Hearthstone: La Sfida di Rastakhan

Troll, Spiriti, Servitori giganti e molto altro

Ormai tornare a parlare di Hearthstone ogni tre mesi è diventata una prassi, vista la solida politica abbracciata da Blizzard per il rilascio continuato di nuovi contenuti per il suo card game. Nonostante il malcontento che aleggiava all’interno della community da qualche tempo, Hearthstone ha raggiunto i 100 milioni di giocatori e, grazie a loro, la casa produttrice statunitense non ha smesso di aggiungere nuove feature per rinnovare costantemente il gioco; detto ciò, è con grande piacere che vi voglio introdurre l’espansione di dicembre: La Sfida di Rastakhan.

L’espansione che chiude il 2018 è La Sfida di Rastakhan! siate pronti ad entrare nel combattimento dell’Arena!

Ogni nuova espansione di Hearthstone presenta un backgound ben consolidato derivante dal mondo di World of Warcraft; questa volta gli utenti sono stati invitati direttamente da Re Rastakhan (nuova skin esclusiva dello sciamano) all’interno dell’Arena dei Gurubashi per affrontare la grande sfida. Il Re annualmente apre le porte della propria arena invitando guerrieri di ogni tipo, ma principalmente Troll, suddivisi in varie squadre (una per classe) e capitanati dai loro sciamani rappresentanti e il loro Loa, ovvero una spiritica divinità a cui l’intero clan è devoto. Questi ultimi due personaggi rappresentano le nuove carte leggendarie di classe, tutt’altro che banali, ma ne parleremo più avanti. Quindi, una volta all’anno Gurubashi diventa un enorme spettacolo aperto a tutti dove qualsiasi tipo di spettatore può godersi lo show oppure partecipare direttamente al massacro, offrendo sempre un giusto compenso a Re Rastakhan. Per questo nella nuova espansione non troviamo solo i Troll appartenenti alle varie fazioni, ma anche bestie di qualsiasi tipo, veditori ambulanti direttamente dagli spalti, i totem spiritici rappresentanti i Loa e molto potenziale per quella che si augura di essere l’espansione dal riscontro più positivo nell’anno del Corvo, visto i trascorsi sottotono da marzo ad oggi.

Andando nel concreto, l’espansione garantisce 135 nuove carte, nuove meccaniche di gioco e una modalità single palyer disponibile una settimana dopo l’uscita del contenuto. La meccanica aggiunta nella Sfida di Rastakhan prende il nome di Annientamento e le carte che la possiedono attiveranno il potere indicato solo uccidendo un servitore con punti vita inferiori al danno provocato dalle carte con il target Annientamento. Per esempio, la carta “Freccia con Esca” del cacciatore attiva il suo Annientamento solo distruggendo un servitore con vita pari inferiore a 3, evocando un Gigantosauro 5/5 sul nostro campo. Non sono solo le magie a possedere questa dinamica e sono presenti anche servitori e armi che possiedono Annientamento seguendo la medesima dinamica; bisogna solo ricordare che questo effetto non si attiva durante il turno avversario. Una nuova feature sulla quale Blizzard sembra credere molto visto il peso in mana delle carte che lo possiedono, basti pensare alla nuova leggendaria Undasta dal costo di 9 mana e un effetto di Annientamento da non sottovalutare, evocando una bestia dalla propria mano. L’altra caratteristica dell’espansione è data dagli Spiriti dei Loa: carte di livello raro e caratteristiche per ogni classe, queste hanno tutte dei punti in comune poiché possiedono furtività per un turno, valore di attacco pari a zero e un richiamo sinergico tra il loro effetto e quello del rispettivo Loa di classe. L’esempio più palese tra questa sinergia ci viene dato dalla classe del Sacerdote, dove lo spirito ha l’effetto di reinserire nel mazzo un servitore dopo la sua morte trasformando il suo costo in mana a 1, mentre il Loa Bwonsamdi, la Morte, fa pescare servitori da 1 mana dal mazzo fino al riempimento della mano. Ovviamente non è obbligatorio giocare le due carte in coppia, ma l’associazione tra le due viene palesemente consigliata da Blizzard che, in questa espansione dall’elevato power level, sta anche cercando di creare nuovi archetipi nel gioco.

Parlando appunto di archetipi, meta e varie idee sorte fino ad ora dalla community, lo spettro è molto ampio ed effettivamente parecchio diverso dallo stantio tipo di gioco di cui molti si sono lamentati con l’inizio dell’anno del Corvo. Ovviamente sono passati solo pochi giorni dal rilascio della Sfida di Rastakhan e non abbiamo ancora una classifica dei mazzi più performanti, ma la situazione attuale sembra essere decisamente più variegata e ammiccante rispetto al passato di Hearthstone. La classe che riesce a conciliare meglio queste due caratteristiche è sicuramente quella del Mago, poichè con essa si può ora costruire un mazzo dal costo dispari (con Baku la Mangialune al suo interno) molto solido ed efficacie – cosa impensabile in precedenza – guardando anche al passato con la nuova leggendaria Jan’alai, il Dragofalco che come effetto evoca Ragnaros, una carta leggendaria ormai non più utilizzabile in standard. Un’altra classe sicuramente interessante da utilizzare è il Guerriero che vede inserite nel proprio set nuove carte sinergiche con i draghi, dando la possibilità di creare un deck basato solo su questi; la prima che ci viene in mente è la nuova leggendaria Maestro di Guerra Voone (lo sciamano del clan) che garantisce di copiare i draghi nella nostra mano, richiamando subito la possibilità di poter giocare più draghi leggendari come può essere Ysera. Non meno importante è la classe del Cacciatore che vede inserita la nuova leggendaria Zul’jin, carta eroe che ci fornirà 5 di armatura, sostituirà il potere eroe con “infliggi 2 danni” (ovunque noi vogliamo) e come effetto rigiocherà tutte le magie utilizzate su bersagli casuali. Grazie a Zul’Jin è quindi possibile tornare ad utilizzare un mazzo Cacciatore costituito da solo magie, con l’aiuto dell’arma leggendaria Rhok’delar. Risulta facile notare come Blizzard ad ogni nuova espansione stia inserendo sempre nuove carte eroe esclusive per ogni classe, con lo scopo di andare a sostituire le carte Cavalieri della Morte quando queste non saranno più permesse in Standard.

Ho citato solo qualche esempio delle nuove combinazioni che si possono utilizzare nello stile di gioco della Sfida di Rastakhan, ma tutte le altre classi comunque risultano essere valide e competitive con l’aggiunta delle nuove carte; molti pirati per esempio sono stati inseriti nella classe del Ladro, in quella del Paladino vediamo nuovi servitori e magie che inneggiano ad uno stile control, il Druido è stato colmato con nuove bestie e lo Sciamano ha visto l’arrivo di molte carte basate sulla dinamica di Sovraccarico andando forse a trovare uno stile di gioco, per questa classe, alternativo all’utilizzo del “Ciciazampa”. Non sto a dilungarmi troppo nell’ambito del gioco in Wild, visto che con il rilascio di una nuova espansione il carico di carte diventa sempre più spropositato, ma mi permetto di consigliarvi un deck pirata con la classe del Ladro che grazie ai servitori inseriti con La Sida di Rastakhan, ho trovato veramente divertente da giocare.

In conclusione, questa ultima espansione del 2018 potrebbe riuscire a colmare gli errori e il malcontento dei giocatori più affezionati ad Hearthstone, sperando che La Sfida di Rastakhan possa affermarsi come l’espansione simbolo nell’anno del Corvo. È ancora presto per tirare conclusione affrettate e per ora si gioca e sperimentano nuovi mazzi, vedendo come si concluderà dicembre prima che ricomincino i tornei ufficiali. Per chi non ha potuto effettuare il pre-ordine o semplicemente non è un fan assiduo del brand, consiglio di utilizzare “Frizzabombe il Magnifico” per provare al meglio tutte le nuove carte, questa leggendaria rilasciata nell’espansione Operazione Apocalisse infatti ci assicura di poter utilizzare i 18 diversi mazzi (2 per classe), proposti da Blizzard al semplice costo di 1600 Dust. Inoltre, vi ricordo che tra pochi giorni sarà disponibile anche l’avventura in single player che ci catapulterà all’interno dell’Arena dei Gurubashi. Nel frattempo, divertitevi, preparate le armi e affrontate la sfida.

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