Come saprete, qui in redazione si partecipa spesso alle conferenze stampa dei nuovi giochi in arrivo, ma quella a cui abbiamo assistito in quel di Lucca per Final Fantasy XV, è stata sicuramente la più atipica. La Sala Show Chiesa di S. Francesco è, come dice il nome stesso, una chiesa adibita ad ospitare un grande schermo e piazzando il Director del gioco Tajime Tabata dietro a quello che normalmente sarebbe l’altare. Tutto questo suggeriva l’aura mistica che da sempre accompagna la saga, sfociando per l’appunto in un’ambientazione a dir poco evocativa.

Il primo impatto è stato quindi dei migliori di sempre, ma per far riuscire al meglio un evento di questo tipo bisogna anche avere qualche nuova notizia da offrire ai milioni di appassionati che attendono questo nuovo JRPG. In questo senso non sono mancate diverse rivelazioni sul gioco, anche se la prima parte è servita a Tabata per farci capire il suo amore per l’Italia e per informarci che il nostro paese è stato tra le sue maggiori fonti di ispirazione per Final Fantasy XV. A vent’anni il nostro ha potuto viaggiare nelle nostre città, vedendo Milano, Roma, Firenze e Venezia, tutti luoghi che bene o male hanno avuto un impatto scenico su quello che vedremo nel gioco finale. Proprio Venezia poi, ha ispirato una location specifica, dimostrando quanto il Director sia rimasto incantato da essa. Anche il cibo poi è stato ampiamente apprezzato e, come abbiamo potuto costatare nella demo rilasciata tempo addietro, l’introduzione di un sistema di crafting dedicato a manicaretti assortiti, sembra trovare nel nostro Bel Paese la sua origine.
È stato poi mostrato il video OMEN, visibile anche qui sopra, un filmato i CG che originariamente sarebbe dovuto apparire alla Gamescon di Colonia ma che, per via dello slittamento del gioco, è stato mostrato e reso pubblico solo ora. Comunque, proprio per allontanare l’ombra di ulteriori slittamenti, ci è stato confermato che il gioco è ormai in fase gold, ossia è stato completato e si sta procedendo con la stampa dei dischi, mostrati per l’occasione sia per Xbox One, che per PlayStation 4. Questa, nella sua versione Pro in uscita a breve, beneficerà di miglioramenti grafici per sfruttare il più possibile la maggiore potenza computazionale.

Final Fantasy XV abbraccerà anche il mondo dell’online, sia nella distribuzione di contenuti aggiuntivi, sia attraverso un sistema multigiocatore che però non è ancora stato rivelato. Nel primo caso avremo tre diversi episodi legati ai tre diversi compagni di Noctis, personaggi che sono già stati accolti ottimamente dai fan e che quindi potranno essere controllati dai giocatori in queste espansioni specifiche. Le loro avventure poi non si svolgeranno in luoghi già visitati durante l’avventura principale, ma ci accompagneranno in luoghi inediti a cui il team di sviluppo sta lavorando ora che ha terminato l’avventura principale. Per quanto riguarda invece il comparto multigiocatore puro, Tabata ha voluto precisare che Final Fantasy XV è stato concepito come un gioco classico, focalizzandosi quindi sull’avventura single player. Ha però trovato interessante l’idea di mettere in contatto diversi “single player” tra di loro, facendo nascere una modalità che comunque è stata sviluppata senza sacrificare in alcun modo l’avventura principale che è, e rimane, il cuore del gioco.

I più fortunati hanno poi potuto fare qualche domanda diretta, ma noi purtroppo non eravamo tra quelli. Ci sarebbe piaciuto sapere qualcosa sulla musica e sul suo modo di integrarsi con l’idea del viaggio che affronterà Noctis e i suoi compagni, ma da questa fase finale della presentazione non abbiamo ascoltato domande particolarmente interessanti o comunque utili per scoprire qualcosa di nuovo sul gioco. Ecco, probabilmente è proprio questo che ci è sembrato strano: nonostante tutto, non ci è stato mostrato nulla del gioco finale, se non il trailer OMEN che però non può dare alcuna indicazione su quello che vedremo e giocheremo in tempo reale su console. La cosa migliore sarebbe stata poter giocare una demo o comunque vedere i nostri che scorrazzano per una delle prime ambientazioni del gioco, anticipando quello che vedremo il prossimo 29 novembre, ma così non è stato. Vedendo la cosa da “addetto ai lavori” non può che essere un peccato, ma tornando nei panni di semplice giocatore, forse va bene così: pur avendo provato le due demo precedenti, posso quasi dire di approcciare questo quindicesimo Final Fantasy come se non sapessi nulla a riguardo, lasciandomi quindi stupire dalle sue ambientazioni, dalle sue meccaniche e dalla sua storia. La macchina dell’hype è a tutto regime anche questa volta, ma non sapere esattamente cosa aspettarsi, potendo ancora rimanere sorpresi, non è cosa da poco per una produzione suntuosa come questa.
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