Uscito in esclusiva Netflix, Sonic Prime è la nuova serie animata dedicata al riccio blu più famoso dei videogiochi. Non si tratta né del primo né dell’ultimo prodotto del colosso dello streaming tratto da un videogioco, basti pensare a Cyberpunk: Edgerunners (qui trovate la nostra recensione). Pertanto, i fan non potevano che esserne entusiasti, ma allo stesso tempo c’era un po’ di scetticismo. Tuttavia, la serie di 8 episodi curata da Man of Action riesce a convincere. Volete sapere in che senso? Allora entrate nell’universo della recensione.
Un multiverso di cristallo
Sonic Prime ci propone una storia piuttosto simile a ciò a cui i videogiochi ci hanno abituato. Il Dr. Eggman tenta di combinarne un’altra delle sue, cercando di recuperare un particolare cristallo, il Paradox Prism, e Sonic e compagnia tentano di impedirglielo.

Tuttavia, succede qualcosa di inatteso: il riccio blu finisce per frantumare il cristallo, andando a creare un multiverso di versioni alternative di Green Hill, abitate da alter ego dei suoi amici. La prima è New Yoke City, una distopica città governata dal Consiglio del Caos, di cui fa parte l’Eggman di questa dimensione.

Sì, la moda del multiverso ha contaminato anche Sonic, ma l’idea è interessante e narrativamente ben gestita. Forse però poteva essere approfondita di più, anche se per una serie destinata a continuare (si chiude con un cliffhanger) ci sarà tempo di farlo in futuro. C’è da dire che in generale Sonic Prime non si scrolla di dosso i tipici canoni delle serie animate per i più piccoli, nonostante qualche tematica un po’ più complessa venga affrontata. Ad esempio, la distopia di New Yoke City e tutta la situazione dei cittadini, in particolare Nine, l’alter ego di Tails. Viene mantenuto il carisma dei personaggi e l’umorismo della serie di videogiochi, con un risultato godibilissimo e scorrevole, ma si poteva osare un po’ di più.
Velocità supersonica!
Visivamente la serie di Man of Action si dimostra colorata e vivace, però allo stesso tempo carica di velocità e adrenalina. Se l’obiettivo era di traslare tutto lo spirito dei videogiochi di Sonic su TV, il bersaglio è stato pienamente centrato. Forse si potevano aggiungere alcuni dettagli, ma molto spesso li si compensa con ottimi effetti speciali, brillanti e pirotecnici. E giusto per essere ancora più citazionisti, ci sono anche delle brevi scene realizzate in pixel art, richiamando l’epoca d’esordio del riccio blu.

Riguardo invece l’audio, Sonic Prime propone una colonna sonora tutto sommato apprezzabile e ben adatta alle situazioni. Molti degli effetti sonori sono esattamente gli stessi che abbiamo potuto ascoltare nei vari titoli della serie SEGA. Infine, il doppiaggio italiano è soddisfacente, con anche alcuni membri del cast che sono le voci ufficiali italiane nei videogiochi: Renato Novara (Sonic), Benedetta Ponticelli (Tails), Maurizio Merluzzo (Knuckles), Serena Clerici (Amy), Claudio Moneta (Shadow) e Aldo Stella (Dr. Eggman).
Commento finale

Sonic Prime è in definitiva un cartone animato leggero, scorrevole e divertente, che riesce nell’intento di traslare Sonic da videogioco a serie TV. Un prodotto che poteva osare un po’ di più, e soprattutto poteva concludersi senza generare in noi la fame per una seconda stagione. La città distopica, il mondo primitivo e infine quello piratesco ci hanno convinti sia esteticamente che narrativamente, ma adesso vorremo sapere quante altre possibili versioni di Green Hill possano esserci e come effettivamente tutto funzioni. Questo ovviamente non significa che la serie sia da buttare, anzi questi 8 episodi riescono a coinvolgere fino in fondo, specialmente se siete fan del riccio blu.

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