Weird West – Recensione

Tra le tante email che ci arrivano dai PR, quelle di Weird West mi hanno incuriosito da subito. Sarà che il Selvaggio West ha sempre un suo fascino, ma poi ho letto che il gioco veniva prodotto dal solito, pazzesco Devolver Digital ed era sviluppato da WolfEye Studios, team composto da esperti del settore che, tra le altre cose, hanno fondato Arkane Studios, lo studio di Dishonored prima e di Deathloop oggi. Gli elementi per creare un grande gioco ci sono tutti, quindi vediamo insieme com’è andata.

L’avventura di WolfEye ci porta in un modo magico e selvaggio in cui sperimentare tanti approcci diversi.

Non la solita storia

Weird West inizia in modo tutt’altro che chiaro: una stanza misteriosa con cinque ritratti alle pareti, diversi soggetti incappucciati di cui uno seduto al centro della stanza che viene marchiato con uno strano simbolo. Da lì a poco impersoneremo Jane Bell, madre che assiste impotente all’uccisione del proprio figlio e al rapimento del marito. Il fatto è che la signora Bell non è solo una semplice abitante della Frontiera, ma è anche un’ex cacciatrice di taglie che si metterà subito sulle tracce di chi le ha sconvolto la vita. La storia si dimostra più complicata di come appare da questo avvio: in primo luogo il mondo creato da WolfEye Studios è ricco di luoghi, di fazioni e di situazioni. In seconda battuta, chi popola questo universo alternativo non appartiene unicamente al genere umano, ma si incrocia con il fantastico e porta in scena spettri, zombie, uomini maiale, cultisti e anche lupi mannari. Ve ne accorgerete fin dal principio quando queste figure inizieranno a comparire nei vari incontri casuali che vi capiteranno quando ci si sposta sulla mappa, ma vi diventerà ancora più chiaro quando, finita la missione di Jane Bell, vi troverete ad impersonare personaggi appartenenti a queste originali categorie.

La storia cattura ed appassiona fin da subito proprio grazie al miscuglio di situazioni tipiche della Frontiera Americana, incrociate però con scontri soprannaturali e poteri magici inaspettati. Il gioco è stato tradotto in svariate lingue, ma purtroppo l’italiano non è tra queste. A parte durante le cut scene, in cui si può fermare il suo avanzare, il testo compare all’interno di baloon che vanno avanti solo quando si preme un pulsante, quindi si ha generalmente tutto il tempo per cercare di capire cosa sta succedendo. In alcuni casi questo diventa molto importante perché durante certe situazioni ci viene chiesto di affrontare delle scelte che possono influire sulla nostra reputazione. Questa è rappresentata da un valore che può aumentare o diminuire in base a come agiremo, salendo quando si aiuta qualcuno o si elimina un ricercato, ma diminuendo quando si colpiscono civili o si ruba in casa d’altri. Se sarete celebri potrete ottenere nuovi compagni d’armi che vorranno unirsi a voi anche in via del tutto gratuita, mentre se sarete dei ricercati potrebbero venirvi a cercare altri cacciatori di taglie o, compagni d’armi non propriamente onesti.

Un mondo in cui sbizzarrirsi

Considerando che i ragazzi di WolfEye Studios sono gli stessi dietro a Dishonored, è facile immaginare che la libertà concessa al giocatore è estremamente alta. Intanto il gioco si configura con una visuale isometrica tridimensionale, liberamente ruotabile. Da questa posizione privilegiata potremo muovere il nostro personaggio con lo stick sinistro e farlo mirare con l’arma a 360 gradi tramite lo stick destro. Le armi non sono moltissime, ma possono essere potenziate attraverso l’uso di materie preziose che le faranno diventare più efficaci. Il punto però è che le armi non sono quasi mai l’approccio preferenziale non appena si arriva in una nuova area assediata dai nemici. Di solito conviene studiare i loro movimenti, cercare di stordirne qualcuno e solo quando qualcosa va storto, estrarre le armi. Lo stealth è trattato abbastanza bene e permette di infiltrarsi in diverse location anche grazie all’agilità dei personaggi che possono aggrapparsi a sporgenze e raggiungere aree sopraelevate. Da qui poi potreste voler usare alcuni poteri speciali, come colpi silenziati tramite il proprio fucile, o magari passare da un lucernaio, nel caso abbiate con voi una corda. Tutte possibilità che portano ad accumulare bottino e a trovare oggetti speciali in grado di sbloccare poteri specifici per il personaggio del momento o perk che invece saranno condivisi anche dagli eroi futuri.

Per darvi un’idea di quanta libertà ci viene concessa, vi basti sapere che anche eliminando le figure chiave che vi assegnano le missioni, la storia proseguirà comunque. Senza scendere a questi estremi, nella mia partita ho scoperto un passaggio segreto nel pozzo asciutto di una fattoria, sono entrato in una banca popolata da scagnozzi pericolosi saltando qua e là fino a raggiungere il tetto vicino, ho cercato di aiutare un bambino inseguito da un bufalo, fintanto che non ho sparato per caso ad un negoziante lì vicino che ha chiamato aiuto e mi ha scatenato contro mezza città… Per fortuna il gioco prevede un sistema di autosalvataggio piuttosto efficace, attivabile tramite un pulsante quando si è nel menu di pausa, così che certi errori involontari possano essere riparati… e altre soluzioni più originali possano essere tentate. Weird West infatti ci permette di giocare con il suo ambiente in molti modi. Se trovate un forziere chiuso potreste scegliere di scassinare il lucchetto usando un grimaldello, oppure potreste mettervi in cerca della chiave. Allo stesso modo potete prendere un barile di olio e gettarlo al suolo per poi incendiarlo una volta che i nemici sono nei paraggi. Oppure ancora, potremmo usare armi elettriche per colpire nemici bagnati dalla pioggia o immersi in un fiume. Giocare con l’ambiente e con le tante sue possibilità funziona bene anche perché le aree non sono mai molto grandi e quindi ci si può concentrare sulle loro caratteristiche e sfruttarle al meglio.

La mappa del mondo all’inizio è pressoché oscurata dalla classica nebbia che andrà a diradarsi non appena ci si muove. Il fatto è che le aree esplorabili sono tutte separate le une dalle altre e non c’è una mappa unica in cui muoversi. Per fare un esempio, quando all’inizio Jane Bell parte dal suo ranch per la sua missione, appena supera una linea tratteggiata sulla mappa, comparirà la possibilità di viaggiare. Si aprirà così la mappa del mondo e qui comparirà la cittadina di Grakle, sua prossima destinazione. Cliccando su di essa, vedremo il segnalino di Jane che si sposterà su questa mappa globale fino ad arrivare alla sua destinazione. A quel punto il gioco caricherà la mappa dell’area appena raggiunta e noi potremo muoverci in tempo reale al suo interno. Quando avremo una nuova destinazione, ecco che dovremo allontanarci dai suoi confini per aprire nuovamente la mappa e da qui scegliere una nuova destinazione. Durante questi viaggi non mancano incontri casuali con mercanti speciali, gruppi di coyote da eliminare, fino a lotte contro creature molto più pericolose. Ad esclusione di queste aree casuali e create sul momento, va fatto notare che le situazioni che risolveremo con un personaggio, verranno poi ritrovate del personaggio successivo, creando un legame molto bello da riscontrare, con situazioni e nemici che si evolvono proprio in base a quello che abbiamo combinato in precedenza.

Un West migliorabile ma bellissimo

Con tutte queste possibilità, è ovvio che qualcosa possa non funzionare come dovrebbe, e infatti Weird West ha qualche problemino nella pulizia generale. Si tratta di problemi che non rompono il gioco, ma qualche bug e glitch è da mettere in conto. Ci sono poi alcuni problemi nel bilanciamento dell’esperienza, tra cui il numero estremamente limitato di oggetti che potremo portare con noi. 50 slot per il personaggio, più qualche altro di un proprio aiutante e ulteriori nelle sacche del cavallo che comprerete per velocizzare gli spostamenti, sembrano molti, ma considerando l’enorme quantitativo di oggetti recuperabili nella mappa (si va da armi a forchette, bicchieri, tazze e scatole di metallo) lo spazio finisce in fretta. Inoltre va considerato il fatto che una volta conclusa la storia di un personaggio, si passa al successivo senza più la possibilità di tornare al precedente. Anche il sistema che gestisce lo stealth non è dei più raffinati, ma se vi ricorderete di salvare spesso la partita non dovreste avere problemi.

Artisticamente Weird West è un gioco molto ricco, con idee che vanno ben oltre la rappresentazione del paesaggio che ci si aspetta. Le mappe sono tutte contenute, ma la cura nel realizzarle, includendo strade alternative di vario tipo, le rende piacevoli da esplorare e intriganti luoghi in cui combattere. I poligoni dei personaggi non sono molti e quando si avvicina lo zoom è facile riscontrare differenze tra l’immagine disegnata che compare sopra ai dialoghi e quello che invece è il modello in game, però, se non ci si perde troppo nei dettagli, l’insieme è davvero valido. Buoni anche gli effetti speciali e di illuminazione, anche se è la fisica che ricopre un ruolo importante nella riuscita del progetto. Questa non è troppo sofisticata, ma riesce nell’intento di farci muovere oggetti secondo i nostri bisogni, così da spostare barili per raggiungere luoghi troppo alti per essere raggiunti senza aiuto, o per allestire trappole letali. Il comparto audio è piacevole ma raramente preponderante e questo aiuta a calarsi nell’atmosfera spesso silenziosa di questo mondo.

Commento finale

Weird West può sembrare uno gioco riflessivo come lo è stato l’ottimo Desperados 3, vista la visuale utilizzata e il setting generale. La differenza è però enorme, visto che qui non siamo chiamati a “risolvere” i livelli, ma a vivere come preferiamo cinque diverse storie che comunque hanno un filo comune. Si respira un’aria di magia e misteri, con un pericolo sempre in agguato ma anche con un sacco di opportunità da scoprire per chi vorrà osare approcci più stravaganti. Non mancano limiti tecnici dovuti comunque ad una produzione indipendente, ma la strada di WolfEye Studios promette molto bene. Tra l’altro sono stati promessi contenuti extra nel prossimo futuro quindi il supporto post lancio è garantito. Per gli indecisi ricordo che Weird West, oltre che su PlayStation e tramite i vari shop online, è disponibile su Xbox Game Pass, sia in versione Xbox, sia su PC, quindi se siete abbonati potreste dargli una possibilità tramite questo servizio sempre più ricco.

Pro
  • – Cinque storie da vivere a modo proprio
  • – Il gameplay permette di sperimentare
  • – Mondo di gioco ampio
  • – Mappe piccole ma molto curate
Contro
  • – Alcuni bug e glitch
  • – Qualche problema con l’inventario
  • – Niente sottotitoli in italiano

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