Il film anime da record prosegue l’ottimo adattamento di Ufotable
Uscito in esclusiva Amazon Prime Video, Demon Slayer The Movie: il treno Mugen si è fatto attendere ardentemente, essendo parte dell’adattamento animato di uno dei manga più popolari e apprezzati degli ultimi anni. Il lavoro dello studio Ufotable a proposito della prima stagione è stato senza dubbio eccezionale, perciò non serve dire quanto l’hype dei fan fosse elevato. Ma è stato anche questo un centro? Favorite i biglietti per il treno della recensione per scoprirlo.

Prima di iniziare c’è una doverosa premessa: a differenza di molti altri film tratti da manga, dove viene rappresentato qualcosa di inedito, Demon Slayer The Movie: il treno Mugen adatta un intero arco narrativo. Una scelta coraggiosa, ma che purtroppo ha un gran risvolto della medaglia: a causa della forte differenza di ritmo che si può riscontrare, il prodotto ha più il sapore di una fusione di episodi che di un film. La storia riprende esattamente dove la prima stagione si era interrotta: terminato l’addestramento riabilitativo, Tanjiro, Zenitsu e Inosuke partono per una nuova missione, ossia indagare su alcune sparizioni di persone all’interno di un treno. Nel mentre si imbattono in Kyojuro Rengoku, Pilastro della Fiamma, anche lui sulla stessa pista. Il demone responsabile è Enmu, Prima Luna Calante, che, assieme a dei complici umani, cercherà di eliminare gli Ammazzademoni confinandoli in un mondo onirico personale, per loro bellissimo.

Nonostante i problemi già citati, la storia scorre egregiamente, coinvolgendo lo spettatore fino all’atto finale, che peraltro è una bomba. Tuttavia, il modo con cui sono stati gestiti i personaggi risulta altalenante. La maggior parte dell’introspezione avviene nei sogni, perciò ci risulta incomprensibile il motivo per cui si sia deciso di trattare anche qui Zenitsu e Inosuke come semplici figure comiche invece di mostrare qualche loro intrigante risvolto. Anche Nezuko, purtroppo, non viene approfondita, nonostante gli ultimi atti della prima stagione avesse alzato l’asticella su questo aspetto. La situazione migliora con Tanjiro, mostrando finalmente alcuni suoi pensieri sulla tragedia della morte della sua famiglia, sebbene appaia assurdo che lo faccia solo ora, considerando che sono passati due anni dall’avvenimento. Se per loro possiamo chiudere un occhio, dato che la loro storia ha ancora molto da dire, purtroppo non si può fare altrettanto per Rengoku: nonostante si dimostri interessante, il suo unico momento per splendere egregiamente è nelle battute finali e tutto il suo potenziale non viene sfruttato completamente, lasciando un po’ di amaro in bocca al termine della pellicola. Per quanto concerne i cattivi, Enmu, nonostante sembri il classico psicopatico, ha davvero un buon carisma. In ultimo, più avanti ne entra in scena un altro, che ci ha fatto davvero un’ottima impressione.

Sul versante visivo, le animazioni di Ufotable sono sempre una garanzia, come già ha dimostrato con la prima stagione di Demon Slayer e i suoi vari adattamenti della serie Fate. Non solo c’è una gran cura per le movenze dei personaggi, ma le loro tecniche sono rese in maniera ineccepibile e fantasiosa. L’unico neo è rappresentato dalla CGI, che, specialmente in un particolare momento, appare piuttosto grezza. Nulla da dire sul comparto sonoro, sulla stessa lunghezza d’onda dei precedenti grandi lavori dello studio. Infine, il doppiaggio italiano è ottimo, con le stesse voci dell’anime.

Demon Slayer The Movie: il treno Mugen è una pellicola che riesce nell’intento coraggioso di adattare in forma animata un intero arco narrativo del manga di Koyoharu Gotoge, purtroppo non senza sbavature. Il diverso ritmo che fa sembrare il film una miscela di episodi e l’altalenante sviluppo e approfondimento dei personaggi sono ovviamente figli della volontà di seguire precisamente la controparte cartacea, in un momento ancora lontano dal climax. In ogni caso, lo studio Ufotable ha svolto un buon lavoro sia tecnicamente che per quanto riguarda l’audio, che farà felici sia i fan accaniti del manga di Gotoge che i vari appassionati di anime che ignorano i manga da cui sono tratti.

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