The Elder Scrolls Legends – Guerra della Alleanze – Recensione

Come ogni gioco di carte che vuole rimanere sulla piazza a lungo, anche The Elder Scrolls Legends ha deciso di aggiornarsi recentemente. Per farlo ha scelto l’espansione Elder Scrolls Legends – Guerra della Alleanze, più classica rispetto al precedente Isola della follia, mettendo da parte la componente per giocatore singolo e concentrandosi invece sull’espansione del mazzo di carte e su meccaniche che possano ampliare il gameplay, senza però modificarlo o, ancor peggio, facendoci abbandonare i mazzi creati in precedenza.

Non essendoci una nuova storia da raccontare, ne approfitto per fare un velocissimo ripasso delle regole di gioco, così da poter far capire meglio dove gli sviluppatori hanno deciso di puntare per proporre questa nuova espansione. Le meccaniche principali ricordano il suo diretto concorrente Hearthstone, ma la scelta di dividere il tavolo in due aree ben distinte rende ogni scontro a suo modo diverso rispetto al prodotto Blizzard. Le carte che potremo usare saranno specifiche della classe (e quindi del mazzo) che avremo scelto, con due diverse tipologie suddivise per colore, oltre a quelle grigie che invece sono utilizzabili con tutti i mazzi. Qui arriva la prima novità, seppur idealmente simile a quanto successo precedentemente con l’espansione dedicata a Morrowind: le alleanze di cui parla il titolo dell’espansione sono infatti l’unione di un terzo “colore” di carte ai mazzi già presenti e se Prima Morrowind si occupava di creare le prime 5 combinazioni, ora Guerra delle Alleanze completaquesta possibilità inserendo quelle che ancora mancavano.

Questa caratteristica, unita alle oltre 100 nuove carte, permette di creare mazzi totalmente inediti che possano beneficiare delle new entry, facendo affidamento su un modo tutto nuovo di concepire quelle che potreste già aver collezionato giocando prima del suo rilascio, rendendo di nuovo emozionante creare i propri nuovi mazzi tenendo conto di questa inedita possibilità. Inoltre non bisogna dimenticare che le nuove carte portano con sé ben quattro differenti abilità che ampliano le possibili interazioni sul tavolo di scontro. Ci sono ora creature con l’abilità Veterano che ottengono bonus di vario tipo dopo aver attaccato almeno una volta, Potenziamento migliora le carte quando si colpisce l’avversario, Specialità ne migliora altre quando si usano oggetti, magie o supporti e infine Mobilità rende possibile usare oggetti anche quando non ci sono creature in campo, visto che ne fa comparire una con statistiche base 1/1 da far poi crescere dopo essere stata giocata. Tutti modi diversi per modificare le proprie creature migliorandole e tenendo fede anche in questo caso all eAlleanze del titolo.

Tutte queste possibilità di potenziamento hanno creato degli scompensi che, in alcuni casi e con carte specifiche, sbilanciano il gameplay in modo abbastanza palese. Sarà quindi necessario rivedere alcuni dettagli per evitare che quanto fatto fino ad ora venga vanificato. Dubito comuqnue che questa possibilità non sia stata prevista dagli sviluppatori che anzi, in queste situazioni confidano sempre nei feedback della community per poter migliorare il loro ottimo prodotto. Prodotto che, va comunque detto, si conferma tra i migliori sul mercato grazie ad un gameplay attento ma mai confusionario, oltre che ad un comparto single player da sempre molto apprezzato. Attenzione però perché questa espansione nasce e arriva sul mercato senza alcuna componente dedicata a questo aspetto. La cosa positiva è che stavolta non dovrete pagare nessun costo d’ingresso per iniziare a giocare con l’espansione, potendo comprare le buste direttamente con l’oro che avrete guadagnato o che guadagnerete nelle tante modalità già previste.

La nuova espansione Elder Scrolls Legends – Guerra della Alleanze nasce per tutti quelli che amano creare il proprio mazzo o comunque per chi vuole modificarlo in modo significativo, evitando però di dover buttare al vento quanto fatto fino ad ora. Le nuove dinamiche arricchiscono il gameplay ma sono anche rispettose di quelle precedenti, integrandosi con esse senza prevaricarle. Ci sarebbe piaciuta una nuova storia per il giocatore singolo, ma per quello ci sono già parecchi contenuti. È stato quindi saggio concentrarsi su dinamiche che potessero coninvolgere sia quella modalità (senza ampliarla visibilmente), sia la componente multigiocatore che, per l’occasione ne esce rinvigorita. Se quindi vi siete appassionati al card game di Bethesda e SparkyPants, qui troverete un motivo in più per amarlo. Per i nuovi arrivati invece ci saranno immediatamente talmente tante possibilità di personalizzazione che sarà facile farli finalmente appassionare.

Pro
  • – Più di 100 nuove carte
  • – Nuova meccanica dei mazzi tricolori
  • – I vecchi mazzi non vengono sostituiti
  • – 4 nuove interessanti abilità
Contro
  • – Nessuna vera modalità single player
  • . Bilanciamento da verificare ed equilibrare con il tempo

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