Trackmania – Recensione

Competizioni per tutti (anche gratis) in salsa arcade

Da quando ho scoperto Out Run in sala giochi mi sono innamorato dei racing game, anche se non sono mai stato un patito del giro perfetto, ottenuto dopo aver ripetuto più e più volte un percorso. Una volta ottenuta la medaglia d’oro, archivio la sfida e passo alla successiva. L’unico gioco che rompe questa mia “regola” è Trackmania, una serie che da sempre fa della sfida e della follia i suoi ingredienti principali, insieme a velocità e abilità sul pad. Uno dei più grandi risultati ottenuti dalla serie è stato Nations una versione anche gratuita che eliminava alcune varianti tematiche per offrire sfide sempre aggiornate contro il mondo, spingendo il giocatore a confrontarsi prima con chi corre nella propria regione, poi nella propria nazione e infine con i migliori al mondo. Ora Nadeo ha scelto di creare un remake e io, ovviamente sono ricaduto nel vortice di prove e restart…

L’idea per avvicinare il giocatore comune al nuovo Trackmania è estremamente semplice: offrirgli uno starter pack con cui potrà scaricare il gioco e i suoi primi 25 tracciati senza pagare un centesimo. Potrà allenarsi e giocare ad oltranza contro gli altri giocatori, con l’unico limite relativo al numero dei percorsi affrontabili. Normalmente avere 25 piste su cui correre è più che sufficiente, ma va ricordato che in Trackmania, le “piste” spesso sono brevi percorsi con diverse curve o salti che si esauriscono molto in fretta se non ci si impunta nel perfezionare ogni sfida. Di sicuro questa prova serve per capire se il gioco vi può interessare, ma avendo avuto la possibilità di provare il gioco in versione Club vi posso raccontare cosa troverete se vorrete acquistare una delle diverse versioni a pagamento.

Intanto per 10 euro avrete accesso ad un anno di Standard Access, la modalità che vi permette di avere ogni giorno una nuova pista da provare e le piste stagionali che si aggiornano dopo un certo periodo di tempo. Potrete creare i vostri tracciati (nella modalità gratuita ne potrete fare solo uno) così come gestire i replay e recensire le mappe degli altri giocatori dopo averle provate. La cosa fondamentale è che una volta scaduto l’abbonamento, se deciderete di non rinnovarlo, potrete comunque tenere tutti i contenuti di quell’annata e continuare a giocare con quelli.
Se però volete fare davvero le cose in grande potete puntare sull’abbonamento Club che vi costerà 30 euro l’anno o 60 (quindi come un gioco “normale”) per tre anni. Durante questo lasso di tempo avrete tutti i contenuti precedenti, potrete creare un vostro Club esclusivo, così come unirvi a quello degli altri, partecipando ad eventi speciali ed unici creati dallo sviluppatore e dagli altri partecipanti. Contenuti esclusivi e livree speciali per la vostra vettura si uniranno alla festa e rimarranno con voi alla fine dell’abbonamento, insieme a tutte le piste e le campagne che avrete visto arrivare in quel periodo.

Fatta la vostra scelta (potete scaricare il gioco su PC da Epic Game Store o direttamente da uPlay, shop di Ubisoft) vi troverete catapultati nel mondo di Trackmania in un batter d’occhio, anche grazie alla leggerezza del gioco. Senza tanti preamboli vi troverete in un menu in cui dovrete scegliere la vostra regione di appartenenza, così che possiate essere inseriti in una speciale classifica ogni volta che piazzerete un tempo su una pista. Il bello è che ogni cosa è immediata e invisibile, permettendovi di iniziare a giocare senza problemi. Potreste buttarvi sulle 25 piste di allenamento, oppure giocare subito nelle piste stagionali aggiornate ogni giorno. Oppure potreste scegliere di affrontare contenuti speciali rilasciati da altri giocatori, o ancora giocare in locale addirittura in multigiocatore tramite split screen fino a 4 giocatori. Infine sotto il menu Crea potrete trovare tutto quello che serve per realizzare il vostro tracciato, pubblicarlo e renderlo poi disponibile agli altri giocatori, così che possano provarlo attraverso l’opzione che permette di “recensire” i tracciati degli utenti. Sempre qui troverete anche la possibilità di personalizzare la livrea della vostra auto, condividendo i vostri design con gli altri.

Il cuore di Trackmania è sempre stato la condivisione dei contenuti creati dagli utenti, ma anche il suo gameplay estremamente arcade che ben si adatta alla follia dei tracciati. Già dalle piste di allenamento si evince la grande differenza di aderenza che rende asfalto, terra e ghiaccio così diversi. Questo aspetto, anche se volessimo applicarlo ad una stessa identica pista, modifica enormemente il modo di affrontarla. Poi oltre a curve semplici, paraboliche, salti, giri della morte, barriere, ostacoli naturali, acceleratori, bust che permettono alle auto di planare e moltissimo altro, c’è una varietà enorme che rende ogni pista unica da affrontare. Capire la capacità di curvatura del mezzo che userete (rappresentato sempre da una vettura simil formula 1 futuristica), la sua accelerazione e la sua risposta ai vostri input potrà sembrarvi immediato, ma la cosa è più profonda di quanto si pensi, con il tasto del freno che talvolta è inutile ma che in altre occasioni diventa fondamentale. Potrete giocare tranquillamente con la tastiera (bastano infatti solo le quattro freccette direzionali per divertirsi), ma continuando a limare centesimi, dopo un po’ potreste iniziare a accusare crampi alla mano. Nel caso, potrete sempre collegare un controller e gestire ogni cosa con quello, anche la creazione del tracciato se lo desiderate.

Ci sono però ancora due tasti fondamentali per quando sarete in pista, i quali ci portano al sempre verde concetto di trial & error che fa parte del codice di Trackmania fin dal suo esordio. Ogni tracciato si potrebbe dividere in tre momenti: nel primo si conosce il percorso e lo si affronta per studiarlo. Si può andare fuori strada (quando possibile) per vedere se c’è una scorciatoia tra un gruppo di alberi, si può sbagliare e se si finisce in un burrone (sì, ci sono anche quelli) si può premere il tasto backspace per essere teletrasportati immediatamente all’ultimo checkpoint per poi riprovare quella sezione. Qui il tempo che scorre non deve toccarci anche se si registrano tempi mostruosi. Nella seconda fase s’inizia a fare sul serio e se qualcosa va storto il tasto Backspace è sempre pronto a riportarci sulla retta via. Nella terza e ultima fase invece si corre per vincere e il tasto da premere in caso di errore è Canc che ripristina immediatamente la sessione, facendoci ripartire da capo. Questo perché con backspace il tempo continua a scorrere e se ci si vuole piazzare bene in classifica (o anche solo puntare alla medaglia d’oro che, per inciso, non è la migliore a cui puntare) si deve correre dall’inizio alla fine senza intoppi o inconvenienti, pena, appunto, il dover ricominciare da capo. Dietro all’indole semplice e amichevole di Trackmania, riscontrabile da chi lo gioca per divertirsi e magari farsi quattro risate mentre ci si ribalta, c’è sempre stato quest’animo spietato e competitivo che spinge a confrontarsi con gli altri e a rispondersi che “se quel giocatore ce l’ha fatta, perché io no, visto che usiamo lo stesso identico mezzo?”.

Questa competitività è poi accentuata dal fatto che in realtà le gare “serie” e ufficiali, tracciati del giorno e campionati stagionali si svolgono sempre con un multigiocatore asincrono, in cui non gareggiamo contemporaneamente con altri giocatori ma con i fantasmi dei loro tempi migliori. Questi fantasmi poi possono anche essere filtrati ad ogni avvio, così da farvi partire sempre con ghost che hanno fatto un tempo simile al vostro, spingendovi sempre a migliorarvi con gradualità, situazione che vi farà ripetere più volte il percorso fino a farlo vostro. Non tutti potrebbero avere la pazienza per migliorarsi costantemente, ma in quel caso vengono in aiuto le medaglie, con la possibilità per esempio di puntare “semplicemente” ad una medaglia d’oro. E se questo fosse ancora troppo, nessuno vi blocca su una sfida, lasciandovi liberi di passare alla successiva.

Il comparto tecnico di un gioco come Trackmania è sempre stato fondamentale per quanto riguarda la fluidità dell’esperienza, piuttosto che per la grafica mostruosa. Essendo tra l’altro un gioco che ci porta piste create attraverso un editor, non ci si può aspettare chissà che panorami, eppure il suo spirito futuristico traspare in modo netto in alcune sezioni. La leggerezza hardware del titolo si avverte grazie a vetture che volano verso il traguardo e alla loro reattività, rendendo davvero un piacere giocare anche su sistemi non proprio fenomenali grazie ad una grandissima scalabilità. La vettura che andremo ad usare è poi incredibilmente bella da vedere secondo i miei gusti, con ruote sagomate da vistosi battistrada, e una linea pulitissima e filante. È notevole anche l’idea di piazzare la velocità attuale sul retro della vettura, così da ridurre al minimo gli elementi a schermo e aumentare la pulizia. Senza alcun doppiaggio ma con menu totalmente in italiano, mi ha invece colpito più che positivamente la colonna sonora, con la traccia che ci accompagna nel menu principale che richiama le Olimpiadi ma con sonorità elettroniche, rendendo “solenne” il nostro ingresso in questo mondo fatto di spasso ma anche di millesimi di secondo da limare.

Il nuovo Trackmania è una scommessa verso il grande pubblico ma anche una conferma per chi segue da sempre questo originalissimo racing game. Nel suo codice risiedono le due anime che da sempre mi hanno fatto amare questo genere: la spensieratezza di affrontare piste piene di salti e di ostacoli, anche in split screen con altri amici, e la competitività sana in cui se non riesci a superare un ghost avversario è perché hai impostato male una curva precedente/ti sei allargato troppo/hai accelerato troppo presto/hai frenato tardi. Tutte cose risolvibili con un po’ di allenamento e pazienza. Adatto sia a chi vuole fare sul serio sia per tutti quelli che invece hanno poco tempo ma vogliono comunque correre in un racing game originale e ricco di nuove piste ad ogni avvio, è davvero difficile non consigliare una prova con questo Trackmania, fosse anche solo nella sua versione gratuita. Se poi ne volete ancora, con appena 10 euro vi assicurate ulteriori piste, competizioni e quant’altro che rimarranno vostre. E poi la community è sempre stata attivissima e il rischio di trovarsi un gioco con pochi utenti è fuori discussione. Ci vediamo in pista!

Pro
  • – Gameplay è riuscito
  • – Nuovi contenuti ad ogni avvio
  • – Adatto a tutti, esperti e non
  • – Editor potentissimo
  • – Tre intelligenti modalità di acquisto
  • – C’è anche lo split-screen
Contro
  • – Non ci sono vere novità

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