XCOM: Chimera Squad – Recensione

La battaglia si restringe ma diverte sempre

Per gli appassionati di giochi strategici, l’arrivo di un nuovo XCOM è sempre un evento. Per chi non lo sapesse (vergogna!) è un titolo strategico in cui si combatte una guerra contro gli alieni con piccole squadre di soldati che possono crescere e migliorare ma anche morire definitivamente. Oltre alla grande profondità strategica sul campo, occorre ancheuna buona dose di strategia per quanto riguarda la gestione della propria base, con ricerche da compiere, progetti che possono portare nuovi equipaggiamenti, nuove reclute da addestrare e una minaccia sempre più pressante. Se la strategia vi intriga ma tutte queste dinamiche vi spaventano, potreste buttarvi a pesce sul nuovissimo XCOM: Chimera Squad, uscito fresco fresco dagli studio dello sviluppatore Firaxis che si occupa della serie regolare e in grado di cambiare un po’ di cose, rimanendo comunque fedele al gameplay.

XCOM: Chimera Squad si svolge cinque anni dopo la vittoria della XCOM sugli alieni. Non è stata però una vittoria totalizzante, alcune minacce sono sopravvissute e continuano a creare problemi a Città 31. Per fortuna, ai classici soldati si sono uniti anche alieni di razze un tempo ostili, offrendo una varietà inedita e lasciando sperare grandi cose per un futuro, ma non ancora annunciato, terzo episodio ufficiale. Se prima il palcoscenico era il mondo intero, scegliere una location più ristretta come una singola città, potrebbe sembrare molto limitante. In realtà la sua suddivisione in ulteriori nove distretti, fa sentire meno questa riduzione, garantendo sempre ambienti interessanti in cui combattere. La storia ci porterà ad affrontare varie fazioni ma, ambientandosi in una metropoli che sostituisce il mondo intero dei capitoli regolari, risulta più semplice da seguire. Non è l’elemento cardine, sia chiaro, però dopo un po’ di scetticismo sulla grafica fumettosa degli intermezzi statici e su dialoghi non proprio brillanti, ho scoperto un certo interesse per le sorti della squadra. Gli stessi operatori hanno un background molto dettagliato e seppur possa essere totalmente ignorato dal giocatore, aggiunge un livello d’immersione notevole per chi ama questo futuro sull’orlo del collasso.

Quello che però XCOM: Chimera Squad fa estremamente bene è semplificare le dinamiche senza renderle facili o banali. Intanto nei vecchi XCOM ogni missione aveva uno svolgimento che richiedeva un po’ di esplorazione dell’area che portavano inevitabilmente a vari scontri all’interno della mappa. Qui tutta la parte esplorativa è stata eliminata. Potrei dirvi che esplorare una mappa in uno strategico a turni non è sempre il massimo, ma nelle uscite precedenti comunque funzionava anche quell’aspetto. Qui però ogni missione si sviluppa su uno o più combattimenti in serie, che si volgono tutti all’interno di uno scenario specifico e con diverse fasi. La prima e più originale è quella chiamata Irruzione, in cui dovremo far entrare la nostra squadra in un luogo presidiato da nemici di vario genere. Le entrate possono essere varie come porte e finestre, ma acquisendo equipaggiamenti o specifiche tipologie di Agenti, potremo anche sfondare muri e passare da condotti di ventilazione. Queste variabili alla classica entrata dalla porta principale sono utili perché permettono di accerchiare i nemici ma anche di ottenere bonus (e talvolta evitare malus) alle statistiche e alle proprie azioni.

Fatta l’irruzione, bella anche da vedere grazie al tempo rallentato in cui si può scegliere il bersaglio più idoneo in base alla percentuale che indica la probabilità di colpirlo, si passa all’azione più canonica, con ogni turno che si divide in due punti azione in cui, solitamente con il primo ci si muove e con il secondo si spara o si usa un’abilità. Queste, grazie alla partecipazione di Agenti di natura aliena, possono variare moltissimo, passando dall’attivazione di scudi impenetrabili, fino al supporto di droni o di mosse psichiche che stordiscono un nemico lasciandolo indifeso. Queste mosse vengono particolarmente utili, insieme ad altre che si possono attivare una sola volta per missione, per modificare la turnazione ben visibile in una colonna a destra dello schermo. Questa visualizzazione che ricorda un po’ la “scaletta” di Final Fantasy X, ci permette di agire avendo sempre chiaro chi sarà il nemico che deve ancora agire nel turno in corso, cercando così di precederlo e di inabilitarlo in uno dei tanti modi possibili. Inoltre stavolta è stato pensato anche un sistema di attacchi corpo a corpo perfetti per mettere a nanna i cattivi senza ucciderli, possibilità che permette di ottenere informazioni, una delle tre valute utili per poter progredire.

Soldi per comprare equipaggiamento e modifiche, Elerium per avviare ricerche e Informazioni per tenere sotto controllo la situazione e creare squadre tattiche che potranno fornirci supporto e ulteriori iniezioni di questi fondi. Queste tre monete di scambio, unite al fatto che potrete operare in un quartiere solo al giorno, mentre sulla mappa tattica vengono sempre fuori più missioni, rendono obbligatorio prendere decisioni sia iin base ai premi che possono arrivare dal completamento, ma anche tenendo presenti i gradi di insurrezione che cresceranno nei luoghi in cui si decide di non agire. Considerando che questo grado di insoddisfazione della cittadinanza può rendere le missioni più difficili, così come portare al definitivo game over se trascurato, si capisce che la parte gestionale è comunque forte anche in questa uscita “minore”. Non è stata poi nemmeno trascurata la crescita dei vari Agenti, con bonus che si ottengono grazie alle promozioni, ma anche cicatrici che possono insorgere nel caso uno dei nostri rimanga ferito fino a portare a zero le sue energie. In questo caso, se nei precedenti XCOM il soldato semplicemente moriva e non era più disponibile, qui può essere stabilizzato per poi tornare nella missione successiva. Potrebbe però così ottenere un malus permanente che lo obbligherà ad una riabilitazione – che richiede alcuni giorni di inoperatività – per riportarlo allo stato originale.

Essendo uno strategico, nessuno si aspetta una grafica fenomenale, ma il risultato è comunque più che valido. Intanto i propri Agenti, oltre a poter essere personalizzati anche graficamente, sono quasi tutti molto specifici, così da avere sempre chiaro chi sia e quali abilità abbia quello che stiamo controllando. Le animazioni di morte non sono sempre credibili, con un rag doll a volte un po’ eccessivo e in un’occasione abbiamo assistito anche ad un po’ di flickering su un nostro Agente, però sono tutti problemi minori che non intacano minimamente il gran lavoro fatto. In buona parte è derivativo dall’eccellente XCOM 2 e dalla sua espansione, però posso assicurarvi che c’è anche tanto di proprio ed esclusivo. Le ambientazioni sono dettagliate e con elementi che possono anche saltare in aria o essere distrutti, rendendo ogni battaglia tesa e, seppur a turni, frenetica. Non ho invece notato nessun crash, come invece segnalto da diversi utenti.Tenetelo comunque presente. Valido anche l’audio, con musiche che richiamano i precedenti capitoli, effetti sonori tipici della serie e un doppiaggio che vanta anche qualche doppiatore notevole come Matteo Zanotti, già voce presente in XCOM 2 ma conosciuto ai più come la voce di Nathan Drake di Uncharted.

XCOM: Chimera Squad è un’uscita più piccola rispetto ai capitoli originali, ma tutto è stato condensato senza perdere di vista l’emozione degli scontri a turni e la gestione di una base e di un team. Tutto è in scala quindi, tranne il divertimento che, specie per chi non conoscesse la serie, potrebbe dimostrarsi perfetto per scoprirla. Il gioco per ora è disponibile solo in versione PC su Steam ma fino al 1° maggio è scontato del 50%, potendo essere acquistato ad appena 9,99 euro. Anche al prezzo pieno di 20 euro sarebbe un ottimo gioco, ma acquistare in saldo questo titolo già all’uscita è davvero un colpaccio. Se vi piace il genere dategli una possibilità e chissà che poi non vogliate recuperare anche il secondo capitolo più l’espansione War of the Chosen a meno di 30 euro. Noi intanto speriamo che questa uscita sia un banco di prova per alcune novità che potremmo ritrovare in futuro, così da arricchire ulteriormente il mondo degli strategici con un nuovo indimenticabile capitolo principale.

Pro
  • – È XCOM in scala ridotta
  • – Gli agenti alieni sono una bella trovata
  • – Le irruzioni funzionano
  • – Battaglie più piccole ma sempre tese
  • – Prezzo eccellente
Contro
  • – Mappe più ristrette
  • – Ai fan mancheranno diverse possibilità strategiche
  • – Meno “infinito” rispetto ai capitoli classici

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