draghi, draghi… DRAGHI!
Il mese di dicembre ha portato con sé molte novità da parte di Blizzard, in particolare una nuova espansione di Hearthstone che, come di consueto, arriva a tre mesi di distanza dalla precedente. Questa terza espansione annuale, La Discesa dei Draghi, conclude l’arco narrativo che si è sviluppato durante l’anno, portandoci appunto una marea di draghi con potenziale veramente sopra la media rispetto a quanto visto fino ad ora. Andiamo ora ad analizzare per bene di cosa stiamo parlando, sottolineando che stavolta avremo a che fare con ben 140 nuove carte.
L’ultima espansione dell’anno del Drago tiene fede al suo nome, dimostrandosi anche una delle più forti viste fino ad ora!
Come tutti i giocatori di Hearthstone sanno, dietro ad ogni nuova espansione c’è della lore o comunque una storia derivata dal più ampio mondo di World of Warcraft; Blizzard in questo anno del Drago ha voluto collegare tutte le espansioni in un’unica grande avventura. All’inizio abbiamo visto l’ascesa delle forze del M.A.L.E. capitanate da Rafaam intente a conquistare Dalaran ed effettivamente riuscire nel loro intendo; con l’arrivo dei Salvatori di Uldum abbiamo ritrovato la Lega degli Esploratori pronta a contrastare il primo spregevole team, iniziando così un conflitto che ci ha portato fino ad oggi. In questo momento i cattivoni vogliono attuare il loro piano finale, ovvero risvegliare l’antico Galakrond per radere al suolo Dalaran e chiunque gli metta i bastoni tra le ruote. Galakrond rappresenta il progenitore di tutti i draghi del mondo di World of Warcraft e come tale il suo potere è veramente immenso; il suo risveglio ha quindi richiamato a sé moltissimi draghi, tra cui i più famosi come Ysera o Malygos pronti a schierarsi dalla parte degli Esploratori per fermare questa terribile minaccia, dando il via alla battaglia finale nei cieli attorno a Dalaran.

Parlando delle novità inserite nella Discesa dei Draghi è d’obbligo iniziare da quella più imponente, ovvero Galakrond stesso! Il drago antico è stato inserito come nuova carta eroe per le classi appartenenti alle forze del M.A.L.E. cioè: Stregone, Guerriero, Sciamano, Ladro e Sacerdote. Il suo costo è di sette mana in ogni classe, inoltre fornirà per tutti 5 punti armatura ed equipaggerà un’arma con 5 punti d’attacco e 2 di durabilità. Diversi saranno però gli effetti che ogni Galakrond effettuerà una volta sceso in campo, in base al differente potere eroe di ogni classe; per citarne uno, nella classe Guerriero, Galakrond permetterà come grido di battagli di pescare un servitore dal mazzo e fornirgli +4/+4 e come potere eroe garantirà un +3 di attacco al nostro personaggio per tutta la durata del nostro turno. Come abbiamo descritto in precedenza Galakrond ha un potere veramente enorme e di conseguenza le sue potenzialità non si fermano qui: è stata introdotta una nuova meccanica denominata invocazione. Questo nuovo tag è stato fornito sia a servitori che a magie, sia a carte di classe che a neutrali, avendo come effetto quello di farci usare il potere eroe che di verrebbe fornito una volta giocato il drago antico e allo stesso tempo potenziare la carta eroe ovunque essa si trovi, sia in mano che nel mazzo. Il ripetere più volte questo effetto di invocazione potenzierà più volte Galakrond, fornendogli un grido di battaglia via via più forte. Riprendendo l’esempio di prima con il guerriero, invocando due volte il drago aumenterà di potere trasformando il suo grido di battaglia in “pesca due servitori e fornisci loro +4/+4”, mentre invocando quattro volte si avrà la versione finale di Galakrond che ci farà pescare ben quattro servitori potenziati. Da sottolineare il fatto che tutte e cinque queste hero card saranno fornite gratuitamente ad ogni giocatore al primo accesso dopo l’uscita dell’espansione, permettendo fin da subito un meta competitivo il più equilibrato possibile.

In aggiunta a questa grande novità è stata introdotta un’altra nuova meccanica, la quale dovrebbe rappresentare l’arma in mano alla Lega degli Esploratori per contrastare Galakrond, anche se, a parere mio non è paragonabile alla forza del drago; inoltre chiamarla “nuova”, può non essere del tutto corretto. Parliamo delle missioni secondarie esclusive di Mago, Paladino, Cacciatore e Druido: tutte funzionano come le missioni vere e proprie reintrodotte nella scorsa espansione, con la differenza che non sono carte leggendarie e che, invece di fornirci un potere eroe, avranno un effetto immediato in campo. Per fare un esempio nella classe del Mago, consumando 8 mana per lanciare magie verrà immediatamente evocato sul campo un drago con statistiche 6/6, meccanica a mio vedere un po’ abusata e non di grande impatto, ma potrei comunque sbagliarmi. In secondo luogo è quasi d’obbligo menzionare due nuove carte leggendarie che potrebbero rappresentare la vera essenza dell’intera espansione, Kronx Zoccolo Scaglioso e Frizz Posafiamma: la prima diventa essenziale nei mazzi che vogliono giocare Galakrond poichè permette di pescarlo direttamente dal mazzo oppure, nel caso ne abbiate già uno, di scegliere una “devastazione” tra quattro possibili, ovvero un effetto attivo in board come per esempio infliggere 5 danni a tutti gli altri servitori; insomma una carta veramente obbligatoria in molti mazzi. Dall’altra parte Frizz rappresenta un servitore fondamentale nei mazzi che vogliono giocare tanti draghi: dal costo di solo 4 mana, una volta giocata la piccola Goblin sconterà tutti i draghi nel nostro mazzo di 2 mana, offrendoci un grido di battaglia veramente strabiliante, in particolare per alcune classi come lo Sciamano o il Ladro che potenzialmente potrebbero ripeterlo più volte.

Ci sono altri aspetti minori di cui non ho parlato, come per esempio un servitore a 5 mana che distrugge completamente tutta l’armatura dell’avversario, ma in conclusione con La Discesa dei Draghi ci troviamo davanti ad un’espansione dal livello generale molto alto, dimostrando la grande volontà di Blizzard nel voler creare qualcosa di veramente efficace. I draghi, quelli grandi e grossi, sono finalmente tornati e la cosa non può che far piacere a tutti i giocatori, ma hanno portato con sé anche altre tipologie di servitori interessanti, come alcuni pirati che non vanno affatto sottovalutati. Siamo davanti ad un’altra rinascita di Hearthsone, che, anche grazie alla recente aggiunta della modalità Battaglia, sembra ora aver trovato un equilibrio fresco ed innovativo. Se volete cavalcare un drago e puntare verso la locanda, noi vi aspettiamo lì!
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