Yo-Kai Watch 3 – Recensione

Chi conosce i titoli Level-5 ormai dovrebbe saperlo: dall’uscita originale giapponese a quella occidentale spesso passano anni. Anche se il mondo videoludico ormai si è abituato a vedere uscite mondiali più o meno contemporanee, da Inazuma Eleven fino alla più recente saga di Yo-Kai Watch c’è sempre stato un periodo di adattamento che, al di là del ritardo, ha quasi sempre portato vantaggi all’utente finale. Yo-Kai Watch 3 è infatti la somma della doppia uscita in stile Pokémon che abbiamo visto in Giappone con Sushi Tempura, potenziata dalle aggiunte della terza (Sukiyaki) e arrivata nella terra del Sol Levante qualche tempo dopo. A differenza del secondo capitolo che arrivò “diviso” anche qui da noi, questa terza uscita possiamo considerarla la versione più completa esistente di questa caccia agli spiriti da giocare sul mitico 3DS.

Tra le giustificazioni di questa lunga attesa prima della release europea c’è un ottimo adattamento italiano che ci accompagna per tutto il gioco, compresa una sigla iniziale cantata che sembra chiarire il target della produzione. Apparentemente infatti, pur essendo accostabile ad un Pokèmon per via della storia e soprattutto dell’obiettivo finale – catturare tutti gli oltre 600 Yo-Kai esistenti – Yo-Kai Watch 3 sembra puntare unicamente su quella fetta di pubblico compresa tra i 6 e i 12 anni, quello stesso pubblico che segue le vicende dei nostri eroi anche nel cartone animato dedicato. Una scelta sicuramente azzeccata, che però potrebbe coinvolgere anche chi apprezza questo genere di avventure, grazie ad un gameplay arricchito e reso anche più strategico da inedite meccaniche che coinvolgono i combattimenti. Prima di addentrarci in queste novità diamo però un’occhiata alla storia.

Seguendo la regola che attraverso il concetto del viaggio amplia facilmente gli orizzonti giocosi e propone nuove mappe e ambientazioni, si è scelto di far trasferire il giovane protagonista Nathan e la sua famiglia in America, terra dalle tante opportunità, tra cui quella di fare amicizia con nuovi e inediti spettri chiamati ‘Merican’s Yo-Kai. Il loro design “a tema” li rende anche in questo caso buffi e azzeccati, inserendoli agevolmente all’interno di una storia che parte mostrandoci i semplici problemi di un bimbo che arriva in terra straniera senza conoscere la lingua, fino a vere e proprie “Notti zombi”, opportunamente edulcorate. Già così ci sarebbe parecchio da fare, ma oltre alla città di Arachidia in America, Yo-Kai Watch 3 non dimentica l’amata Valdoro, mettendoci nei panni di una nuova protagonista chiamata Luna che entrerà in possesso di un particolare orologio e imparerà a conoscere in modo rocambolesco il mondo degli spettri. Due storie apparentemente separate che si alternano seguendo un ritmo ben preciso e che saprà intrattenere per tutta la sua durata.

Tornando alle novità presenti nel gameplay, la più grande è sicuramente rappresentata dalla nuova griglia su cui potremo muovere gli Yo-Kai in combattimento. Quest’area 3×3 ha regole ben precise, con le posizioni più avanzate che potenziano i colpi fisici e quelle più arretrate che migliorano l’efficacia delle abilità magiche. Aggiungeteci poi che posizionare due o più spiriti l’uno accanto all’altro può creare delle combo (ancora più efficaci se della stessa specie), che metterli in fila proteggerà quelli nelle retrovie e che gli spostamenti su questa griglia possono avvenire anche per raccogliere salute o energia extra con cui sferrare gli attacchi Energimax.

Questi sono mosse speciali molto potenti che richiedono la risoluzione di un veloce minigame per poterle scatenare: colpire bolle di energia, unirne altre, ruotare rapidamente lo stilo sul touch screen, sono tutte variabili semplici che però rendono più frenetica la battaglia. In tutto questo, è quasi un sollievo che gli Yo-Kai combattano in autonomia mentre li gestite sul campo, anche se l’impressione di non avere davvero tutto sotto controllo, come avviene per esempio nelle lotte a turni dei Pokémon, ritorna dai precedenti capitoli.

Quando non si combatte invece si va in giro per mappe che ricreano ambienti più o meno inediti ma che in generale funzionano, portando alla mente anche il buon vecchio Inazuma Eleven. La progressione non è cambiata da allora e, per venire incontro al pubblico dei più piccoli, ci si ritrova ad inseguire una meta onnipresente che porterà avanti la storia principale. Per fortuna chi vorrà perdersi nel mondo di gioco cercando di farsi amici tutti gli Yo-kai avrà il suo bel da fare, anche grazie a labirinti creati casualmente e a minigiochi più o meno complessi che comprendono il rafting, la già citata Notte degli Zombi e l’addestramento dello Yo-kai Nyan. Tutte queste possibilità potrebbero lasciare poco spazio ad un giocatore più grande, ma sapranno sicuramente appassionare i fan degli spiritelli di Level-5

Anche se sono passati due anni, il livello tecnico raggiunto su 3DS dal titolo nel 2016 sa ancora farsi valere, con ambientazioni ben ricreate, personaggi riconoscibili e, ovviamente, Yo-Kai disegnati splendidamente. Anche il loro modo di muoversi denota caratteristiche ben precise, aiutando il giocatore a considerarli davvero delle creature speciali. Graficamente si tratta di un gioco semplice, intendiamoci, ma anche chi vuole effetti speciali che rendano spettacolari gli scontri, avrà ciò che desidera. La vicinanza con il cartone animato è, non solo palese, ma anche ricercata, ottenendo il massimo grazie al doppiaggio in italiano che ci accompagna per tutta l’avventura. Per la stragrande maggioranza dei dialoghi avremo solo parole ripetute come “cosa?”, “sul serio?!” o “va bene!”, ma non mancheranno momenti salienti con filmati anime che comprendono botta e risposta tra più personaggi. Pur essendo un gioco per 3DS, sa quindi come essere spettacolare. Infine vi segnalo che il gioco mette a disposizione due slot di salvataggio, così da permettere a due utenti di portare avanti ognuno la sua storia.

Yo-Kai Watch 3 è il capitolo migliore della serie. Non solo perché ha fatto tesoro delle critiche ricevute dalle precedenti uscite, ma soprattutto perché ha aggiunto nuove meccaniche in un’uscita integrale che comprende tutto quello che in origine era stato diviso in due capitoli, più uno. I Pokémon hanno un altro fascino e soprattutto, ogni battaglia sembra sempre sotto il nostro controllo, ma grazie alle nuove dinamiche di queste terzo capitolo è più facile offrire il proprio contributo strategico al party. Sicuramente è uno dei migliori titoli per 3DS usciti quest’anno, ma è principalmente un capitolo che farà felici i fan di questa saga. I più grandicelli, o comunque chi non conosce la serie, devono invece essere di mente aperta e, sicuramente, saltare la sigla iniziale. Fatto quello non dovrebbe essere difficile scoprirsi felici di fare la conoscenza di Nathan e dei buffi spiritelli rintracciabili grazie ad un magico orologio.

Pro
  • – Il miglior episodio della serie
  • – Due storie per due mappe da esplorare
  • – Più di 600 Yo-kai da farsi amici
  • – Battaglie più dinamiche
  • – Tecnicamente ottimo per un 3DS
Contro
  • – Diversi giocatori continueranno a preferire i Pokémon
  • – Nasce per piacere principalmente ai bambini
  • – Le battaglie non sono ancora sotto il completo controllo del giocatore

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