Dal New Jersey con furore!
Da quando Stan Lee pronunciò l’ormai celebre frase “Supereroi? Come sapete ce ne sono un soldo la dozzina!” su Amazing Fantasy 15, prima uscita pubblica di Spider-Man, la Marvel Comics ha sempre provato a ricatturare quel genio in bottiglia che era il supereroe adolescente, quell’idea che sembrava un azzardo, ma che si rivelerà negli anni una delle idee più interessanti ed innovative del medium.
E così, nel corso dei decenni, abbiamo visto veramente dozzine di ragazzi e ragazze provare ad indossare il mantello dell’eroe, ma solo in pochi sono riusciti a spiccare fra la folla della concorrenza. Oggi parliamo proprio di uno di questi personaggi ben riusciti: Kamala Khan!

Creata da uno scambio di idee fra gli editor Sana Amat e Stephen Wacker, studiata da Jamie McKelvie e sviluppata per il fumetto da G. Willow Wilson (testi) ed Adrian Alphona (disegni), la nostra eroina ha un’origine al contempo normalissima e molto complessa.
Agli occhi di uno spettatore casuale, Kamala è una ragazzina come tante: abita a Jersey City nel New Jersey, quindi vicinissima alla grande città di new York, vive con i suoi genitori ed il fratello, tutti molto legati alla loro identità pakistana, va a scuola ed adora in modo spropositato i supereroi, specialmente Carol Danvers, alias Capitan Marvel.
Oltre però ad essere una ragazza come tante altre, nel DNA di Kamala si nasconde un segreto, un gene latente della razza degli Inumani, un esperimento genetico degli alieni Kree creato molti millenni prima.
Gli Inumani sono uguali ai “normali” esseri umani ma, se sottoposti ad un trattamento a base di un gas speciale chiamato “Nebbia Terrigena”, possono mutare e sviluppare favolosi poteri superumani.
Per anni gli Inumani avevano vissuto una vita nascosta ed isolata dal mondo, ma quando il criminale cosmico Thanos deciderà di attaccarli, i nostri superuomini non avranno altra scelta che provare ad aumentare il loro numero, rilasciando le nebbie terrigine su tutto il pianeta.

Kamala si troverà per caso colpita da questi fumi tecnologici, e subirà così la sua mutazione: dove prima stava una semplice ragazza, ora c’è una mutaforma molto particolare.
La nostra infatti può non solo cambiare forma ed aspetto, ma può anche allungare e deformare ogni parte del suo corpo, riuscendo così ad esempio a concentrare una grande massa in una mano per creare un pugno gigante, oppure allungare gli arti e colpire i nemici a distanza. Inoltre, questa sua particolare struttura cellulare le permette anche di rigenerare le sue ferite molto velocemente. L’inghippo sta nel fatto che se la nostra si sta curando, non può usare i suoi poteri mutaforma e viceversa.
Sconvolta dalla trasformazione, Kamala deciderà che era giunto il momento di lanciarsi nel mondo che aveva sognato per anni, ed ispiratasi alla precedente identità di Carol Danvers, deciderà di combattere il male con il nome di Ms Marvel. Ovviamente questo le causerà alcuni problemi, non solo con la sua famiglia alla quale la nostra aveva tenuta segreta la trasformazione, ma anche alla sua vita privata che inizierà a diventare un vortice di eventi complessi e bizzarri.
In poco tempo, anche grazie al suo amico Bruno Carelli, genio della tecnologia e a conoscenza del suo segreto (e che inoltre ha una bella cotta per Kamala), la nuova Ms. Marvel inzierà ad essere conosciuta per tutta Jersey City, affrontando varie minaccie come un clone a forma di parrocchetto di Thomas Edison, un Inumano rivale, un programma per computer malvagio e molti altri cattivi più o meno pittoreschi.
Il tutto senza dimenticare una buona dose di dramma adolescenziale, di patemi di cuori e di domande che Kamala arriverà a porsi, arrivando per un periodo anche a tornare nel natio Pakistan per ritrovare se stessa.

Gli exlploit della nostra però non passeranno inosservati, e durante un periodo di rinascita degli eroi, alla nostra sarà anche chiesto di entrare nei potenti Avengers (o Vendicatori se siete dei nostalgici), in una formazione del gruppo formata da vecchie glorie e giovani promesse.
Dopo varie peripezie però, Kamala e tutta la parte “Giovane” della squadra, deciderà di fondare un nuovo gruppo che non fosse solo un team di supereroi, ma un vero e proprio movimento giovanile chiamato “I Champions”.
Proprio grazie ai Champions, Kamal riuscirà a crescere nel suo ruolo di leader naturale, e forgerà rapporti molto importanti con gli altri membri del gruppo, diventando anche molto amica dello Spider-Man più giovane, Miles Morales.
Nel corso della sua storia, Kamala ne ha viste davvero tante, ma, nel parere di chi scrive, poche volte si è visto un personaggio crescere con una tale naturalezza e leggerezza, in un vero fumetto scritto per lettori adolescenti e non, fatto in vero e proprio stile Marvel.
Sebbene Kamala abbia solo sette anni di vita editoriale, si è rivelata essere un personaggio con un grande potenziale, e siamo pronti a vederla fiorire ancora di più, e lanciarsi in nuove ed appassionanti avventure.