Cinque realtà editoriali indipendenti da tenere d’occhio-Speciale

Andiamo oltre i nostri orizzonti!

l campanilismo è una brutta bestia. Pensateci: quante volte ci siamo trovati a privarci di qualche prodotto artistico basandoci solo sulla sua provenienza? Un film francese magari non ci entusiasma come un blockbuster americano, un manicaretto portoghese non può battere per le nostre papille gustative il dolce sapore del sushi, e un fumetto italiano non può reggere il confronto con le grandi produzioni internazionali. Certo, a volte vale anche il contrario e ai difensori del fumetto nostrano diciamo da subito di non preoccuparsi… perchè siamo dalla loro parte.
Di recente infatti, ci siamo recati in visita stampa a Cartoomics, la fiera del fumetto di Milano, scoprendo con piacere che la manifestazione dava parecchio spazio a piccole e medie realtà di case editrici indipendenti ad autoproduzioni di ogni sorta, una mossa che non abbiamo potuto fare a meno di apprezzare.
Ma sappiamo fin troppo bene quanto sia difficile districarsi fra questa o quella realtà, quando le opzioni sono molte, e abbiamo quindi deciso di darvi una mano parlando di cinque realtà a fumetti che, a nostro modo di vedere, meritano di essere seguite. 
Non si tratta di una top 5 perchè non esiste un vero e proprio ordine. Si tratta semplicemente di voler mettere in luce alcune delle realtà artigiane più interessanti nella scena nostrana.
Ora però bando alle ciance ed andiamo a presentarveli!

Cyrano Comics:

Natia di Verona, la Cyrano Comics nasce nel 2008 da un gruppo di appassionati del fumetto che ha naso per qualità.
Il progetto ha un catalogo molto vasto, che va dai libri per ragazzi ai manga in salsa italiana, passando anche per la fantascienza ucronica e Steampunk.
Essendo un collettivo, è facile trovare una grossa varietà di artisti e stili diversi nelle pubblicazioni Cyrano, passando dal disegnatore con uno stile più cartoonesco, fino a quello con grandi influenze orientali.
Ovviamente con un catalogo così vasto, la cosa più furba da fare, è consigliarvi un singolo fumetto da cui iniziare. La mia scelta ricade così sulle avventure fantascientifiche dei uno dei più famosi concittadini del collettivo, Emilio Salgari.
Nell’albo “Emilio Salgari e l’acqua portentosa” infatti, vedremo il famoso scrittore alle prese con un mistero sovrannaturale, accompagnando un altro grande della storia, il Cowboy Buffalo Bill, in un avventura che racchiude più misteri ed azione di quanto possiate immaginare.
Un esperimento davvero interessante. L’idea di usare personaggi reali per creare le nostre storie, è un qualcosa che è stato fatto più e più volte, ma devo dire che, quando è fatto con passione vera, e non come mera mossa commerciale, il tutto si vede.
E non si può non vedere la passione, e l’interesse della Cyrano in questo progetto. Insomma, sono anche andati a ricercare fatti reali sul personaggio, e davvero, saresti sorpresi da quanti professionisti usano Wikipedia e basta per fare le loro ricerche sul tema. Quindi, un grande applauso agli autori per aver fatto bene il loro lavoro.
A livello di sceneggiatura, ho trovato l’albo molto godibile, forse gestiti con un pelo di velocità di troppo, ma l’idea di base, e le sue varie ramificazioni sono molto interessanti, e si prestano anche per un bel futuro di storie.

Midian Comics

Realtà creata da Pietro Gandolfi e Mauro Corradini, Midian è, in modo molto semplice, un etichetta di fumetto Horror.
Ma, attenzione, non horror moderno, horror nel senso più classico della parola, quell’oscuro terrore che da il soprannaturale, quella sensazione di agonia che ci prende quando ci svegliamo di soprassalto la notte, e sentiamo di essere osservati da qualcuno.
Se già conoscete la casa editrice, forse avreste preferito una diversa analogia, basata sul rumore, ma lasciamo qualche sopresa ai nuovi lettori.
Parlando di influenze, la Midian deve molto non solo ai grandi dell’orrore, ma anche all’immaginario del fumetto indipendente anni 90, croce e delizia di tutti gli appassionati del genere.
Ci sentiamo quindi di consigliare il giusto mediano fra queste due anime, quella spaventosa e quella più Fantasy, proponendovi l’albo The Fiend, la storia di un giovane musicista, che si trova suo malgrado in mezzo ad una cospirazione mistica molto più grande di quanto lui possa immaginare.
La cosa che più mi colpisce di questo albo, è sicuramente la sua capacità di narrarsi per immagini, con uno  degli usi del colore migliori che io abbia mai visto in una serie a fumetti.
The Fiend sembra, ad una prima lettura, in fumetto tutto sommato semplice, ma che cattura al 100% lo spirito del periodo che vuole omaggiare.
Ma, ad una seconda lettura, è impossibile non notare tutti i segnali di stile al suo interno, dimostrando ai suoi lettori ancora una volta come la vera bravura non è fare cose complesse, ma fare cose complesse, che sembrano semplici ad una prima occhiata.
Un’ottima lettura, che sposa bene il senso di escapismo che dovrebbero avere i fumetti, con quella giusta dose di riflessione ed intelligenza che ci fanno capire di avere di fronte un prodotto di qualità.

Studio Mostarda/Stirpe di Pesce

 Formato dal duo Laura Spianelli/Simone DellaDio, lo Studio Mostarda propone tecnicamente un solo fumetto, e questo mi rende molto più facile del previsto consigliarvi un titolo.
Di base, lo studio si occupa di fumetti fantasy, ambientati in un mondo moderno, cercando di bilanciare con l’avventura ed il mistero, anche un bel messaggio sociale. Cosa che fra l’altro tutti i più grandi fumetti fanno da sempre,quindi potete già immaginare dove voglia andare a parare.
L’albo di punta è Stirpe di pesce, la moderna storia della sirena Purple, reinterpretazione in chiave tutta nuova della favola di Andersen.
Chiunque nella sua vita abbia consumato almeno un paio di prodotti d’intrattenimento, di fronte ad un breve riassunto di una storia, ha avuto almeno una volta questa reazione: “Ah, ma dai! X è uguale ad Y!”. Ignorando che, di base, le idee a fondamento di una storia sono le stesse da quando le storie esistono. E quindi sì, raccontata così, in due parole, si possono vedere delle similitudini fra Stirpe di Pesce e la Sirenetta della Disney, ma vi assicuro che le somiglianze si fermano quasi subito.
Il mondo di SDP è crudo, carnale, e a tratti spaventoso. Le creature marine non sono rappresentate come simpatici animali marini, ma come il mare, sono bellissimi nella loro spaventosità, misteriosi, e seguono una serie di regole loro.
Verrete trasportati in un mondo a tinte di azzurro e viola, che vi mesmerizzerà, un mondo tratteggiato ad arte, dove realismo e poesia si mischiano.
Per gli appassionati di fumetto, io vi dico un nome, a cui assomiglia graficamente tutto questo: Barry Windsor-Smith.
E se questo non vi convince a dare una chance ad una favola moderna, o almeno a fare una ricerca su google, sappiate che ogni volume è ricco di easter eggs, di contenuti speciali, di bozzetti e molto altro.
Una vera gioia per gli occhi, ma anche per il cuore.

Amianto Comics

 Nato nel 2016 come progetto di microeditoria, e gestito dal trio noto solo come Almafè (tre amici studenti di fumetto, che hanno deciso semplicemente di fare fumetti), Amianto Comics è uno dei progetti più avanti che siano mai esistiti.
E non sto scherzando. Mi spiego meglio, Amianto Comics pubblica una rivista contenitore trimestrale con storie di vario genere (ma sempre con una vena  molto sociale e fantascientifica) e funge anche da appoggio per delle graphic novel.
Ecco, se non lavorate nel mondo del fumetto, potreste non sapere quanto sia difficile gestire un albo antologico. Ve lo spiego io, se mi date il permesso. Gestire un fumetto, con le scadenze di un disegnatore che vive a Ceseano Boscone, mentre magari lo sceneggiatore vive a Firenze, nel tutto mentre l’editor sta in Bulgaria, è molto, molto difficile.
Spesso gli albi contenitore, non riescono quindi a dare il risultato voluto, visto lo sforzo.
Ecco, ad oggi, io non ho ancora letto un albo Amianto che non fosse un signor albo contenitore, e la rivista è ormai arrivata al numero 8.
La passione per la qualità, e per il fumetto che ha dimostrato Almafè (e che hanno anche dimostrato tutti i loro collaboratori) è semplicemente disarmante.
E in più, il collettivo mette sul loro sito, i pdf scaricabili di ogni numero della loro rivista.
Forse vi sembrerà una cosa piccola, ma io la trovo una mossa deliziosamente intelligente. Quante volte avete sentito una canzone su youtube, gratis, e vi siete poi innamorati dell’artista, e avete deciso di supportarlo? Più volte di quanto io possa immaginare credo.
Ecco Amianto, è questo stesso concetto, applicato al fumetto. Prima, ti mostra quanto è bravo, e poi ti fa decidere, se questa bravura la senti anche tu.
La maggior parte degli albi amianto, contengono al loro interno storie a puntate, ed alcune avventure autoconclusive, e quindi, dovessimo consigliarvi solo un numero, per iniziare ad assaporare qualcosa di questo mondo targato Amianto, il numero 4 della loro testata, contiene solo storie autoconclusive. Un punto d’inizio ideale per i nuovi lettori.

Noise Press

Nel 2014, Luca Frigerio recupera una squadra di talenti creativi, per trasformare quello che sarebbe dovuto essere un progetto per un film, in un fumetto. Da quel momento, la Noise Press crescerà sempre di più, allargando il suo parco testate, facendo sua l’idea di poter portare “rumore” nel mondo del fumetto, attraverso una grande varietà di generi e di visioni artistiche.
La Noise Press ha un catalogo davvero vasto, e si potrebbe perdere un sacco di tempo a parlare di questo o quell’albo, ma credo che prima si debbano spendere due parole per parlare della cura, con cui viene stampato ogni albo. Si parla spesso, e ne sono colpevole anche io, sempre e solo di sceneggiatori e disegnatori nel fumetto, ma il mondo dei quattro colori è fatto anche di grafici, coloristi, ed editor.
Tutte le case editrici di cui ho parlato sopra, fanno un ottimo lavoro sotto questi ambiti, portando sui nostri scaffali una serie di albi curatissimi, un vero piacere per gli occhi.
La Noise però, ha una cura quasi maniacale per il dettaglio, ogni singolo albo è studiato fino ai minimi dettagli con un occhio critico ed attento, che ho notato in davvero pochi albi nella mia vita. E in questo momento della mia vita, siedo su un tesoretto di quasi seimila albi a fumetti, quindi posso dire di averne visto qualcuno.
I lettori di Gamesailors sanno già qualcosa della Noise Press, visto che vi abbiamo consigliato il loro albo “The Steams Chronicles 2”, come uno dei migliori fumetti del 2018, e cogliamo quindi l’occasione per consigliarvi anche il numero 1 di questa serie antologica steampunk. “The Steams Chronicles” è un fumetto semplice, ma va comunque capito come approcciarvisi. Se pensate di avere di fronte un fumetto che vi intratterrà per ore, purtroppo avete scelto il fumetto sbagliato. Se invece credete di avere di fronte un Demo Reel, un trailer montato con classe ed arguzia, signori, avete fatto Jackpot. I fumetti americani, ogni tanto mettono la dicitura “punto d’inizio ideale per i nuovi lettori” sulla loro copertina, e spesso e volentieri mentono. Il fumetto seriale, e non mi stancherò MAI di ripeterlo, è fatto per prendere un fumetto a caso, dire “Ehi, questa storia sembra forte, ne voglio sapere di più”. E mi secca molto aver speso un sacco di parole per parlare di “The Steams Chronicles”, quando ne ho appena usate 10 per farne una relazione lampo.

Questa non è ovviamente una lista comprensiva di tutto quello che il fumetto Indie Italiano ha da offrire, ma forse solo un assaggio di un mondo, che, nel parere di chi scrive, vale davvero la pena esplorare. In futuro vi porteremo ancora in questo mondo del fumetto che forse non tutti conoscono, ma che molti vorrebbero leggere.

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