DuraLande: Guida alle meraviglia del Postcapitalismo – Recensione

Quando su GameSailors parliamo di “Gioco”, di solito parliamo anche di controller, grafica e pulsanti. Quando invece parliamo di fumetti, spesso raccontiamo di avventure, botte da orbi o scelte di trama.
Recensendo DuraLande: Guida alle meraviglie del postcapitalismo però, dovremmo fare un piccolo cambio di prospettiva, e rivedere lo stile che da sempre ci contraddistingue.
Questo perché, DuraLande GAMDP è un gioco, è un libro illustrato, ed è molto di più. Parliamo infatti di un progetto di Marta Palvarini, illustrato da Officina Infernale (nom de plume di Andrea Mozzato) ed illustrato da Beccogiallo, che per farla breve, è l’ambientazione per un gioco di ruolo, sempre opera di Palvarini.

Potete acquistare DuraLande: Guida alle meraviglia del Postcapitalismo direttamente qui, dal sito di Beccogiallo o qui, su Amazon.it

Di che cosa parliamo?

L’idea alla base di tutto è tanto semplice, quanto evocativa. Le DuraLande sono una piccola zona geografica nel Mar Mediterraneo, 302 anni dopo una catastrofe che ha cambiato il volto del nostro pianeta… ma forse neanche così tanto. All’interno del libro, scritto dalla fittizia esploratrice “Ippolita Estrella” (con un piccolo aiuto non proprio previsto di un collettivo rivoluzionario noto come Gutenberg), avremo dunque una panoramica di questa uova realtà, che ci verrà descritta sia a livello geografico, sia a livello di popolazione, delineando un mondo dichiaratamente ecopunk fin dalla copertina.

DuraLande racconta così di un mondo parodizzato, rivisto e ricostruito, che porta con se una fortissima carica critica, a tratti anche satirica. Mischia alcune idee particolarmente interessanti (ci ha colpito parecchio la setta dei piazzisti) con alcune che, sebbene se ne intuisca la visione parodistica e di protesta, risultano gestite un po’ più a grana grossa.

Resta il fatto che il mondo di queste DuraLande è veramente vasto, e anche se leggeste prima il libro rispetto al regolamento del gioco (comunque scaricabile gratuitamente grazie ad un QR code stampato nel volume) sarebbe facile perdersi in questo mondo che genera un fortissimo senso di straniamento, lo stesso che si prova quando ci si osserva in uno specchio distorto.
I testi sono estremamente scorrevoli, ed è molto interessante il processo che alterna tutta una serie di spiegazioni ad una serie di testi vivi, citazioni e un po’ di “Flavour text” che, come nella migliore tradizione dei grandi giochi, aggiunge moltissimo con poco sforzo apparente. Un bellissimo segnale di stile della Palvarini, che abbiamo veramente apprezzato.

Il lato grafico

Per quanto riguarda le illustrazioni, DuraLande colpisce il nostro punto debole più evidente: la fusione perfetta fra testo e disegno, e le illustrazioni di Officina Infernale sono esattamente quello che ci voleva per dare ancora più corpo a questo universo.
Quando si guardano le illustrazioni di Mozzato, non si può non vedere un desiderio di fuga. Dalle concezioni di fumetto “classico”, dalle costrizioni dello spazio, dalla formalità della “grammatica” del fumetto. Una sorta di marea del caos, che ben si fonde con lo spirito ossimorico delle DuraLande , una Terra dove di prova a mettere la geometria all’interno della guerra, fallendo miseramente e mostrando sotto una sottile copertura di normalità, la pura follia della condizione umana.
Sicuramente da elogiare anche l’uso del colore da parte di Officina Infernale, un miscela che in alcuni casi abbiamo trovato quasi esaltante, visione psichedelica di uno strumento mai troppo incensato nell’illustrazione.

Forze e debolezze

Ora, non siamo andati troppo nel dettaglio sui contenuti del libro perchè ci piacerebbe che scopriste le DuraLande con i vostri occhi, però vorremmo essere davvero chiari su di un paio di concetti che identificato come punto di forza e di debolezza di questo progetto editoriale.
Pur trovando interessante tutta l’ambientazione, tutto il sistema di Clade, una sorta di tribù che popolano il mondo, da quel punto di vista l’ambientazione ci è sembrata un po’ troppo densa. C’è stato, da parte dell’autrice un puntare su di una quantità molto forte di sfumature, e di personaggi che danno alle DuraLande tanta anima e carattere. Nel parere di chi scrive, forse sarebbe stato interessante descrivere in modo più approfondito anche la parte geografica oltre a quella umana, poiché risulta per contrasto un po’ più scarna.

Insorgiamo

La cosa che invece più ci ha convinto delle DuraLande , è il suo spirito smaccatamente politico. Questa guida mostra una carica impudente verso la società moderna, la sua voglia ribollente di far evolvere le cose. Ha insomma quello spirito mai domo di chi vede il mondo, e dice “Lo voglio cambiare” e lo fa con il gioco. Il me pedagogista, si è sciolto a questa idea.
Tutto, ha un inizio, uno svolgimento, e di solito una fine. Siamo molto contenti, di essere qui per l’inizio dell’età della DuraLande . E siamo carichi come molle, per vedere come questa parte mediana prenderà forma. Speriamo sarà quella di un pugno in faccia al sistema.

Ultimi articoli

Ultime news

Questo sito utilizza cookie, anche di proprietà di terze parti, che consentono di inviare messaggi pubblicitari in linea con le preferenze dell’utente. Continuando la navigazione si considera accettato tale uso. Leggi l’informativa cookie: in essa sono indicate anche le modalità con cui potrai disabilitarli in qualsiasi momento.