The Elder Scrolls Online: Scribes of Fate – Recensione

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La corsa di The Elder Scrolls Online prosegue senza sosta e come ogni anno, anche in questi primi mesi vengono gettati i semi per la grande espansione in arrivo verso giugno. L’evento del 2023 sarà Ombra su Morrowind e ci riporterà nelle terre esplorate nel terzo episodio originale e, in seguito, in una precedente espansione. Per introdurci all’evoluzione di una lore che è ormai diventata profondissima, questa prima espansione Scribes of Fate ci offre due nuovi dungeon. Esplorarli e superarli ci porterà 8 set armatura, 2 Monster Set, collezionabili di vario genere e 6 boss fight inedite. In più ci racconterà storie e ci farà incontrare personaggi che saranno fondamentali nel prossimo futuro.

Questa nuova espansione Scribes of Fate è inclusa nell’abbonamento ESO+ per i giocatori più assidui, ma è acquistabile singolarmente per 1500 crowns nella sua versione base o per 4000 nella versione deluxe con contenuti esclusivi ma unicamente estetici. Qualsiasi sia la vostra scelta, dovreste sapere che questa espansione pesca molto a fondo nel mondo di The Elder Scrolls, proponendo personaggi e situazioni che potreste ricordare o che potrebbero non dirvi molto.

Se non conoscete il popolo dei Telvanni e il nome del loro principe Hermaeus Mora vi è sconosciuto, potreste vivere avventure meno coinvolgenti dei veterani. Uno dei primi twist narrativi coinvolge proprio questo personaggio, vissuto in passato come nemico e qui invece alleato dei giocatori. Sarà Hermaeus Mora a chiedervi una mano per indagare su eventi insoliti che avvengono proprio all’interno della sua setta.

Scrivener’s Hall

Il primo dungeon inizia proprio dalle premesse appena narrate. Il Kajit Keshargo, appartenente alla setta di Hermaeus Mora, è stato esiliato e al suo posto si trova ora Valinna. Questo ha iniziato a cercare l’Itinerant Staff, bastone magico che diventerà il simbolo del potere di questa nuova versione della setta. Inoltre ha trasformato i vecchi scribi, principalmente studiosi e poco propensi all’azione, in maghi senza nulla da perdere, desiderosi di difendere il loro nuovo leader.

Dietro a questi nemici si cela la voglia degli sviluppatori di mostrarci in anteprima alcune abilità dell’Arcanista, la nuova classe che sarà disponibile per i giocatori dal prossimo giugno con Necron. Questi poteri, anche in mano a nemici di base, sanno come far male e l’idea di potersi appropriare di proiettili magici o di attacchi che assegnano malus di vario genere, possono iniziare ad ingolosire i più esperti.

L’ambientazione di questo dungeon si dimostra molto varia, passando da stanze comuni per gli scribi di un tempo, fino a caverne e salti dimensionali che rendono chiara la presenza di forze molto potenti. La sfida è da subito piuttosto alta, dimostrando che questa prova è stata pensata per gruppi di giocatori. Anche a difficoltà normale, sconfiggere i tre boss presenti non sarà facile, e coordinarsi per distruggere certe fonti di nemici sarà importante per non soccombere.

Gli attacchi unici e la struttura di ogni boss fight mostra il lavoro di Zenimax, garantendo, anche a distanza di tanti anni dall’esordio, un’originalità notevole. Si evidenzia poi anche la presenza di una camera segreta, apribile con alcune chiavi da recuperare. Queste saranno custodite da nemici tutt’altro che semplici da individuare, ma più chiavi riuscirete a recuperare, più sarà ricco il tesoro su cui potrete mettere le mani… a patto di sconfiggere chi troverete a custodirlo.

Bal Sunnar

Il secondo dungeon ci porta invece a Stonefalls. Qui incontreremo alcuni personaggi dell’ordine degli Psijic mentre stanno cercando di capire cosa è successo alla città di Bal Sunnar. Gli abitanti sono elfi oscuri poco aperti versi gli stranieri e dovremo quindi cercare di farci accettare mentre si indaga su strani fenomeni temporali. Stavolta l’ambientazione cittadina offre maggiore respiro rispetto al dungeon precedente, rallentando leggermente anche la frequenza degli scontri.

Non pensiate però che sia il più semplice del pacchetto, perché i boss che nasconde sono più resistenti e con fasi di invulnerabilità che durano un sacco di tempo. Per cercare di uscire vincitori, specie a difficoltà veterano, sarà importantissimo ottenere tre potenziamenti che funzionano in modo simile a quanto visto nel precedente Black Drake Villa. In quello scenario dovevamo sconfiggere boss opzionali per ottenere alcuni potenziamenti. Stavolta invece avremo a che fare con tre enigmi ambientali, intervallati da un boss facoltativo, che riescono a differenziare adeguatamente queste due avventure.

Commento finale

Il lavoro che Zenimax e Bethesda stanno svolgendo sul suo MMORPG è davvero gigante. Dover continuare a creare contenuti, riuscendo a differenziarli è tutt’altro che semplice, eppure anche con Scribes of Fates ci sono riusciti. Oltre alle diverse ambientazioni, oltre alle diverse “tematiche” (il primo punta su più piani dimensionali, il secondo su più piani temporali), sono le creature che dovremo sconfiggere e soprattutto i boss, a rendere memorabili queste due nuove avventure.

Il problema di Scribes of Fate semmai sta nel portarci due dungeon che danno il loro meglio se affrontati con amici e che raccontano storie comprensibili davvero solo dai fan della serie. La scalabilità verso i giocatori che vorrebbero approcciare questo mondo è inferiore al solito, ma se seguite la serie da molto tempo (magari addirittura da quel The Elder Scrolls III: Morrowind) allora potrete iniziare questa nuova stagione con un valido antipasto.

Pro

– Due ottimi dungeon

– Narrativa ben realizzata

– Dinamiche di squadra eccellenti

– Ottimi nemici e soprattutto boss

Contro

– Poco approcciabile dai nuovi arrivati

– Difficile, specie per chi gioca da solo

– I dungeon sono solo due

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