La giustizia prende il volo!
Creato da Stan Lee e da Gene Colan, ed apparso per la prima volta su Captain America 117 del 1969, Samuel Thomas “Sam” Wilson, veniva da un famiglia che sull’aiutare gli altri ci aveva scommesso la vita: suo padre era un pastore molto amato dalla sua comunità, e sua madre era sempre presente nel volontariato nella natia Harlem. Sam, non era sempre d’accordo con i suoi, ed il razzismo subito negli anni lo aveva disilluso fino a quando, a 16 anni, suo padre non sarà ucciso cercando di fermare una rissa. Questo avvenimento porterà Sam a lanciarsi a testa bassa nel volontariato, con il desiderio di diventare un’assistente sociale, finché, due anni dopo, anche sua madre morirà per colpa di un rapinatore.

La mente di Sam si spezzerà, e trovandosi senza nulla in mano deciderà di girare il mondo. Sulla via verso il Brasile, l’aereo di Sam verrà abbattuto, ed il nostro farà naufragio sull’isola di Esilio, base segreta del criminale Teschio Rosso, che vista l’abilità atletica del ragazzo, deciderà di usarlo per un suo piano malvagio: usando un artefatto chiamato Cubo Cosmico, in grado di manipolare la realtà, il Teschio impianterà nella testa di Sam una serie di falsi ricordi, che gli facevano credere di essere stato un criminale chiamato “Snap Wilson”, e donandogli il superpotere di poter comunicare con i volatili di qualunque tipo, creando anche un fortissimo legame psichico con un falco molto intelligente chiamato Redwing.
Nei piani (obiettivamente contorti del teschio) Sam sarebbe stato il partner perfetto per il suo arcinemico Steve Rogers alias Capitan America (che si trovava su Esilio in missione), e la sua personalità e la sua bontà sarebbero state un’esca perfetta. Appena Sam e Cap fossero diventati amici, il Teschio avrebbe liberato Snap, che avrebbe così tradito il Capitano. Il suo piano andrà però in fumo quando Capitan America riuscirà a liberare l’amico dal condizionamento.
Tornato in America, Sam prenderà il nome di Falcon, e grazie ad un nuovo costume ideato dal collega Pantera Nera otterrà il potere del volo, che userà per accompagnare Capitan America in numerose avventure, affiancando al lavoro da supereroe la carriera di assistente sociale.

Sempre focalizzato sui suoi obbiettivi, e a tratti testa calda (complice anche il lavaggio del cervello del Teschio, che ogni tanto tornava a galla, facendo riemergere “Snap”), Falcon sarà sempre saldo nei suoi principi, arrivando anche a lasciare il prestigioso gruppo degli Avengers quando scoprirà che il governo lo aveva arruolato nel team solo per riempiere una quota di afroamericani all’interno dello schieramento.
Nel frattempo i suoi poteri aumentavano ed il nostro scopriva così di essere ormai in grado non solo di comunicare con i volatili e di “vedere” attraverso i loro occhi, ma anche di controllarli telepaticamente, abilità che, sebbene meno esagerata di altri dei suoi colleghi, si rivelerà spesso e volentieri cruciale in più di una missione.
Negli anni, Falcon ricoprirà molti ruoli all’interno della comunità supereroistica, ottenendo sempre più rispetto ed ammirazione, diventando anche un mentore ed esempio per molti eroi più giovani. Nel frattempo migliorerà ulteriormente la sua forma fisica e il suo arsenale, sfoggiando tutta una serie di nuovi esoscheletri volanti sempre più tecnologici e compatti.
Il nostro tornerà poi negli Avengers a più riprese, partecipando anche ad alcune missioni cruciali come combattere nuovamente il Teschio Rosso in un altro dei suoi piani diabolici. Questa volta il piano consisteva nell’infiltrarsi nel governo statutintense con il nome di Dell Rusk, e farsi eleggere ministro della difesa degli Stati Uniti.

In tutto questo però, la lealtà di Falcon era sempre legata a doppio filo con quella di Capitan America, che il nostro seguirà in numerose avventure, come in una sanguinosa guerra civile fra supereroi, che culminerà proprio con la morte della sentinella della Libertà.
Ma, come molti di voi ormai sapranno, la morte nei fumetti di supereroi è più una porta girevole che una sentenza definitiva, e dopo qualche tempo Steve tornerà in vita… solo per invecchiare a velocità smisurata e dimostrare quasi 90 anni.
Non potendo servire il paese in questo stato, il Capitano deciderà di lasciare lo scudo a Sam, che diventerà così il nuovo Capitan America a livello ufficiale (negli anni infatti il nostro aveva già indossato il costume in alcune occasioni d’emergenza).
Inoltre, proprio mentre Sam si faceva chiamare Capitano, il giovane Joaquin Torres veniva geneticamente modificato per diventare un ibrido uomo/falco, che prenderà su di se il nom-de-guerre Falcon, tenendo alta anche l’eredità del figlio di mamma Wilson.

In principio l’opinione pubblica non sarà entusiasta di un nuovo Capitan America, ma in poco tempo il vecchio San saprà dimostrare tutte le sue abilità sia come eroe, sia come leader, arrivando anche a diventare lo stratega di una nuova formazione di Avengers fatta di vecchie e nuove glorie del mondo Marvel, dimostrandosi cruciale contro un’alieno che sembrava indistruttibile… ma la cui razza si era evoluta dagli uccelli e non dai mammiferi, rendendolo vulnerabile ai poteri di Sam.
Di recente, il nostro ha smesso i panni di Capitan America per ritornare a vestire quelli di Falcon, ma poco conta la maschera, quello che conta è che come la sua famiglia prima di lui, Falcon sull’aiutare il prossimo al massimo delle sue possibilità, ci ha scommesso la vita. E chiunque si metta sulla sua strada, deve sapere che tornerà a casa con le penne piuttosto arruffate.