E alla fine arriva… Papà?
Non vi nego fin da subito di esser un grande appassionato della serie How I Met Your Mother. Di conseguenza posso benissimo immaginare quale sia stata la reazione di molti altri fan all’annuncio di How I Met Your Father, un iniziale tripudio di gioia ed hype, susseguito poco dopo da molti dubbi ed inevitabile confronto con la serie originale. Per fare un po’ più di chiarezza iniziale, How I Met Your Father è la serie spin-off di How I Met Your Mather, in esclusiva su Disney + tramite il canale Star. Il progetto, essendo uno spin-off, vuole raccontare una nuova storia, completamente differente, ma incarnando a pieno lo stile della serie originale e con un grande collegamento dato che è già stata confermata la presenza di più o meno tutto il cast originale all’interno della serie. Andremo quindi ora ad analizzare nel complesso i 10 episodi di questa prima stagione, ma sappiate che, come ho detto prima, i confronti saranno inevitabili.
Partiamo con una piccola presentazione del primo episodio, in modo anche da identificare al meglio i nuovi protagonisti di questa nuova (si spera) lunga storia. Ovviamente si parte nel futuro dove la nostra protagonista, Sophie, ormai adulta video chiama il proprio figlio per raccontagli la storia di come ha conosciuto suo padre. Piccola precisazione, possiamo vedere fin da subito l’aspetto della nostra Sophie adulta, la quale è interpretata da Kim Cattrall ed è presente praticamente all’inizio di ogni episodio. Da qui entriamo direttamente nel vivo della narrazione, la giovane Sophie (Hilary Duff) è in procinto di andare ad un appuntamento tramite Tinder con Ian (Daniel Augustin) dopo essersi solamente sentiti per messaggio dato che Ian ha speso gli scorsi mesi in Australia. Da qui incontrerà un sacco di altri personaggi come Jesse (Chris Lowell) ed il suo migliore amico Sid (Suraj Sharma), Meredith (Leighton Meester), Hannah (Ashley Reyes), e la sua coinquilina e amica Valentina (Francia Almendàrez). Il gruppo che ne viene fuori è vario e si presta benissimo ai futuri intrecci che si andranno ovviamente a creare.

How I Met Your Father mi ha sorpreso, restando decisamente fedele allo stile originale, ma con una comicità delle volte più matura ed uno spirito decisamente più moderno, non solo nel modo di comunicare, vedi il citare “mezzi” moderni come Tinder ed Uber, ma anche nelle tempistiche, dove effettivamente Isaac Aptaker & Elizabeth Berge sono riusciti a comprimere tutti gli avvenimenti che normalmente percorrevano più di 20 episodi di How I Met Your Mother in appena 10. È questo ultimo fattore un bene? Non ne sono certo, diciamo che ha i suoi lati positivi e negativi. Da una parte lo spettatore non può fare a meno di restare incollato allo schermo per il rapido susseguirsi di avvenimenti dove i colpi di scena non mancano. Dall’altra parte 10 episodi da circa 25 minuti per episodio sono forse un po’ pochi per una Sticom nonostante si tratti della prima stagione che possiamo definirla come “sperimentale”, ma data l’eredità che si trova sulle spalle, forse gli sceneggiatori avrebbero potuto osare un po’ di più. Il nostro gruppo di amici, del resto, è ben caratterizzato nell’insieme, dove ovviamente Hilary Duff la fa da padrone in mezzo al gruppo, ma ognuno riesce perfettamente ad alternarsi tra momenti del tutto comici a situazioni dai toni decisamente più seri e sentimentali, anche se detto esplicitamente manca il Barney Stinson della situazione. Vi avevo avvertito che i paragoni sarebbero stati inevitabili.

Dal punto di vista tecnico ci troviamo di fronte ad una classicissima Situation Comedy, nulla di eccessivamente complicato è stato utilizzato nella realizzazione. Al contempo trovo favolosa la scelta di alcuni brani musicali utilizzati e citati che per chi è ormai sulla trentina cozzano perfettamente con il periodo storico e possono strappare un ulteriore sorriso di complicità da parte dello spettatore. Un punto dove le mie preoccupazioni erano particolarmente alte era il fattore fan-service, gestito magari in modo eccessivo e stucchevole, portando ad un serie improntata semplicemente nel farti dire “conosco quel posto/persona”. Invece, anche sotto questo punto di vista How I Met Your Father ha saputo sorprendermi, con una gestione di questo fattore del tutto sobria e consapevole; partendo dal fatto che dopo la palese strizzata d’occhio nel primo episodio nessun elemento conosciuto viene inserito per vari episodi, se non qualche sottilissima line di dialogo che però si apre e conclude nel giro di qualche secondo. Al contempo, possiamo dire che effettivamente gran parte del cast originale sarà presente nella serie, e non solamente i nostri 5 protagonisti di How I Met Your Mother, ma bensì anche personaggi più secondari, ma che sicuramente non vi sarete scordati.

Nel complesso possiamo quindi promuovere How I Met Your Father? La mia risposta è assolutamente sì! Portarsi dietro un’eredità così pesante da una serie che possiamo definire cult non è facile, ma devo fare i miei più sinceri complimenti ad Isaac Aptaker & Elizabeth Berge, i quali sono riusciti ad estrapolare lo spirito autentico di How I Met Your Mother e trasformarlo di qualcosa di unico ed assolutamente personale che abbraccia queste eredità, senza fare un copia e incolla, ma prendendo ispirazione per creare un ulteriore storia iconica. Oltremodo, la presenza di spessore di Hilary Duff può solamente buttare ulteriore benzina sul fuoco per attirare una fetta di pubblico più ampia che potrebbe approdare “inconsapevolmente” nella serie solamente per la sua presenza, il che non è affatto un difetto a mio parere. In conclusione, tutti i miei iniziali dubbi sono spariti, sono rimasto piacevolmente colpito dal lavoro fatto su questa serie, ed ora comincio solamente a nutrire speranze che quello visto in questa prima stagione possa solo migliorare o nel peggiore dei casi rimanere al medesimo livello che va già bene così, augurandomi di avere una seconda stagione con un numero di episodi maggiori. Vi lascio quindi con una semplice domanda: tu la conosci Sophie?
- – Un cast che convince
- – Fantastica Hilary Duff
- – Fan servicy non eccessivo
- – Solamente 10 puntate
