Chi è Black Panther?-Speciale

Il re del Wakanda è pronto ad entrare in azione!

Creato nel 1966 (qualche anno prima della nascita del famoso movimento per i diritti sociali degli afroamericani), T’Challa, questo il nome del nostro, è “figlio” di Stan Lee e Jack “King” Kirby, e vanta una prima apparizione sulla testata ammiraglia della Marvel dell’epoca: Fantastic Four, numero 52 per essere precisi.
La vita del nostro inizia nel fittizio stato africano di Wakanda, dove diecimila anni fa cadde un meteorite composto da un metallo molto particolare, il Vibranio.
Questo elemento sconosciuto ai più, possiede enormi poteri quali la capacità di assorbire e ridirigere ogni tipo d’energia, e permetterà ai Wakandesi di crescere e prosperare, sviluppando una tecnologia avanti anni luce rispetto a quella del mondo esterno.

Ma la ricchezza attira sempre chi vuole sfruttarla, e per questo il Wakanda sarà protetto non solo da alcuni dei più grandi guerrieri della storia, ma anche da una dinastia di re chiamati le Pantere Nere.
Dopo aver superato numerose prove per dimostrarne il valore, il re del Wakanda aveva così accesso ad una pianta a forma di cuore che, se ingerita, gli dona supersensi e capacità fisiche al limite dell’umano, associabili a quelle del famoso Capitan America.
Questo mix di scienza e tribalismo farà sì che nessuno, in diecimila anni di storia, riesca mai ad invadere il Wakanda e questo ci porta al giovane T’challa, figlio del re T’Chaka.
Quando il padre sarà ucciso dal criminale Ulysses Klaw, T’challa si sottoporrà alle sfide della Pantera (il titolo di re non è ereditario in Wakanda), e ne uscirà vincitore, arrivando anche a chiedere l’aiuto dei famosi Fantastici Quattro per fermare Klaw dalla sua smania di potere. E per “chiedere l’aiuto”, in realtà intendiamo “sconfiggerli tutti, da solo”. Perchè, la Pantera Nera non solo è un grande e forte combattente armato di tecnologia fantascientifica come un costume in vibranio ed un pugnale laser, ma è anche uno degli otto uomini più intelligenti del mondo.
Dopo questo primo exploit come supertizio, Pantera Nera si immischierà sempre di più negli affari Americani, tenendo però continuamente d’occhio il suo paese natio.
T’challa si unirà agli Avengers in principio per spiarli, ma in seguito sviluppando un vero senso di cameratismo con i suoi alleati, Inoltre interagirà in un modo o nell’altro con tutti i maggiori sovrani del cosiddetto mondo libero.
Ovviamente però, le vere sfide della Pantera, quelle più personali, arriveranno sempre dal natio Wakanda, paese apparentemente idilliaco, ma con molti problemi…

Non tutte le tribù del Wakanda infatti sono contente di servire la Pantera Nera, anche per motivi religiosi. Il re di Wakanda infatti, è anche il supremo sacerdote del Dio Pantera ma, nella mitologia Wakandese, esiste anche una divinità Gorilla, seguita da una particolare tribù il cui capo, M’Baku – noto come il Gorilla Bianco e in possesso di forza sovrumana – proverà più volte a spodestare il legittimo sovrano.
Altro grande nemico del Wakanda è Erik Killmonger, wakandiano costretto ad immigrare in America in tenera età, e per questo desideroso di diventare il nuovo re dello stato che lo ha abbandonato. Citiamo Erik, anche perchè è l’unico avversario che la Pantera non è mai riuscita a sconfiggere in combattimento corpo a corpo.
Per gestire al meglio il clima politico irruento del suo paese, il re inoltre possiede delle guardie del corpo chiamate Dora Milaje, provenienti da tribù diverse e che fungono anche da “mogli in prova”. La loro funzione è spesso e volentieri solo simbolica, ma è vero che una Dora Milaje di solito sa spaccare un mattone ancora prima di camminare.
E dal punto di vista degli alleati non possiamo non citare anche Shuri, la sorella di T’Challa, anch’essa genio della scienza e, dopo varie disavventure, anche regina del Wakanda e Pantera Nera.
Pantera Nera vivrà parecchie strane avventure nel corso della sua carriera, sia affrontando temi sociali come il Ku Klux Klan e l’apartheid, sia difendendo il suo paese da tiranni e assassini. Fra le sue avventure più bizzarre ricordiamo: quando trovò le misteriose rane di rame di Re Salomone, in grado di viaggiare nel tempo e che evocarono nel presente una sua versione futura dotata di poteri psichici, ma completamente folle; quando si sposò e poi divorziò dalla mutante Tempesta; quando fece il vigilante ad Hell’s Kitchen come Daredevil “supplente”; quando distrusse l’economia mondiale con una telefonata e quando diede un pugno al diavolo! La cosa più bella di scrivere di fumetti, è che tutto questo è vero.

Questo è ovviamente il bizzarro, il particolare, ma Pantera Nera è sempre stato un personaggio che, complice il suo essere un sovrano, ha da sempre qualcosa di regale, di onorevole nel suo muoversi e anche nel suo combattere. Combatte prima di tutto per il suo popolo e per il suo mondo. Molti hanno giurato di fermarlo, ma se le parole contassero come le azioni, T’challe sarebbe morto da tempo nella sua Africa. È pesante il capo di chi porta la corona, ma state attenti: T’challa aspetta solo il momento giusto per colpire. E allora i criminali dovranno sentire… gli artigli della Pantera!

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