Ecco la top 3 secondo il nostro Andrea
A ridosso della chiusura di un anno difficile ma comunque ricco di titoli che ci hanno incollato allo schermo per i più disparati motivi, abbiamo deciso di dedicare alcuni speciali ai giochi del 2021 che ci hanno più convinto ed appassionato. Una manciata di articoli dove chiascuno di noi ha scelto solo tre giochi dei tantissimi usciti quest’anno. Qualcosa è rimasto inevitabilmente fuori da alcune classifiche (ma potreste sempre vederlo comparire il giorno dopo in quella di un altro “marinaio” di GameSailors.it), ma abbiamo pensato che una sorta di “Best of 2021” vi potesse tornare utile, magari in attesa delle nuove uscite dell’anno che sta per iniziare. Speriamo che l’iniziativa vi piaccia e vi auguriamo buona lettura, oltre che buone feste!
3) Resident Evil Village – Erano parecchi anni che non ricominciavo un gioco subito dopo averlo finito, ma con Resident Evil Village di Capcom è successo di nuovo. La prima run è da giocare con calma e attenzione, seppur pian piano si acquisiscano armi e munizioni sempre più devastanti. L’inizio lento si trasforma in un crescendo di azione che però non mi è mai sembrata eccessiva o fuori luogo. L’atmosfera è meno “pesante” rispetto a quella villa Baker vista nel settimo capitolo, ma il gioco ha la capacità di trasformarsi lentamente e abbracciare diversi tipi di orrore, variando ambientazioni e situazioni da affrontare. Non mancano rivelazioni molto succose su quello che Resident Evil è stato e sarà, pertanto è un capitolo che consiglio a tutti di vivere. E poi dalla seconda run arrivano anche le armi speciali ed eventuali munizioni infinite da sfruttare per poter affrontare le difficoltà più complesse e altrimenti impossibili, quindi anche la rigiocabilità è molto alta.
2) Returnal – Il mio personale secondo posto va all’esclusiva PlayStation 5 che mi ha maggiormente convinto. Lo sparatutto rougelite di Housemarque è un’avventura tostissima che offre infinite soddisfazioni. Anche quando si muore e si deve ricominciare il ciclo, c’è sempre qualcosa di nuovo da trovare che ti fa pensare che quella sarà la partita migliore che hai mai fatto. Poco importa se finisci mangiato da uno dei mostri di Atropo o se dopo una ventina di minuti sei nuovamente a terra: questa magia accade per l’atmosfera, il senso di sfida ma anche per via dei controlli della protagonista che sono morbidi e reattivi, permettendo azioni evasive e contrattacchi al fulmicotone. I nemici vanno studiati e tenuti sotto controllo, i boss sono avversari temibili ma anche battibili con la giusta strategia, e lo spettacolo visivo, sempre pieno di effetti speciali, di colpi in avvicinamento e di animazioni rapide, è la ciliegina sulla torta. Non è un gioco per tutti per via della sua difficoltà elevata ma, specie adesso che hanno aggiunto anche i punti di sospensione all’interno di ogni tentativo, è un gioco da prendere in seria considerazione se siete tra i fortunati possessori di una PS5. Fosse solo per il coraggio messo in campo per produrre un gioco tripla A che si rifà alla produzione indipendente, e non viceversa.
1) Forza Horizon 5 – Il mio Best Game di questo 2021 è l’ultima produzione di Playground Games, sviluppatore inglese che ha allestito il festival motoristico più incredibile di sempre. La cornice messicana fa la sua parte, offrendo probabilmente la più grande mappa open world mai realizzata per un gioco di corse così complesso, ma la guidabilità delle oltre 550 auto disponibili riesce a rendere credibile e differente ciascuna di loro. Guidarle è un piacere nelle centinaia di attività a disposizione nel gioco base, ma è grazie alla connessione online e al sistema a stagioni che il titolo può invogliare a giocare ogni settimana per anni, tra autovelox da bruciare a velocità sconsiderate, campionati da vincere, salti da effettuare e gomme da consumare in lunghissime derapate. Il fatto che si corra per strada, su sentieri sterrati, o direttamente in fuoripista lascia spazio anche ad eventi online molto diversi, anche cooperativi, in cui la community si dimostra compatta, competitiva ma non aggressiva. Infine, tra la marea di modalità, c’è anche l’Eliminator, una versione Battle Royale a base di auto da recuperare e di sfide da vincere all’interno di un’area che si restringe sempre più come da tradizione. Considerando che anche io, da sempre poco attratto da questo genere di attività, mi sono divertito in una simile battaglia reale, capirete perché quest’anno il racing game esclusivo di casa Microsoft svetta sugli altri.
Menzioni d’onore – Con soli tre titoli tra cui scegliere, molti restano inevitabilmente fuori, ma per segnalare qualcosa anche ai giocatori di Nintendo Switch, non posso che consigliare spassionatamente Monster Hunter: Rise e Monster Hunter Stories 2: Wings of Liberty. Pur appartenenti alla stessa grande saga, uno ha dimostrato coraggio nel proporre significativi cambiamenti a quanto fatto in passato, velocizzando alcune lentezze storiche di un titolo che è una sorta di avventura in cui si affrontano mostri equiparabili a boss di fine livello sempre più complessi, mentre si migliorano le proprie armi. L’altro invece è proprio un’avventura JRPG in stile Pokémon con mostri da far crescere e migliorare, mentre si viaggia per il mondo e si cerca di svelare un grande mistero che riguarda un piccolo drago (Rathalos) che vi verrà affidato all’inizio. Due giochi molto diversi tra loro ma che hanno fatto splendere la console Nintendo. Ah, sì, quasi dimenticavo: giocate anche Metroid Dread e sperate con me che Nintendo sforni presto altri capitoli come questo splendido episodio.
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