Una delle uscite dedicate a Worms che ricordo con maggiore piacere è stato Worms Open Warfare 2, un’edizione per Nintendo DS. Non aveva chissà quali caratteristiche inedite ma dalla sua poteva contare sull’innovazione della portabilità. Possedeva anche alcune deboli funzioni online ma il fatto di proporre senza difficoltà lo storico gameplay, lo rendeva perfetto per giocare con amici sulla stessa console, passandosela semplicemente durante i rispettivi turni. Oggi, alle porte del 2018 e quasi dieci anni dopo, mi ritrovo davanti Worms W.M.D nella sua edizione Nintendo Switch. Se avete già letto la mia recensione dedicata alla versione uscita nel 2016, saprete che l’ho considerata come una delle più complete ma allo stesso tempo classiche della serie. Come sarà andato il suo porting su questa nuova console lo scopriremo invece nelle prossime righe.
Se siete nuovi nel mondo dei videogiochi e non conoscete la serie Worms, dovete sapere che gli ingredienti principali per descriverla sono ironia, fisica dei proiettili e combattimento a turni. L’ironia traspare fin dalla grafica, semplice e pulita ma capace di strappare un sorriso tramite i protagonisti stessi, che possono essere personalizzati con nomi, voci strambe, cappelli e addirittura lapidi in caso di dipartita, e con una varietà di armi passa da quelle convenzionali fino ad asini di cemento, bombe sacre e pecore esplosive disponibili anche in versioni “Super” con tanto di mantello e potere di volo. Questo armamentario ricchissimo ci porta al secondo punto, quella fisica che gestisce le parabole delle granate, dei colpi di bazooka e che può spostare eventuali fiamme attraverso lo scenario in base alla direzione del vento.

Con decine di attacchi più o meno a lungo raggio e di potenza differente, avrete il compito di sconfiggere la squadra di vermi avversaria prima che faccia lo stesso con la vostra. Qui terminiamo con il combattimento a turni che scandisce la battaglia, con un verme per squadra che, dopo essersi spostato e aver attaccato (o aver esaurito il tempo a disposizione…) lascia spazio a quello della squadra nemica. Diventa quindi importante gestire la posizione nel turno in cui ci si può muovere poiché piazzarsi in una zona apparentemente vantaggiosa per attaccare, potrebbe rivelarsi una pessima idea quando il nemico scatenerà la sua controffensiva e noi non potremo fare altro che assistere impotenti alle sue bellicose manovre.

A queste dinamiche che puntellano la serie fin dagli anni ‘90, se ne aggiungono altre inedite e gradite come la presenza di veicoli e di avamposti in cui entrare, in grado di rendere ancora più strategiche le battaglie. Queste caratteristiche e diverse altre sono già state descritte nel mio precedente articolo e, per fortuna, anche su Switch continuano a fare bella mostra di sé, consegnandoci un gioco contenutisticamente identico. Anche le modalità rimangono quelle ricche e numerose viste in passato, comprese quelle online per chi vuole sfidare altri giocatori. A mio modesto avviso però le più importanti sono quelle giocabili in locale: potrete infatti collaborare con amici contro la CPU, così come competere contro di loro.
La personalizzazione in questo caso è enorme, con parametri di ogni tipo da regolare per avere sempre mappe inedite. A questo riguardo continua a mancare la possibilità di disegnare una propria mappa, ma si conferma la generazione casuale degli scenari che garantisce ogni volta un nuovo terreno di scontro (e se ne trovate uno memorabile, vi basterà segnarvi il codice numerico che lo ha prodotto per rigiocarlo ogni volta che vorrete).
Se invece siete dei giocatori solitari potrete affrontare una campagna divisa in trenta scenari diversi a cui si andranno ad aggiungere addestramenti con armi di ogni tipo, mappe speciali ed altre extra che rendono ricchissima questa uscita anche per chi vorrà giocare per conto proprio. A ciò si unisce la qualità collaterale della portabilità, caratteristica peculiare di Nintendo Switch e capace di gestire senza difficoltà ogni modalità o caratteristica precedentemente descritta.

Giocare su Switch in versione portatile richiede pochi istanti di apprendimento poiché riprende in toto i comandi presenti su di un normale controller. La cosa più “complessa” è forse la gestione della visuale deputata alla levetta analogica destra e ai grilletti che regolano lo zoom: la corsa minore rispetto ad uno stick più lungo può creare movimenti più repentini del previsto, ma dopo una piccola porzione di tempo per digerirli, inizierete a divertirvi come si deve.
Lo schermo della console svolge perfettamente il suo ruolo e francamente non saprei dirvi se la risoluzione si abbassa una volta che si gioca in portabilità. La pulizia grafica di ambiente e personaggi rimane sicuramente alta anche quando si ingrandisce la visuale per gestire meglio i movimenti e questo mi sembra l’unico dettaglio davvero rilevante per un titolo come questo. Sono invece un po’ piccole le icone mentre le si sceglie dal menu all’interno del match, costringendo anche persone non propriamente miopi ad avvicinare la console al naso.
Per il resto potrete decidere di passarvi direttamente la console se giocherete con amici, di dividervi i due Joy-Con per mantenere sempre un controller tra le mani ed eseguire le eventuali operazioni di crafting tra un turno e l’altro o addirittura di giocare in wireless se avete più persone con un Nintendo Switch e una copia del gioco a disposizione. Come nota negativa possiamo dirvi che online non si trovano molti giocatori, ma in un titolo con così tanti contenuti e un’IA ben bilanciata su cinque diversi livelli, non mi sembra un dramma.
Si deve invece portare un minimo di pazienza durante i caricamenti tra le partite visto che, prima di poter combattere, occorre attendere circa una quindicina di secondi. Non è moltissimo ma è giusto segnalarlo. Nulla da dire sul versante audio, sempre divertente anche grazie alle voci dei vermi, selezionabili non solo in italiano ma anche in slang e tipologie tutte particolari.

Worms W.M.D si conferma un titolo fenomenale anche su Switch. Anzi, probabilmente si conferma ancora migliore su Switch proprio per la sua peculiarità di seguirci ovunque si porti la console. Potendo giocare in multigiocatore con amici in locale, così come contro interi eserciti gestiti dalla CPU, non è nemmeno fondamentale essere in prossimità di un Wi-Fi per poter competere con avversari di buon livello e divertirsi come si vuole. L’unica cosa che può creare qualche problemino è la gestione della visuale, almeno all’inizio, una scarsa presenza di giocatori online e infine dei caricamenti non proprio fulminei ma comunque tutt’altro che tragici. L’importante però è sapere che il gameplay storico che molti di noi conoscono ed amano, è tornato ed è in gran forma, specialmente ora che potrete giocarlo senza compromessi anche durante i vostri spostamenti.
- – Uno dei migliori Worms di sempre
- – Gameplay ricco e sfaccettato
- – Tantissime modalità, specie offline
- – Aree di battaglia create sul momento
- – Portatile e bellissimo da vedere
- – Menu delle armi un po’ piccolo se si gioca in portabilità
- – Online non proprio popolato

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