La Giustizia è un piatto che va servito freddo!
Quando nasce un personaggio nel fumetto seriale, i suoi creatori hanno spesso un grande desiderio: che la sua vita sia il più longeva possibile. Nel caso del nostro James Buchanan “Bucky” Barnes il desiderio dei suoi due creatori, Joe Simon e Jack “King” Kirby, possiamo dire che si sia avverato, anche se questa longevità non è arrivata nel modo più semplice.
Quando il nostro fu creato (nel 1940 per apparire per la prima su “Capitan America 1”), l’idea alla base del personaggio era piuttosto semplice: siamo nella Seconda Guerra Mondiale e Bucky è un orfano che bazzica agendo un po’ da mascotte per un anonimo campo militare, che funge da base segreta per il super-soldato Capitan America. Un giorno, Bucky soprenderà per caso Steve Rogers, un soldato all’apparenza timido e sempliciotto cambiarsi proprio nel leggendario costume della sentinella della libertà, e verrà così arruolato dal Capitano come sua fidata spalla nella lotta contro i nazisti, i sabotatori e le quinte colonne.

Ma, negli anni ci verrà rivelato che questa storia era in realtà tutta una farsa, una voce messa in giro dal governo degli stati uniti per accrescere la leggenda di Capitan America, le cose in realtà erano andate in modo molto diverso: Bucky non era solo una mascotte, ma era in realtà un superagente segreto dal grande cinismo, addestrato appositamente per compiere le missioni che Capitan America non avrebbe potuto portare a termine, come sabotaggi, uccisioni clandestine e molto altro.
L’unica verità in ambo le versioni della storia, e che sebbene fra James e Steve ci fossero non poche differenze, il duo divenne in poco tempo inseparabile, unito da un’amicizia solidissima, che nulla avrebbe potuto fermare.
Nulla ad eccezione del Barone Zemo, uno dei più grandi scienziati e gerarchi nazisti, che riuscirà a sconfiggere Capitan America e Bucky, e a legarli ad un drone sperimentale carico di esplosivo.

Durante il volo, Steve riuscirà a liberarsi in volo, e proverà a salvare Bucky, che sarà però coinvolto in un’esplosione che catapulterà ambedue i soldati verso il loro destino: Steve si perderà nelle acque gelide dell’artico, dove cadrà in animazione sospesa fino ai giorni nostri, mentre Bucky sarà ripescato da un sottomarino russo. L’esplosione inoltre non aveva lasciato James illeso, con il nostro che aveva perso un braccio, ma i suoi salvatori risolveranno questo suo problema dotandolo di un’avanzatissima protesi robotica, chiedendo come pagamento i suoi servigi come assassino.
Bucky sarà così sottoposto ad un severo regime di lavaggio del cervello e di addestramento militare che lo trasformerà in uno dei più grandi assassini del mondo, un’arma così preziosa che i russi usavano solo in caso di estrema necessità, e che trattavano con estrema cura: dopo ogni missione infatti, Bucky, che ora aveva preso il nome di “Soldato d’Inverno”, o “Winter Soldier”, veniva rinchiuso in una caspsula criogenica che ne rallentava l’invecchiamento, pronto ad essere scatenato di nuovo alla bisogna dei suoi sinistri carcerieri. Citiamo anche che, in uno dei suoi periodi “Scongelati”, Bucky sarà anche addestratore al soldo del KGB, e sarà uno dei maestri del più grande Super-Soldato russo, Natasha Romanoff alias la Vedova Nera, con la quale inizierà una breve relazione.

Arrivato nel nostro presente, il Soldato d’Inverno riceverà una nuova missione: uccidere il supernazista Teschio Rosso, che in quel periodo era venuto in contatto con un’arma potentissima chiamata il Cubo Cosmico, un oggetto in grado di riscrivere letteralmente la realtà. Questa missione, metterà il Soldato contro il suo vecchio alleato Capitan America, che userà il cubo per ridare al suo fratello perduto tutti i suoi ricordi, liberando Bucky dalla schiavitù, e riportandolo dalla parte degli angeli. La toccante riunone fra i due amici non durerà però moltissimo, visto che le forze del Teschio Rosso, dopo una sanguinosa guerra civile fra supereroi, arriveranno a fare l’impossibile, uccidendo Capitan America stesso.

Per onorare la memoria di Steve, James deciderà di diventare il nuovo Capitan America, indossando una nuova versione del celebre costume, e portando in battaglia una pistola ed un pugnale, visto che al contrario dell’originale, questo Capitan America non poteva contare sui poteri del Super-Soldato, ma solo sulle sue abilità di combattente, e sul suo braccio robotico.
Come Capitan America, Bucky vivrà numerose avventure e diventerà anche un pilastro della comunità supereroistica, che arriverà ad ammirarlo e a rispettarlo, si unirà inoltre ai famosi Avengers, combatterà invasioni aliene, cospirazioni, ed il governo stesso, ma ne uscirà sempre a testa alta.

Durante uno scontro contro alcune divinità norrene, Bucky perderà apparentemente la vita, e sarà salvato solo dall’iniezione di una speciale formula chimica chiamata “formula dell’infinito”, sorella di quella del super-soldato, che rallenta l’invecchiamento di chiunque vi venga in contatto.
Approfittando della sua morte apparente, Bucky tornerà alla sua identità di Soldato d’Inverno, grazie alla quale tornerà ad occuparsi di missioni “black ops”, ricominciando la sua relazione con la Vedova Nera, ed arrivando anche a guidare in battaglia il gruppo di criminali redenti, noti come Thunderbolts, gruppo che venne fondato, con grande ironia, dal figlio dello stesso Barone Zemo che lo legò alla bomba molti anni prima.

Negli anni, Bucky è stato molte cose, una spalla come Robin, un grande lutto per Capitan America che si incolpava per non esser riuscito a salvarlo, ma solo di recente è riuscito ad essere un personaggio vero e proprio, fatto di luci ed ombre, un uomo fuori dal tempo, che prova ogni giorno a combattere, per un futuro migliore.