Meglio la Marvel o la Dc? (Chiedilo al Giova)-Speciale

Rispondiamo a tutti i vostri quesiti

Carissimi lettori di Gamesailors.it, benvenuti in Chiedilo al Giova, la rubrica dove Giovanni Campodonico, il nostro uomo dei fumetti, mette a disposizione i suoi quasi trent’anni di letture (contando anche i momenti in cui erano altri a leggerli i fumetti) della vostra curiosità. Se avete dubbi, domande o perplessità sul mondo del fumetto americano, e perchè no, europeo, sapete chi chiamare. Scriveteci nei commenti i vostri quesiti con #chiediloalGiova, e vedremo di darvi una risposta! Passiamo quindi la parola a Giovanni, che introdurrà il primo argomento.

Un saluto a tutti i lettori del sito. Oggi, rispondiamo alla domanda di Cammi, che ci chiede:

Meglio la Marvel o la Dc?
Inziamo subito con un bel dilemma. Una di quelle domande eterne, come “E’ meglio la crema o il cioccolato?” “Bagno o Doccia?” “Per ipnotizzare, orologio da taschino o moneta scintillante?” e avete capito il giro. Una domanda che da decenni porta orde di appassionati a lottare freneticamente, a creare discussioni su forum in innumerevoli “battaglie immaginarie”, dove chiunque dica che un eroe sia più forte dell’altro è un “fanboy”.
La verità è che, pur essendo due case editrici che parlano dello stesso genere, la Marvel e la Dc scrivono due cose un po’ diverse, ed io le apprezzo ambedue allo stesso modo.
Ma c’è davvero questa diversità? Prendiamo ora in analisi tre personaggi di ambo le case editrici, e scopriamo dove sta la differenza.

Lato Dc:

Superman
Clark Kent/Kal-el di Smallville/Krypton. Un extratterestre giunto sul nostro pianeta da un mondo morente. Il primo supereroe. Un alieno con poteri molto superiori ai comuni umani. Più veloce di un proeittile, più potente di una locomotiva, in grado di saltare i grattacieli in un solo balzo. L’uomo d’acciaio, la meraviglia di Metropolis, l’uomo di domani, oggi.
Per quanto Superman sia un personaggio famosissimo e amatissimo, ha una buona scorta di detrattori. Il perchè è facile da capire: Superman è fortisssimo. Nel corso degli anni i suoi poteri sono aumentanti, diminuiti, cambiati e ancora diminuiti, ma se divido l’infinito a metà, mi resta sempre l’infinto.
Superman ha la sua grande forza non nei suoi superpoteri, ma nel fatto che non si fermi mai nel dare un calcione all’impossibile. Superman può spostare una montagna col mignolo, ma la sua forza sta nell’essere un ispirazione per milioni di persone. Il messaggio di Superman è semplice: aiuta gli altri, e anche tu potrai essere Superman. E la sua semplicità e poesia colpiscono molto più forte di un pugno alieno.

Batman

Bruce Wayne di Gotham City. Figlio di due ricchi filantropi, all’età di otto anni, il giovane Wane assisterà alla morte dei suoi genitori per colpa di un comune ladro e giurerà di dedicare la vita ad estirpare il male. Lo farà vestito da pipistrello. Perchè chi fa il gradasso, in fondo in fondo ha paura. La cosa buffa? Il bambino diventa grande, e ci riesce. Porta il terrore nel cuore del male, costrigendo il male a diventare Super, colorato e teatrale, per contrastare un ombra nera che sembra molto più grossa di quanto non sia.
E Batman continua a lottare. Ma senza uccidere, perchè anche Batman ha paura. Ha paura che un bambino veda morire i suoi genitori in un vicolo buio. E la sua è una crociata infinita.
Ma c’è qualcosa che lo spinge a continuare. La sua determinazione, la promessa fatta da bambino. Una determinazione tale, che nel corso di millenni, il pipistrello non morirà mai, ma diventerà un simbolo. Un ideale. Un ideale di giustizia. Perchè Batman dimostra come se, crediamo in quello che possiamo fare, allora lo potremo fare davvero.

Wonder Woman

Diana di Themiscyra. Nata dalla creta fra la società della Amazzoni, Diana possiede superforza, volo, supervelocità, supersensi ed è una delle più grandi lottatrici a mani nude del mondo. Ma è anche una diplomatica, una donna che crede nella pace sopra tutto. Una donna con un cuore così grande, che l’oceano e il cielo sembrano noccioline. Certo, Wonder Woman combatte. E combatte bene. Ma come un elastico, non si sposta mai troppo dal suo baricentro di pace. Sicuramente però non dice scemenze, nè accetta scemenze. Per sue stesse parole “Abbi fede. Fidati per amare. Combatti con onore, ma combatti per vincere”. Questa è Diana, pura e semplice verità. La dimostrazione di come noi uomini lottiamo per le cose più futili, dimenticando poi quelle più importanti. Il semplice fatto che fiducia e verità vadano di pari passo. Certo, a volte seguire Wonder Woman non sarà piacevole, ma ne varrà la pena. Perchè Diana non molla mai, e non lascia mai indietro nessuno. Non importa se sei buono o cattivo, Wonder Woman ti dà una possibilità. Quella che hai sempre sognato, me che non ti fidavi a ricevere. Ma hai avuto fede. Ora ti devi fidare. E poi, beh, poi si combatte. Ma quello si fa tutti i giorni.
 
Lato Marvel

Tempesta

Ororo Munroe, mutante Kenyota col potere di controllare il tempo atmosferico. Uno dei (se non la) personaggi femminili Marvel più conosciuti. A ragione. Onorata in Africa come una dea per i suoi poteri, la nostra deciderà di accettare l’offerta del mutante Charles Xavier di entrare a far parte di un gruppo paramilitare che combatte per un mondo dove umani e mutanti vivono in pace. Nel corso degli anni, Ororo passerà da donna inesperta ad abile leader del gruppo degli uomini X, guidando nel corso degli anni più di una formazione del team (una volta anche senza poteri). Perchè tutti ammirano Tempesta? Perchè è cresciuta. È uscita dalla bambagia della “divinità” per dare una mano alla sua gente (essendo poi donna e di colore la nostra ne sa qualcosa di minoranze), lottando per un mondo di tolleranza. Tutto questo vivendo con la paura di prendere un giorno decisioni fatali, ma prendendole comunque.

La Cosa

Pilota collaudatore, Ben Grimm si ritroverà irradiato da una dose fatale di raggi cosmici, che trasfomeranno il suo corpo in una forma rocciosa superforte ed invulnerabile, ma non bellissima da vedere. Assieme ad altri tre amici irradiati, Ben fonderà il primo supergruppo Marvel, i Fantastici Quattro, combattendo innumerevoli minacce. Al contrario dei suoi amici però, Ben non può tornare in forma umana.Abile combattente, si lancia in una sfida col suo iconico grido di battaglia “E’ tempo di distruzione!” In principio Ben era il cattivo del gruppo. Litigava sempre, sbraitava e lottava con tutti. Questo perchè Ben è un uomo tormentato dal pensiero che tutti lo credano un mostro. O forse, un mostro è solo il modo in cui si vede lui. Ma quando il qualcuno osa anche solo sfiorare le persone che Ben ama, il cielo li protegga. Perchè sotto la pelle arancione, batte il cuore di un eroe al 100%

Uomo Ragno

Peter Parker, timido adolescente del Queens, il nostro verrà morso da un ragno radioattivo, che gli donerà straordinari poteri. Dopo aver ignorato una richiesta d’aiuto che porterà alla morte dell’amato zio (e padre putativo), Peter deciderà di combattere il male capendo che da grandi poteri derivano grandi responsabilità. Peter è un adolescente. Tutto quello che gli capita è la fine del mondo, avendo anche qualche problema, per anni si è caricato di responsabilità non sue, arrivando a sentire il mondo sulle sue spalle. Ma a volte, il mondo c’è davvero. Ed è allora che Peter lotta. E tu, mondo, puoi battere l’Uomo Ragno. Puoi ferirlo. Ma non importa quanto ci provi. Lui si rialzerà. E lo farà ancora, ancora e ancora, fino a che avrà fiato in corpo. Perchè la più grande maledizione dell’Uomo Ragno è cercare di diventare un grande eroe, ignorando di esserlo già da un po’.

Dove sta la differenza direte voi attenti lettori? Beh, gli eroi e le eroine Dc sono fortissimi, bellissimi, e “mitici”. Sono tutto quello che vorresti essere. Sono (giustamente) leggende, eroi che trascendono il loro status, e diventando simbolo di un mondo migliore, dove i costumi colorati, le avventure, i sorrisi e la giustizia sono la norma.
Gli eroi e le eroine Marvel sono più semplici. Uomini e donne con i loro problemi, in costante lotta con la vita, l’universo e tutto quanto. Sono molto più simili a noi, in un mondo dove non sempre un costume ti salva la giornata.
Questo porta anche una sostanziale differenza nel modo in cui le storie vengono scritte. È molto più “semplice” usare i personaggi Dc per creare grandi opere, volumi che diventano pietre miliari del fumetto, storie che è facile assimilare all’epica classica, storie di mostri ed eroi. Nell’universo Dc si può creare una mitologia forte, duratura, un mondo dove “impossibile” è una barzelletta.
Nelle storie Marvel, l’opera singola non sempre colpisce, perchè, come nella vita, ci sono alti e bassi, ed è quidi più facile ricordare con piacere i lunghi cicli di questo o quel personaggio piuttosto che il singolo volume o la graphic novel. L’universo Marvel è un posto con limiti ben definiti. Il che dà molta più soddisfazione quando si vede un eroe rompere queste catene che lo imprigionano, e trovare finalmente sulle sue labbra il sapore agrodolce della vittoria.

E quindi veniamo alla domanda. Preferisci la Marvel o la Dc? Per quanto dei miei tre fumetti preferiti i primi due siano Dc, devo dire che alla lunga, sono per la Marvel. La Dc ha queste possibilità immense, e quindi se fallisce, fallisce fortissimo. Se ha successo, è un successo planetario. Cioè, Superman è più famoso della stessa idea di fumetto, se non si parla di cross-mediale qui… Ma con la Marvel (oltre ad essere l’universo narrativo che ho inziato a seguire per primo) la qualità generale del suo universo è sempre stata più stabile. Questo perchè spesso e volentieri, la Marvel osa cambiare un po’. Non troppo intendiamoci, lo status quo è Dio, ma i personaggi Marvel cadono e si rialzano. Come uno scienziato, un uomo nel suo mondo che fa un invenzione particolare: un siero che gli permette di cambiare dimensione. E decide di diventare di un supereroe. Ad un certo punto però, l’eroe perde un po’ la brocca, e darà un malrovescio alla moglie. Questo atto non solo lo manderà in seria depressione, ma lo porterà anche a scontare un breve periodo in prigione, e ad essere sfruttato da un gruppo criminale noto come i Signori del Male. Gruppo che il nostro sconfiggerà in seguito da solo, senza i suoi superpoteri. Il nome di quell’uomo? Henry “Hank” Pym. Il punching-ball. Il picchiamogli. Quello che tutti prendono in giro, perchè è facile. E’ facile prendersela con un personaggio immaginario per una crassa risata, senza vedere quel qualcosa in più. Ma la Marvel decide di non ridere, e di dare la sua versione, perchè i suoi autori credono nei personaggi, e che il cambiamento sia positivo. Certo, non sempre il cambiamento nei fumetti Marvel è positivo, e non sempre è gestito bene, ma l’imperfezione non è forse il sale dell’umanità?

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