Turrican Flashback – Recensione

Welcome (back) to Turrican!

Una volta su Amiga c’era Turrican, un po’ platform, un po’ action, che metteva il giocatore nei panni di un super guerriero robotico. La mia unica esperienza con il personaggio risale ad una delle tante conversioni uscite, che nel mio caso condensava l’eroe cibernetico all’interno di una cartuccia per l’originale Game Boy. Le sue avventure sono rimaste confinate negli hardware di appartenenza più di quanto meritassero e negli anni la loro riproposizione è stata estremamente rara. Per tutti gli appassionati di retrogame e per chi, come me, ha sempre sentito parlare di un gioco senza mai riuscire a provarlo davvero, è arrivato su Nintendo Switch e PlayStation 4 Turrican Flashback, una collezione che raggruppa sotto la sua ala quattro ottimo episodi. Ora, se volete entrare nello spirito giusto di questo articolo, vi consigliamo di leggerlo con la musica del video qui sotto in sottofondo.

In questa collection prodotta da ININ e realizzata dallo storico sviluppatore Factor 5 che si occupò delle conversioni del gioco proprio su Amiga, ATARI ST e CDTV, troviamo quattro dei cinque più importanti della serie: l’originale Turrican e Turrican II: The Final Fight in versione Amiga, Mega Turrican uscito invece su Mega Drive e conosciuto anche come Turrican 3 e Super Turrican uscito per Super Nintendo. Gli appassionati noteranno che all’appello manca Super Turrican 2, da molti considerato il miglior episodio della serie, nonché ultimo prima dello stop. Questo evento rende di fatto meno completa del previsto una collection che altrimenti sarebbe stata perfetta in termini di contenuti. Il motivo di questa assenza è francamente insolito, visto che una seconda raccolta con il gioco e ulteriori conversioni dei titoli sarebbe un po’ azzardata ma, a meno che non saltino fuori sorprese, per ora bisogna accontentarsi.

Che poi dire “accontentarsi” con una collection di 4 titoli di Turrican è molto ingiusto. Al di là della storia che vede il nostro eroe combattere a più riprese contro il suo nemico Morgul per i motivi più disparati, abbiamo un titolo che incrocia il platform con un genere di azione alla Contra e che prende anche in prestito alcune dinamiche da Metroid. I livelli non sono totalmente lineari, ma nascondono aree e segreti utili per raccogliere power up e bonus come vite extra. Sembra insomma di essere in area in stile metroidvania, in cui però non ci sono le dinamiche dell’acquisizione di un potere per avanzare. Turrican è armato fin da subito e la sua situazione non cambia dall’inizio alla fine se non per i tipi di colpi che possono variare in base ai power up raccolti, tra laser e colpi a raggiera. Ha bombe da sganciare, mine da piazzare, si può trasformare in una sfera uncinata invincibile (ma che non può saltare) e può raccogliere sul campo armi o capsule per ripristinare la salute. Ha infatti una barra della vita che si esaurisce con il contatto con creature ostili e con i loro proiettili, ma ciò evita la morte istantanea in stile Contra. Il gameplay è poi piuttosto veloce e la conoscenza del livello permette di “prevedere” l’apparizione di nemici più o meno resistenti.

Di base questo è il gameplay di tutti i Turrican, un gameplay apparentemente semplice, specie al giorno d’oggi, ma ancora incredibilmente divertente proprio per la gestione dei potenziamenti, del personaggio e dei nemici. Le mappe poi risultano abbastanza labirintiche ma mai illeggibili, con tanto di indicatore luminoso exit quando l’uscita dal livello non è chiarissima (come quando ci si deve buttare giù da una cascata). Turrican insomma funziona ancora benissimo e lo fa in tutte le sue uscite. Come vi dicevo il gameplay è quello descritto per tutti i capitoli qui inseriti ma, avanzando attraverso gli anni e le produzioni, si avverte un’evoluzione e una crescita che culmina qui con l’ottimo Super Turrican. I livelli sono più articolati ed elaborati, i boss diventano più interessanti e le situazioni che si incontrano evolvono e variano. Ciò non toglie che anche il primissimo Turrican possa offrire belle soddisfazioni ai giocatori che già lo conoscono ma anche a quelli che lo scoprono solo oggi.

Tutti e quattro i titoli sono stati portati su Nintendo Switch al meglio, con le due conversioni dei titoli Amiga che fanno estremamente piacere proprio perché difficilmente sono stati recuperati altri giochi provenienti da quei sistemi tanto amati tra gli anni ‘80 e ’90. Per la parte grafica si può notare un valido miglioramento attraverso gli anni e gli episodi, con anche una maggiore visuale d’insieme che permette di tenere meglio d’occhio lo schermo e l’arrivo dei nemici rispetto alle prime uscite. Il design è valido per quanto ingenuo ma è soprattutto la velocità dell’azione a convincere e a rendere appassionante il gioco. Tutto ciò viene incorniciato da una colonna sonora eccellente, con picchi qualitativi in ognuno dei titoli. Le musiche di Turrican sono un sinonimo di qualità e vi entreranno inevitabilmente in testa alcuni motivetti e riff.

Esaminando invece la gestione dei quattro giochi attraverso il menu principale, si può notare che non sono stati fatti grandi sforzi produttivi. Si può cambiare il wallpaper di sfondo, inserire un filtro grafico in stile CRT, modificare il formato dello schermo stirandolo fino ai 16:9 o rimpicciolirlo per giocarlo pixel perfect. Non ci sono però vere e proprie aggiunte. È stata inserita la funzione di rewind per rimediare agli errori e adesso si può salvare la partita in qualsiasi momento (soluzione ottima per Nintendo Switch), ma non c’è traccia di extra che possano parlare del gioco e dei suoi retroscena, che possano mostrare schizzi preparatori, o che amplino la visione di alcuni giochi storici. Se cercate qualcosa che vada oltre ai titoli quindi, potreste rimanere un po’ delusi su questo versante.

I due più grandi difetti di Turrican Flashback sono l’assenza di Super Turrican 2 e il mancato inserimento di extra per appassionati e curiosi. Non c’è quasi nulla di inedito se non i giochi che potreste non aver mai giocato. Il fatto però è che questi quattro software, riuniti in un’unica collection, la rendono imperdibile per chi cerca un contatto con quel modo di fare videogame che oggi si riscontra solo nel mondo indie. Se siete arrivati qui e non vi hanno fermato le immagini old school a corredo, probabilmente l’ultimo vostro ostacolo potrebbe essere il prezzo: 30 euro per una collection di quattro giochi retro potrebbe sembrare tanto. Se ci fosse stato anche il già citato Super Turrican 2 ve lo consiglierei senza pensarci due volte, ma così il costo potrebbe sembrare un po’ elevato. Fate i vostri conti e nel caso attendete qualche saldo ma, di mio, spero fortemente che il recupero di giochi di questo calibro e di questa qualità possa proseguire indisturbato per rendere fruibili anche oggi le idee, i design e la passione di un’epoca a molti di noi tanto cara.

Pro
  • – Quattro giochi d’annata
  • – Design e gameplay ancora valido
  • – Due giochi dell’era Amiga
  • – Musiche memorabili
Cons
  • – Manca Super Turrican 2
  • – Nessun extra relativo alla produzione dei giochi

Ultimi articoli

Ultime news

Questo sito utilizza cookie, anche di proprietà di terze parti, che consentono di inviare messaggi pubblicitari in linea con le preferenze dell’utente. Continuando la navigazione si considera accettato tale uso. Leggi l’informativa cookie: in essa sono indicate anche le modalità con cui potrai disabilitarli in qualsiasi momento.