Hearthstone: Salvatori di Uldum

Bentornati Esploratori!

Agosto oltre ad essere un appuntamento fisso per le tante agognate vacanze di tutti, è anche un mese importante per gli appassionati di Hearthstone; come di consueto ci troviamo di fronte al rilascio della seconda espansione annuale che stavolta si chiama Salvatori di Uldum. Ancora una volta Blizzard rilascia 135 nuove carte per il proprio gioco con alcune nuove meccaniche interessanti e fa ritornare alcune vecchie conoscenze, come è già capitato con la scorsa espansione L’ascesa delle ombre. Il nuovo set di carte è già disponibile dal 6 agosto e scandirà le dinamiche di gioco fino a dicembre, quando verrà rilasciata la prossima, ma ora concentriamoci su quanto di nuovo ci aspetta.

La Lega degli Esploratori fa il suo ritorno in grande stile per salvare Dalaran

Ogni nuova espansione porta con sé una narrativa di fondo e come già stato annunciato da Blizzard in questo anno del Drago, ci verrà raccontata una grande storia che collegherà gli avvenimenti di tutte le espansioni. Durante L’ascesa delle ombre abbiamo visto come La Legione del M.A.L.E. si è fatta strada nella città volante di Dalaran seminando terrore e conquistando quest’ultima. Sembrerebbe tutto perduto ma la speranza è l’ultima a morire: i superstiti dell’assedio hanno mandato una richiesta d’aiuto che ha percorso molte miglia prima di raggiungere alcuni volti ben noti ai veterani del card game; stiamo parlando della Lega degli esploratori che prenderà in mano le redini della battaglia per contrastare Rafaam e compagni. Da Uldum a Dalaran la strada è lunga, quindi nel tragitto gli esploratori hanno reclutato diversi avventurieri, antiche reliquie e mostri dalle dimensioni extra large per lo scontro finale, tutti inseriti all’interno dell’espansione ovviamente. Con tale background ci aspettiamo che l’avventura single player rilasciata successivamente abbia la stessa solidità della precedente, fattore che farà comprendere al pubblico quando Blizzard ci tenga ancora al suo prodotto e, ovviamente, alla community.

Addentriamoci ora nelle nuove dinamiche aggiunti con i Salvatori di Uldum; effettivamente con questo aggiornamento è stata inserita solo una nuova meccanica, mentre sono state riportate alla luce due tipologie di carte già viste in precedenti espansioni. La novità prende il nome di “rinascita” una caratteristica data ad esclusivi servitori, sia di classe che non, che permetterà al nostro alleato appena morto di tornare in vita con solo un punto salute, caratteristica associabile ad un “rantolo di morte”, ma sicuramente non allo stesso livello. Una classe come il prete potrebbe portare maggiore solidità a questi servitori tramite le sue molteplici cure da poter usare sulle pedine rinate. Le altre carte rappresentative dell’espansione, Blizzard le ha volute tirare fuori dalla scatola dei ricordi, con alcune carte leggendarie “missione” e altre relative ai membri della Lega degli esploratori, ristampati esclusivamente per quattro classi. Le nuove missioni a questo giro non ci daranno una ricompensa per averle concluse, ma cambieranno radicalmente il potere del nostro eroe in qualcosa di esclusivo. Situazione vantaggiosa o meno, è ancora tutto da dire, ma per ora possiamo affermare che queste nuove missioni sembrano essere più semplici da portare a termine rispetto alle precedenti, vedi quella del ladro che ci chiede di ottenere 4 carte di altre classi nella nostra mano, oppure quella dello sciamano che richiede di giocare 6 servitori con grido di battaglia. Più semplici da concludere perché nella maggior parte dei casi il nuovo potere eroe da solo non rappresenta una condizione di vittoria, se non sostenuto da un mazzo ben congegnato… vedremo nei prossimi mesi quali e quante di queste rappresenteranno veramente uno nuovo stile di gioco.

Dalla scatola della nostalgia chi poteva uscire se non Reno, Brann, Elise e Ser Pinnus: gli esploratori più famosi di Hearthstone ritornano in una forma tutta nuova, ristampati ed esclusivi reciprocamente per la classe di mago, cacciatore, druido e paladino. Questi portano inoltre con sé una condizione di gioco già vista in passato, con il loro grido di battaglia che potrà essere attivato solo se il mazzo conterrà una singola copia per carta, limitazione che ha fatto storcere il naso alla community e che potrebbe correre il rischio di vedere effettivamente tagliate fuori dal meta queste nuove leggendarie, vista la presenza di molteplici mazzi che caratterizzano la loro forza attraverso carte presenti in doppia copia, come può essere il cacciatore con frenesia feroce, oppure il mago con chiamata dell’evocatore. Oltre ai quattro iconici eroi, Zefris il Grande è un’altra carta leggendaria che presenta le stesse condizioni di attivazione del proprio grido di battaglia, con un potere mai visto prima e in grado di rendere veramente solidi i nuovi mazzi con una singola copia per carta. Zefris una volta giocato ci farà rinvenire tre desideri, ovvero tre carte prese dal set classico e generico, le quali secondo un algoritmo potrebbero essere le più adatte in quella situazione di gioco, le variabili su cui la carta leggendaria si basa sono diverse, tra cui il numero di servitori in campo, il numero di carte nella nostra mano, in quella dell’avversario e anche quelle presenti nel mazzo; ovviamente Zefris non conoscerà quali carte ha l’avversario, ma ci fornirà comunque una consona soluzione alla situazione. Per fare qualche esempio banale: nel caso in cui l’avversario avesse il campo pieno di servitori e noi no, Zefris ci potrebbe fornire distorsione fatua per pulire il campo di gioco, oppure se l’avversario ha solo 6 punti vita, potrebbe farci trovare una palla di fuoco per concludere il match. Credo che questa carta possa rispecchiare la novità più interessante dell’espansione, ma comunque con 135 nuove carte la tipologia di gioco subirà inevitabilmente un cambiamento.

Salvatori di Uldum è la seconda espansione dell’anno del Drago e se già la prima ci aveva convinti, a questo giro Reno e compagni potrebbero debellare del tutto quel malcontento che si era percepito nella community fino allo scorso anno. Il ritorno delle carte missione è certamente un fattore interessante, ma al dire di tutti sarebbe stato molto più soddisfacente vedere qualcosa di più innovativo, senza sminuire il fatto che verranno presi in considerazione una maggiore tipologia di mazzi da utilizzare a livello competitivo grazie al loro rientro. Per quanto riguarda l’avventura single player ancora nessuna speculazione o annuncio è stato fatto, ma non è da escludere che potrebbe giungere in un formato molto simile a quella vista nella scorsa espansione. Blizzard si sta dando da fare per mantenere in piena vita il suo prodotto e per ora ci sta riuscendo, ci auguriamo sempre che continuino ad ascoltare i pareri dei propri giocatori e che Dalarn possa essere finalmente salvata.

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