e combattere insieme al giocatore principale.

La struttura di gioco, come la trama, potremmo definirla “all’antica”, con una mappa vasta ma non troppo che ha la funzione di separare luoghi e villaggi, inframmezzando il percorso con nemici ben visibili con cui ingaggiare battaglie che vengono comunque istanziate, e punti di raccolta che possono apparire a intervalli regolari o dopo specifici eventi. L’esplorazione non è quindi spinta al massimo, ma concede un po’ di spazio di manovra ai più curiosi. La struttura segue comunque un percorso molto lineare, in cui si parte da una cittadina e si arriva ad un dungeon per sconfiggere il nemico di turno che ci aprirà la strada verso il paese successivo. La possibile monotonia di queste azioni sequenziali viene interrotta brillantemente dai già citati e divertenti scontri e da alcune scenette molto semplici ed opzionali che però hanno il pregio di tratteggiare molto bene i vari personaggi. Se infatti la storia può essere considerata eccessivamente classica, i personaggi coinvolti hanno un carisma e un livello di scrittura molto interessante, pur senza scappare dai classici stereotipi del genere. Seguire le loro avventure e alternarli all’interno del party (composto da un massimo di quattro eroe contemporaneamente) con le loro diverse abilità e modo di combattere, rende estremamente piacevole proseguire per le trenta o quaranta ore necessarie per raggiungere i titoli di coda e godersi anche un buon endgame.

La nostra prova di Tales of Vesperia: Definitive Edition si è focalizzata sulla versione Nintendo Switch, ma abbiamo potuto provare anche quella per Xbox One su una performante console X. Il gioco è stato ripulito il più possibile e talvolta il cell shading ricorda alcuni scorci del celebre Ni No Kuni (e seguito), sempre di Bandai Namco. Questa positivissima impressione è però sporadica, lasciando spesso il campo ad una resa piacevole ma non altrettanto ricca, visto che non sono stati aggiunti dettagli o poligoni ai vari elementi. Il risultato finale è comunque più che valido, anche quando si osserva il titolo sulla console ibrida di Nintendo. La risoluzione passa dai 1080p ai 720p quando si gioca in portabilità ma l’hardware non dimostra incertezze, raggiungendo i 60 fps quando si combatte. Chi gioca su Xbox One standard avrà lo stesso trattamento mantenendo ovviamente fissa la risoluzione a 1080p ma alternando i frame tra 30 e 60 in base alla situazione. Su qualsiasi altra console (PS4, PS4 Pro e Xbox One X) invece il frame rimane sempre stabile a 60 frame per secondo. Il titolo possiede una valida colonna sonora e per l’occasione è stato inserito anche un doppiaggio che può essere ascoltato in giapponese così come in inglese. L’ultima gradita novità riguarda infine la traduzione dei testi che, in questa occasione, include anche l’italiano per chi mal digerisce la lingua originale.

Tales of Vesperia: Definitive Edition offre una gran bella occasione a chiunque si fosse perso il gioco originale di dieci anni fa. Il miglioramento grafico, la traduzione in italiano e alcuni extra tra cui spiccano due nuovi personaggi giocabili di cui uno anche molto importante in fatto di trama, rendono questa uscita davvero ghiotta, specie nella versione Nintendo Switch che ci regala (si fa per dire) un altro grandioso RPG da aggiungere alla sua line up anche portatile. I personaggi e il combat system virato all’action rendono fresco un gioco che si potrebbe anche considerare retrogaming, ma per chi lo avesse già giocato all’epoca, questi miglioramenti innegabili potrebbero non essere sufficienti ad un secondo giro insieme a Yuri. Il gioco infatti rimane sostanzialmente lo stesso e avvisare chi lo ha già portato a compimento anni fa, è il minimo che possiamo fare.
- – Personaggi affascinanti
- – Combat system ben sviluppato
- – I due personaggi extra sono delle ottime aggiunte
- – Graficamente migliorato
- – Ottima colonna sonora
- – Poche novità per chi già conosce la trama
- – Tecnicamente non può rivaleggiare con le produzioni più recenti

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