Chi è la Doom Patrol?-Speciale

Raccogliendo i nostri pezzi, ci rafforziamo

Nel 1963, l’antologico Dc comics My Greatest Adventure stava per entrare ufficialmente nel mondo dei supereroi cambiando del tutto il suo sommario; per questo la casa editrice chiederà allo scrittore Arnold Drake di inventare qualcosa di nuovo per rendere la testata interessante. Con l’aiuto dello scrittore Bob Haney e del disegnatore nostro connazionale Bruno Premiani, Drake inventerà due personaggi: il primo era Cliff Steele, un pilota di auto da corsa il cui corpo veniva distrutto in un incidente d’auto. Il suo cervello però veniva salvato e messo in un corpo robotico, dando vita così al potente Automaton.
Il secondo personaggio creato fu ElastiGirl, alias Rita Farr un’attrice di film di serie B che era stata esposta ad un gas sperimentale che le dava il potere di manipolare il suo corpo come fosse fatto di plastilina, con l’unico problema che se avesse perso la concentrazione anche solo per un attimo, la nostra si sarebbe trasformata in un mucchio di plasma informe.
Bob Haney arriverà così in scivolata, aggiungendo due personaggi all’avventura: Larry Trainor, pilota di jet che, colpito da misteriose radiazioni otterrà il potere di separare dal suo corpo un alter-ego di energia negativa in grado di volare e di lanciare raggi, che lasciava però il corpo fisico di Larry senza difese per un intero minuto. Inoltre, il nostro era radioattivo a livelli estremamente pericolosi, e quindi era costretto ad indossare delle bende sperimentali su tutto il suo corpo.

L’ultimo tassello di questo bizzarro gruppo di personaggi era Niles Caulder, detto il Capo, uno dei più grandi geni che il mondo avesse mai conosciuto, confinato su una sedia a rotelle dopo un incidente di laboratorio.
Sarà proprio Caulder a motivare i tre bizzarri eroi a non lasciarsi travolgere dalla sfortuna delle loro vite, e ad usare i loro nuovi poteri per salvare il mondo, dando vita così alla Doom Patrol!
I più attenti di voi, potrebbero però dire che in effetti un gruppo di personaggi non troppo fortunati, odiati dal mondo per la loro diversita e guidati da un genio in carrozzella sembrino in effetti molto simili agli X-men. Ed in effetti tutto questo è vero, e sebbene gli X-men fecero il loro debutto qualche mese dopo la Doom Patrol, chi dice che uno ha copiato l’altro di solito non conosce molto bene il processo di creazione dei fumetti, che non avviene sempre in tempi troppo brevi. Quindi, se la Doom Patrol abbia creato gli X-men, o viceversa, è in realtà uno di quei casi di storie molto simili l’una con l’altra, che nei fumetti accade più spesso di quanto crediate, senza nessuna ombra di plagio.
Detto ciò, la Doom Patrol sarà un moderato successo. Le storie di questi eroi con superproblemi si riveleranno un quasi unicum nella Dc (il gruppo era stato preceduto dall’eroe Metamorpho, che aveva una premessa simile, ed aveva debuttato un anno prima, sempre scritto da Haney), e i fan erano molto contenti di osservare le stranissime avventure dei nostri eroi, che affrontavano nemici ai limiti dell’impossibile come un cervello dentro una giara e il suo amante, un gorilla sapiente con l’accento francese. Ve lo giuro.

Nel frattempo, Automaton aveva cambiato nome in Robotman, e la serie sembrava però non avere più il seguito iniziale; così, nel penultimo numero della loro serie, la Doom Patrol morirà, per salvare un piccolo villaggio di pescatori. Per i curiosi l’ultimo numero, sarà composto da una ristampa di una vecchia storia del gruppo. Fatto sta, che il fascino della Doom Patrol non era passato inosservato a molti scrittori, che proveranno a rilanciare il gruppo in vari modi, dapprima provando a trasformare il tutto in un classico fumetto di supereroi, poi in un classico fumetto di supereroi ma con protagonisti dei ragazzetti (E Robotman, unica costante nel folle mondo della Doom Patrol), poi in uno dei fumetti più sperimentali degli ultimi anni, che aggiungerà ai nostri protagonisti Crazy Jane, una donna con personalità multiple, alcune dotate di superpoteri, Danny la strada, una senziente transessuale in grado di teletraspotarsi, ma soprattutto, Flex Mentallo, un uomo con dei muscoli così definiti, ma così definiti, che ogni volta che vengono flessi, modifcano la realtà stessa. Flex Mentallo, otterrà poi anche una miniserie in quattro numeri che, ad oggi, è il mio fumetto preferito di sempre. Quindi forse sono di parte, ma se avete Flex Mentallo, siete di parte anche voi.

Per un po’ la Doom Patrol sarà pubblicata sotto l’etichetta Vertigo, creata dalla Dc per i lettori adulti, per poi tornare nel suo normale universo, dove in molti hanno provato a rilanciarla, cercando di ricatturare quel fulmine in bottiglia composto dalla genialità della prima serie.
In pochi ci sono riusciti, anche se il rilancio più recente, ad opera di Gerard Way, è in effetti una lettera d’amore a tutto quello che la Doom Patrol rappresenta: l’idea che non importa quanto strano tu possa pensare di essere perchè ci sarà sempre qualcuno che ti accetterà come se fossi un membro della famiglia.
Famiglia, che poi è anche quella di tutti i fan della Doom Patrol. Perchè una volta che la capisci e che la fai tua, te ne innamori e non puoi più farne a meno.

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