Anche la nostra gita ad High Isle si sta concludendo. La nuova espansione di The Elder Scrolls Online ha avuto il merito di abbandonare la nostalgia per il passato della serie e proporre nuove terre. Questa scelta ha fortemente ripagato, poiché quest’annata sulle coste dell’arcipelago di Systres ha saputo divertire più del solito. La degna conclusione di questo arco narrativo (qui la recensione di High Isle) arriva con quest’ultimo aggiornamento dell’anno. Vediamo insieme cosa ci aspetta in The Elder Scrolls Online: Firesong.
La vera espansione… di un’espansione
La cosa interessante di questo nuova espansione è che, innanzitutto, espande davvero il mondo di gioco. Non si tratta di singoli dungeon da giocare e rigiocare a caccia di bottino, ma di una vera e propria avventura che si espande per circa 15 ore. Sconfiggere l’Ascendant Order sarà il nostro nuovo scopo primario, muovendoci in parallelo alla vicenda principale che già potreste aver giocato con l’espansione principale. Se non l’aveste ancora completata nessun problema: Firesong rispetta i vostri progressi e si adatta a quello che avete fatto o non fatto, presentando linee di dialogo personalizzate in base ad eventi che potreste, o meno, aver innescato. Se invece avrete già portato a termine la missione principale, vi aspetteranno contenuti bonus come quest opzionali, oltre che linee di dialogo riferite proprio ai vostri successi.

Galen, isola perfetta
Questa volta l’area in cui si svolgerà l’espansione sarà l’isola di Galen, la più a nord dell’arcipelago di Systers. Qui troveremo tre diverse aree, tra quella che ricorda la nostra area mediterranea, una che invece ci porta in paludi poco ospitali per poi finire con una giungla. Il tutto mentre a est spicca un’isola vulcanica che, con la sua presenza, arricchisce il paesaggio con fiumi di lava e geyser. In questi ambienti poi spiccheranno anche una piccola città dei già citati druidi e una più grande dei bretoni. È bello vedere come queste installazioni siano stato curate e allocate, poiché mostrano, anche senza dialoghi, come i druidi abbiano creato la loro installazione fondendola armoniosamente con la natura, al contrario della cultura bretone arroccata su una costa.

Aggiunte e novità
Come è lecito aspettarsi, Firesong porta con sé nuovi bottini da depredare, ma anche nuovi nemici, tutti ottimamente integrati nella bellissima mappa di Galen. Visto il successo che ha riscontrato il gioco di carte Trials of Tribune era lecito aspettarsi qualche novità, concretizzata in un’espansione. Questa non rivoluziona certo l’appena nato card game, ma ne espande la varietà com’è giusto che sia. Infine Firesong arriva con un aggiornamento gratuito per tutti i giocatori che va ad apportare alcune modifiche alla componente tecnica, così come piccole aggiunte che possano semplificare la vita dei giocatori. Quello che purtroppo manca, continua ad essere l’adattamento in italiano dei testi, una mancanza che dopo 8 anni dall’uscita ufficiale è piuttosto pesante. C’è un team indipendente che ci sta lavorando (e sta facendo un ottimo lavoro!) e speriamo che prima o poi Bethesda possa aiutarli a completare l’opera e rendere più appetibile il gioco anche in Italia.

Commento finale
The Elder Scrolls Online: Firesong è un’espansione praticamente obbligatoria per chi abbia apprezzato High Isle e voglia chiudere il cerchio di quest’annata. Più che sul comparto tecnico, ormai rodato – e anche un po’ invecchiato a dirla tutta – punta sul design e sul lato artistico, con una nuova isola davvero meravigliosa. Galen sa essere paradiso e inferno, ma non perde mai l’occasione per stupire e per dimostrarsi una delle migliori ambientazioni mai create per questa produzione. Missioni e storie interessanti cesellano un finale di stagione davvero valido. Le sue uniche colpe, ereditate da chi lo ha preceduto è un gameplay congelato nel tempo e una mancata traduzione in italiano che continuerà a frenare chi è bloccato tra il caro, vecchio Skirym e il prossimo The Elder Scrolls VI.
- – Ambientazione artisticamente bellissima
- – Una vera, lunga quest principale da affrontare
- – Tante piccole aggiunte e miglioramenti
- – Apprezzabile anche senza aver finito la quest principale di High Isle
- – Il gameplay di sempre
- – Continua a mancare l’italiano

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