Yoku’s Island Express – Recensione

Creare giochi originali è ogni giorno più complesso visto il numero sempre più alto di produzioni. Talvolta il modo migliore per riuscirci non è inventare qualcosa di completamente inedito, ma riuscire ad unire due generi più o meno lontani, facendoli convivere in un’uscita che riesca a prendere il meglio di entrambi. È questo il caso di Yoku’s Island Express, nuova produzione dello sviluppatore Villa Gorilla creata sotto l’occhio attento di Team 17, che prova ad unire sotto lo stesso tetto due generi agli antipodi come i metroidvania e i flipper.

Nella nostra carriera videoludica non si contano più le volte che abbiamo partecipato ad un’avventura in cui si deve salvare un particolare luogo da una devastante minaccia. In Yoku’s Island Express succede la stessa identica cosa, con il nostro eroe che arriva sull’isola di Mokumana e scopre che il terribile Ammazzadei ha ferito gravemente Mokuma, una creatura che è la linfa vitale dell’isola stessa. Radunare tre diversi personaggi e portarli da Mokuma sarà la soluzione, ma per farlo dovremo esplorare l’isola per ottenere potenziamenti che sblocchino le vie per queste figure chiave.

Qui si evince il forte elemento da metroidvania che caratterizza questa geniale produzione, ma come si può incrociare con il mondo dei flipper ci diventa chiaro fin dalle prime battute. Un dettaglio non trascurabile è la natura del protagonista Yoku, uno scarabeo che porta con se una pietra rotonda che diverrà presto la pallina da far rimbalzare in ogni dove. Per lanciarla attraverso lo schermo ci verranno in aiuto dei respingenti e delle alette integrate all’interno del mondo di gioco, attivabili attraverso i grilletti dorsali destro e sinistro.

Con una prima fase tutorial già molto divertente e innovativa inizieremo a esplorare l’isola grazie ad uno dei personaggi più allegri e felici che ricordi. Yoku’s arriverà sull’isola di Mokumana dopo un naufragio con la sua piccola barchetta ma nonostante questo avvenimento il suo sorriso ci accompagnerà per tutta l’avventura. Diventerà presto il postino ufficiale del luogo e qui inizieremo a intravedere le tante attività proposte: si va dal trovare tutte e 30 le cassette della posta vuote, fino a compiere alcune side quest che rilasceranno comunque premi per chi vorrà esplorare al massimo questa magica isola.

La frutta che troverete in giro e che potrete far saltar fuori nelle sezioni flipper diventerà presto la valuta con cui aiuterete gli abitanti o con cui sbloccherete alcuni respingenti inattivi che vi permetteranno di progredire. Non mancheranno però oggetti unici come per esempio l’aspirapolvere con cui catturare alcune lumache esplosive che potranno rendere molto più potente il vostro sassolino. L’unico appunto che si può fare alla parte esplorativa è che molte missioni secondarie richiedono di eseguire un po’ di back tracking.

Quando ciò avviene dopo aver ottenuto nuovi potenziamenti ha senso e risulta utile per recuperare oggetti prima impossibili, ma saltuariamente capita di ricevere una side quest proprio nella zona che si è appena finito di visitare. Alcune scorciatoie rendono meno lungo il tragitto, ma per quelle più efficaci bisogna essere parecchio avanti con l’avventura. Il nostro consiglio quindi è quello di proseguire tranquillamente, lasciando alcune esplorazioni opzionali alle fasi conclusive.

La progressione attraverso il gioco è cadenzata da alcuni passaggi in cui Yoku spinge le sua pietra e altre in cui potremo usare le dinamiche flipper per scalare un albero o per affrontare una boss fight diversa dal solito. Yoku non salta e il suo attacco principale consiste nel suonare una buffa trombetta, utile principalmente per rompere qualche vaso o svegliare chi dorme profondamente. La mancanza di queste azioni apparentemente obbligatorie in un’avventura di questo tipo viene tranquillamente scavalcata grazie all’assenza di veri e propri nemici in termini classici e dalla presenza delle già citate fasi in stile flipper.

Entrare in un buco in un albero può portarci senza alcuno stacco all’interno di una tavola da flipper in cui dovremo eseguire speciali tiri per sbloccare una porta o per attivare qualche strampalato ma risolutivo meccanismo. La fisica della pietra che si trascina Yoku è ben sviluppata e l’idea di stare giocando davvero ad un flipper è concreta, con le diverse inclinazioni dei tiri che variano in base alla velocità della sfera e dalla parte di aletta che la tocca per ultima. E se vi capiterà di “perdere la pallina” non preoccupatevi: Yoku’s Island Express non vuole essere un gioco difficile e tantomeno punitivo, proponendo una sfida rilassata e piacevole che vi farà perdere solo qualche unità di frutta mentre vi rimette in gioco sul “tavolo” del momento.

Sono molti gli esempi che hanno chiarito come anche un gioco indie possa essere supportato da una grafica d’impatto e Yoku’s Island Express è qui per ricordarcelo. L’isola di Mokumana è stata disegnata a mano e, oltre all’ottimo level design del mondo di gioco (né troppo piccolo, né troppo grande), va considerato anche il design dei percorsi composti da respingenti e alette nei tanti tavoli che incontreremo. La fisica è gestita in modo coerente in ogni situazione e se non riuscite a passare in qualche zona è solo perché non avete un abilità specifica o non avete ancora svolto alcune particolari azioni.

Il design poi colpisce nel segno anche quando si tratta di comprimari più o meno importanti, tutti caratterizzati da dialoghi azzeccati. Yoku invece è l’emblema del buon umore, un piccolo insetto dal largo sorriso che non vi stancherete mai di veder muovere sullo schermo. La qualità grafica è stata testata su PC con risoluzione a 4K e il gioco in questo modo si mostra al suo meglio; ma l’idea che il gioco sia stato programmato con abilità è comunque confermata anche dalle risoluzioni inferiori che permettono a qualsiasi console di far funzionare questo piccolo gioiello di divertimento. Molto valido anche il comparto audio con una menzione speciale alle musiche che si dimostrano perfette per questo tipo di atmosfera e che si accompagnano ai versetti degli animali e ai suoni dei bumper quando si fa rotolare la pallina. Infine si segnala che tutti i testi sono tradotti in italiano.

Yoku’s Island Express è un titolo innovativo per tanti motivi: non è solo la fusione tra metroidvania e flipper a renderlo bello da giocare, ma anche le trovate stilistichel’allegria che trasmette e più in generale il genuino divertimento che dispensa da tutte le parti. La scelta di renderlo un gioco privo di veri e propri scogli da superare, permette a tutti i tipi di giocatori di approcciarlo. Quelli più navigati potranno concentrarsi sul completamento al 100% – sfida non da poco – mentre i più giovani, o comunque inesperti, avranno modo di godersi un gran bel viaggio. Il prezzo di 20 euro inoltre ci sembra assolutamente azzeccato, rendendolo un titolo da tenere in seria considerazione per quest’estate ormai alle porte.

Pro
  • – Gameplay geniale
  • – Yoku è un protagonista fantastico
  • – L’isola di Mokumana ha un design favoloso
  • – Le sezioni flipper sono sempre diverse
  • – Comparto tecnico valido in ogni aspetto
  • – 20 euro sono il prezzo corretto
Contro
  • – Alcune side quest richiedono un po’ troppo back tracking
  • – Basso fattore di sfida (ma completare ogni cosa è un’altra storia)

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