Netflix punta su League of Legends per una serie di qualità
Che Netflix nell’ultimo anno abbia deciso di investire pesantemente nel settore videoludico è ormai un dato di fatto, tra la riproposizione di alcuni brand amatissimi come The Witcher in veste di vere e proprie serie tv, fino ai primi timidi segnali per la distribuzione tramite app di alcuni titoli mobile. Il più recente, e sorprendente, azzardo fatto dalla piattaforma di streaming in esame rimane però Arcane, serie in mano a Riot Games per portare al grande pubblico mondo e personaggi del suo League of Legends. Serie animata che, lo ribadiamo fin da subito, ci ha letteralmente conquistato in ogni suo frame e idea, risultato che per chi non conoscesse minimamente il mondo videoludico di riferimento era tutt’altro che scontato.

Proprio nel suo riuscire ad essere estremamente riconoscibile per la vastissima community di riferimento, attirando ugualmente i neofiti, Arcane mostra il suo primo punto di forza, inserendo personaggi, fazioni e curiosi giochi di potere in una storia tanto chiara quanto coinvolgente. Parliamo di una prima stagione composta da nove episodi che scorrono con facilità incredibile davanti agli occhi dello spettatore, merito di un lavoro incredibile nel bilanciare narrazione e comparto visivo per mantenere sempre alta l’attenzione. La storia si focalizza su due tra i principali Campioni di League of Legends, Vi e Powder, sorelle di sangue inseparabili e ladre tuttofare che si ritrovano coinvolte in una serie di eventi molto più grandi di loro. Il contesto, estremamente peculiare e ricco di dettagli dal punto di vista estetico, è quello che vede contrapporsi la ricca città di Piltover e i suoi bassifondi rappresentati dalla città di Zaun. Due schieramenti distinti e in netta contrapposizione, tra ricerca forsennata del predominio nel commercio tramite la scienza e sopravvivenza al limite della criminalità, dove i confini tra bene e male si mischiano a più riprese per mostrare una realtà crudele e sorprendentemente veritiera.

Arcane è una serie brutale nei suoi combattimenti, senza censure, dove rapporti di forza e relazioni tra i vari personaggi si rompono e creano continuamente, mostrando una sorprendente abilità nel dar vita ad eroi e villain dalle numerose sfaccettature caratteriali. Man mano che la trama si articola, la regia alterna situazioni concitate a momenti di riflessione a seconda dei personaggi di uno o l’altro schieramento coinvolti, permettendo allo spettatore di avere sempre un chiaro quadro d’insieme su un contesto sempre più articolato. Le stesse due ragazze protagoniste delle vicende, ad esempio, crescono e cambiano parecchio nel carattere dopo alcuni rocamboleschi eventi delle prime puntate, e vediamo subito in tutta la sua magnificenza la trasformazione della piccola e innocente Powder nel folle sicario Jinx apprezzato dai videogiocatori di LoL. Due sorelle inseparabili, poi nemiche, come tratti di due realtà cittadine pronte a darsi battaglia, senza dimenticare alcuni burattinai pronti a tirare le fila da dietro le quinte per il proprio tornaconto. Su tutti i criminali presenti non possiamo non scrivere due parole su Silco, uno dei principali capi della malavita di Zaun pronto a sfruttare arguzia e intelligenza per accrescere il suo potere e portare la città sotterranea all’indipendenza, senza farsi problemi dallo sfruttare una pericolosissima droga che si contrappone al progresso tecnologico/bellico di Piltover.

Altrettanto incredibile è il comparto visivo di Arcane, l’ennesima conferma delle capacità del team francese Fortiche Production nell’amalgamare tecniche 2D e 3D per uno stile grafico estremamente peculiare sia per i personaggi sia per le ambientazioni. Soprattutto queste ultime regalano scorci e panorami incredibilmente ricchi di dettagli, dove ai colori più caldi e le atmosfere solenni di Piltover si alternano quelli più freddi e cupi di Zaun, enfatizzandone il degrado. La migliore palette cromatica, però, si raggiunge durante le scene dedicate a Jinx e la sua instabilità psichica; l’Harley Quinn di LoL ha numerosi momenti dove mette in mostra tutte le sue fragilità, senza capire di chi potersi fidare tra nuovi e vecchi nemici, in alcuni disturbi che nasconde dietro improvvisi sorrisi e una furia cieca. Ammettiamo di aver sempre apprezzato gli sforzi profusi negli anni da Fortiche Production per ogni trailer e cortometraggio realizzato per dare vita all’immaginario di Riot Games oltre i tradizionali confini videoludici, ma riuscire a mantenere (o addirittura superare) tale livello qualitativo su un territorio così sperimentale e rischioso andava oltre le nostre più rosee aspettative. Ottimo anche il comparto sonoro, attraverso brani e arrangiamenti riuscitissimi che coinvolgono artisti di più generi, su tutti gli Imagine Dragons che con il brano “Enemy” ci hanno portato nella loro visione del variegato mondo di Riot e Fortiche Production.

A conti fatti la prima serie animata dedicato all’universo di League of Legends è un prodotto che ci convince sotto ogni aspetto. Dalla narrazione, all’evoluzione dei personaggi, passando per le ambientazioni e alcune tematiche più sensibili di fondo, non c’è un aspetto fuori posto nel mosaico costruito di puntata in puntata. I combattimenti rappresentano, inoltre, l’ennesima piacevole capacità del team di realizzare primi piani violenti e colpi brutali totalmente sprovvisti di qualsivoglia censura, con grande gioia degli appassionati dell’azione su schermo che avranno pane per i loro denti. Difficile riassumere la sorpresa e lo stupore generati dalla visione di Arcane in poche parole, ancora di più se pensiamo di esserci approcciati alla serie con genuina curiosità, consci di non sconoscere minimamente il mondo di League of Legends, ma raggiungendo i titoli di coda con la voglia di scoprire qualcosa di più sull’universo di Riot Games. In attesa di una seconda stagione, fortunatamente già annunciata, pronta a stravolgere quanto successo nella prima, siamo certi di essere davanti a uno dei migliori prodotti di tutto il 2021.
