Il potere del lampo!
Il vostro Giova di fiducia (io) ha un feticismo tutto particolare: quello per le parole. Anche questo è un motivo per cui scrivo di fumetti. Perchè, è vero, il fumetto è ugual parte disegno e parole, ma questa fusione ha un potere particolare, che è quello di dare più forza alla sua controparte, trasformando un foglio di carta in qualcosa di più, qualcosa di iconico. Qualcosa che per anni sarà il più grande supereroe del suo tempo e che, col passare degli anni, ha forse perso un po’ di smalto ma non una singola oncia della sua magia.
Oggi parliamo di Capitan Marvel, alias Shazam, e del perchè, per definirlo, possa esistere una sola parola.
Ma chi è Capitan Marvel/Shazam? Il nostro è Billy Batson, orfano che vive a Fawcett City e che è apparso per la prima volta su “Whiz Comics 2” del 1940, su testi di Bill Parker e disegni di CC Beck. L’idea originale per il fumetto era quella di un gruppo di sei eroi, ognuno con superpoteri diversi, legati ad una singola entità mitologica. Ma siccome la concorrenza era Superman, Bill e CC verranno spinti a trasformare questo concetto in qualcosa di nuovo: un eroe solo, col potere di sei altri grandi eroi del mito.
E così, Billy viene convocato da un vecchio mago chiamato Shazam, dotato di enormi poteri ma con poco tempo da vivere. Dopo aver protetto l’umanità per secoli, il mago cerca un successore, un nuovo campione per l’umanità. E questa scelta ricade su Billy che, una volta pronunciato il nome del suo benefattore, ottiene la saggezza di Salomone, la forza di Herakles, la resistenza di Atlante, il potere di Zeus, il coraggio di Achille e la velocità di Mercurio. Esatto, la parola magica ed il nome del mago è un acronimo. E già qui sono in brodo di giuggiole, ma mi devo trattenere.
Con questi poteri il corpo di Billy cambia e si tramuta in una versione adulta di se stesso, che prenderà il nome di Capitan Marvel.

Il simbolismo del bimbo che diventa adulto (peraltro con superpoteri) pronunciando una parola magica, è già disarmante. Ci si può leggere il fatto di non perdere mai l’innocenza dell’infanzia, ci si può leggere che anche chi è piccolo ha dentro di se un potere fuori da ogni schema, ma c’è anche un lato particolare, che non tutti ricordano. Vedete, nelle prime storie, Billy e Capitan Marvel erano due persone separate. Billy era solo il veicolo per la magia del mago, non aveva molto controllo su quello che il capitano faceva o pensava. Il nostro usava la sua astuzia e la sua abilità per affrontare una situazione, preparando la scena per la grande entrata di Capitan Marvel. Certo, il supertizio vestito di rosso era la star, ma il contributo di Billy alle storie era cruciale. Avere il potere di evocare un personaggio chiamato “il mortale più potente della Terra” è una bella responsabilità, e vuol dire spesso e volentieri mettersi in pericolo in prima persona, non essendo immune ai proiettili.
E, in tutto questo, tutte le volte che nelle storie vedevamo una foto del padre di Billy, il nostro aveva una bizzarra somiglianza con il Capitano. Come d’altronde il mago Shazam sembrava proprio una versione anziana del giovane Batson.
Cosa c’entra? Beh, da un lato, c’è il fatto che agli occhi di un bimbo le persone più potenti della Terra siano i suoi genitori, dall’altro, un mistero tutto sommato interessante.
Ma, siamo qui per parlare della parola “campione”. Il “campione” è qualcuno che tiene il campo, qualcuno di così forte che può combattere per chi non può, ma è anche chi combatte per una singola nobile causa.
Ecco, dopo anni di storie, ci verrà rivelato che anche il mago da giovane era un supereroe, chiamato proprio “il Campione”, e che prima di Billy, il nostro aveva già provato a dare il suo potere ad un altro personaggio. Theth Adam era un uomo nobile che mille anni prima del nostro anno zero, venne scelto come recipiente del potere degli dei (egizi), e come campione dell’umanità.
La scelta del mago si rivelerà saggia per un certo periodo, ma dopo molti anni di servizio, Mighty Adam, questo il nome da eroe di Theth, sarà corrotto e si darà ad una vita di crimine, solo per essere bandito dal nostro mondo dal mago Shazam.
Questo errore porterà il mago ad autopunirsi, e cercare per quasi duemila anni un sostituto adatto a ricevere un potere così grande.

Tecnicamente infatti, chi possiede il potere di Shazam ha una forza quasi illimitata, tanto da ricevere il titolo di “Mortale più potente della Terra”. Un potere tale da poter combattere, sebbene per poco, con lo Spettro, ovvero l’incarnazione della letterale ira di Dio.
E da un punto di vista del nostro mondo, il merito di questo potere è Superman. Anche all’occhio inesperto, il buon Capitano sembra un personaggio ispirato all’uomo d’acciaio, ed in effetti il mandato editoriale era quello, ma forse non tutti sanno che quando usciva nelle edicole, ogni numero del capitano vendeva un milione di copie a numero, spingendo gli autori delle storie di Superman a fare sempre si più col loro personaggio, e quelli di Capitan Marvel a fare lo stesso, in una sorta di gara cosmica, dove chi vinceva erano solo i lettori, che potevano osservare storie sempre più fantastiche, con protagonisti due dei più grandi eroi che la storia ricordi.
Ai lettori di oggi, che in questo momento Clark Kent e Billy Baston siano amici non dice granchè, ma ad un lettore anni 40 sarebbe esplosa la testa al solo vederlo. E, anche nel canone delle storie, Superman rispetta Capitan Marvel, perchè il nostro eroe in rosso, è qualcosa che Superman non è.
Perchè, sebbene Superman sia la speranza per un futuro migliore… Capitan Marvel lo era da molto prima. Mi spiego meglio. Superman ha una sua versione femminile, un nemico scienziato calvo e alcuni animali con i superpoteri. Capitan Marvel aveva tutte queste cose, molto prima. Questo perchè Otto Binder, uno dei più grandi scrittori di fumetti che la storia ricordi, si farà le ossa sulla serie del Capitano, e dopo la sua chiusura sarà assunto dalla Dc comics, dove porterà i suoi talenti su Superman. E dove leggete talenti, in realtà leggete “tutto quello che funzionava su Capitan Marvel”. C’era comunque qualche differenza: Capitan Marvel ha due aiutanti nella lotta al crimine (occhei, sette/otto, ma per questo articolo diciamo due) il suo miglior amico Freddy e sua sorella Mary. Entrambi, ottengono superpoteri pronunciando parole magiche (Capitan Marvel e Shazam, rispettivamente), ma questi poteri, spesso e volentieri, derivano da una sola fonte.

E questo vuol dire, che quando tutti e tre i membri della famiglia Marvel sono attivi, ognuno di loro è forte solo un terzo di quanto lo sia in potenza.
Certo, un terzo di un potere infinito, è sempre infinito, ma chi, se avesse un potere così grande, deciderebbe di cederlo, volontariamente? Chi, se dotato della capacità di volare dal destino, sapendo di non essere invincibile si lancerebbe nel pericolo ogni giorno? Da un lato, Billy Batson, un ragazzino che crede davvero che la differenza si faccia ispirando le persone, e dall’altro, Freddy e Mary che da lui sono davvero ispirati. E non ho neanche parlato di altri comparimari della serie, perchè sono molti, ed ognuno speciale a modo suo, ma non posso esimermi dal parlare di Rosso Boccalarga (Tawky Tawny in originale), un tigre sapiente, vestita col farfallino. Ecco, nella sua prima storia, Rosso era un antagonista del capitano, che da quest’ultimo viene redento.
Ed ora, negli anni abbiamo visto più e più versioni della nostra tigre parlante preferita, l’abbiamo visto essere un ifrit, l’abbiamo visto essere un mago, ma quello che conta, alla fine della fiera, è che abbiamo una tigre, un predatore, un animale comunque pericoloso, che, ispirata da Capitan Marvel, decide di combattere per il bene. Parliamo di una tigre (un animale molto più potente di un uomo normale), ma i nemici di Capitan Marvel, sono molto più che umani, sono spesso esseri potentissimi. E questo secondo voi ferma Rosso? Assolutamente no. Una volta, Rosso ha ucciso un dio. Giusto per capirci…
Quindi, Cap riesce a dare forza, letteralmente, non solo a chi gli è vicino, ma anche alle cosa che più gli è in antitesi.
E, parlando di antitesi, il più grande nemico del Capitano, per molti è Thaddeus Sivana, il folle scienziato pelato, per altri è il già citato Black Adam, la versione malvagia del nostro.
Ma, se chiedete a me, il vero nemico di Cap, la sua vera nemesi, è Mister Mind. Il verme venusiano che controlla le menti. Da un lato il mortale più potente della Terra. Dall’altro, un verme. Un verme così malvagio da aver ucciso più di 100mila esseri senziente, un verme con poteri così grandi da poter controllare un’intera legione di criminali. Un verme che è il campione del male stesso, perchè funziona in modo simile ma speculare. Mr Mind combatte per una causa, non certo nobile, e invece che combattere in prima persona, usa gli altri come pedine. Il fatto che poi sia un verme è un simbolismo fortissimo, un animale piccolo e viscido, che spesso finge di essere qualcosa di più grande di quello che non sia. In altre parole, un bullo.

Nelle storie più recenti, Billy ed il Capitano non sono due personaggi diversi, ma quest’ultimo è solo un corpo potenziato che Billy “indossa”, che possiede però il vantaggio di avere la saggezza di Salomone. Billy è anche più vecchio, nelle storie originale aveva fra i dieci ed i dodici anni, nelle storie moderne il nostro ne ha fra i quattordici ed i sedici. Il senso di “ognuno fa la sua parte in quello che può” si è un pelo perso, ma il senso di “Campione” invece no.
Billy resta (anzi, forse lo diventa anche di più) un vero e proprio campione dell’universo Dc, un eroe così potente da poter sfidare Superman, ed anche vincere vista la vulnerabilità dell’azzurrone alla magia, e di sconfiggere (con un piccolo aiuto) il diavolo stesso, usando un’arma potentissima: il sacrificio.
Forse vi sembrerà strano, ma fino dagli anni 40, il Capitano non vinceva sempre le sue sfide perchè era forte. Certo, il nostro sbadigliava di fronte ai piccoli criminali che cercavano di prenderlo a pugni, ma spesso, dovendo affrontare nemici onnipotenti o quasi, il più grande potere del nostro, era la sua incomparabile astuzia. Un astuzia, saggia, ma creativa. Come quella di un adulto, e di un bambino. E questo ci porta al finale del nostro ragionamento.
Billy, è il campione dell’umanità, sono solo perchè è stato scelto per combattere per chi non ce la fa. Non solo perchè combatte per il bene. Ma anche perchè, rappresenta il nostro mondo tutto. Bambino, adulto, supereroe. Billy è un campione, inteso come la piccola quantità di un qualcosa, che serve a far conoscere il prodotto intero. Un campione dell’umanità che ci mostra come ogni adulto sia in realtà quello che ha costruito in potenza il bambino dentro, e con poteri straordinari che gli fanno creare il suo futuro stesso. Non è un caso che il numero tre sia ricorrente nella nostra cultura. Inizio, metà, fine. I componenti della storia più classica, che è la storia di Billy. Un ragazzo scelto per le sue qualità, che combatte il male. Billy è la quintessenza dell’eroe magico, del prescelto dei libri fantasy, con ovviamente quella patina di supereroismo che non fa mai male.
Un personaggio così forte, e così ben studiato, che fa delle parole la sua arma più forte.
La parola magica che lo trasforma, il fatto che la sua prima opzione sia sempre il dialogo e non la forza, e la parola che lo definisce.
Pensiero, azione, modo di essere.

Capitan Marvel, o Shazam, se siete lettori moderni, rappresenta moltissime cose perchè è fondamentalmente una delle idee più furbe nella storia dei fumetti.
Certo, come tutti i personaggi dei comics il nostro si è evoluto in vari modi più o meno apprezzabili, ma il concetto base, quello della parola magica, che trasforma il bimbo in adulto e in supereroe non è mai cambiato. E ritorniamo così all’inizio, quando dicevamo che forse il mago era solo Billy da adulto. E quindi… beh, quindi la parola magica siamo noi stessi. Siamo la nostra versione idealizzata, quella che possiede un potere esplosivo che possiamo liberare solo credendoci e solo facendo del bene. In una storia, quando chiedono a Billy quali siano i suoi poteri lui dice “Volo, sono forte e saggio”. Poteri tutto sommato semplici, nel grande schema della narrazione di supertizi. Ci si dimentica però il potere più grande di Billy che è il non mollare mai e fare sempre qualcosa per gli altri. Perchè tutte le volte che il nostro dice la sua parola magica, non diventa un eroe. Diventa un campione. Il nostro. E anche noi possiamo provare ad essere come lui.